Capitolo 58

Stacey aveva setacciato i tabulati telefonici per tre volte e credeva di aver individuato il numero di Hayley; non era stato difficile, visto che era memorizzato a suo nome nella lista dei contatti. Prima di chiamare il capo, però, aveva aspettato, perché qualcosa non quadrava. L’ultimo collegamento tra i due telefoni risaliva a molto tempo addietro, ben prima della data in cui le foto si interrompevano.

Aveva rintracciato tutti i numeri che Fenton aveva chiamato o da cui era stato contattato, eccetto due.

Aveva già inviato un’e-mail al gestore per richiedere l’accesso ai contenuti che la vittima aveva scambiato con i contatti, in particolare con quei due numeri. Se avesse avuto il cellulare della vittima, sarebbe stato tutto più facile.

Prese due foglietti e annotò i dati relativi a entrambi i numeri. Non se la sentiva di chiamare il capo finché non avesse avuto delle informazioni certe. Tanto ci pensava il collega a tenerla informata.

Al momento lui stava blaterando qualcosa a proposito di buchi e di preti…

Doveva essere sicura di avere per le mani qualcosa di utile per il suo capo.

Personalmente, sospettava che uno dei due numeri appartenesse a Hayley. E l’altro aveva chiamato la vittima la notte dell’omicidio. Forse era solo una coincidenza, ma Stacey non poteva impedirsi di sperare che fosse quello dell’assassino. In entrambi i casi era scattata la segreteria telefonica. Ma il killer doveva averlo contattato in qualche modo. Luke Fenton aveva lasciato la cena a metà per incontrare una persona.

Afferrò una penna e cominciò a stilare una lista.