Capitolo 64

Il telefono si mise puntualmente a squillare, con due minuti di ritardo rispetto alle previsioni di Kim.

«Stone, fai inversione e torna sulla scena del delitto. Subito», esordì Woodward.

«Perché, signore? Ormai siamo a diversi chilometri di distanza da Wren’s Nest».

Non era una bugia, ma Kim si guardò bene dal dirgli dove si trovavano esattamente, altrimenti l’ispettore capo l’avrebbe convocata all’istante nel suo ufficio, e lei con una bambina di nove anni scomparsa non aveva tempo da perdere.

«Lo sai benissimo perché. Quel telefono deve andare al laboratorio».

«Signore, mi permetto di dissentire. C’è una persona…».

«Stone, mi vuoi contraddire?», esclamò.

Bryant, intanto, parcheggiò. Kim scese e si avviò con il telefono premuto all’orecchio. «Sono convinta che la mia agente sarà in grado di entrare nel dispositivo e trovare tutto ciò che può esserci utile», gli spiegò, salendo i gradini due alla volta.

Mentre Woodward continuava a blaterare, Kim entrò nella sala operativa con un dito premuto sulle labbra.

Stacey aveva appena posato la cornetta del telefono.

Kim le passò la busta trasparente.

Quando la vide, l’agente fece un gran sorriso, poi scrisse qualcosa su un pezzo di carta e glielo passò.

Kim lo lesse, se lo mise in tasca e confermò con un cenno della testa prima di lasciare l’ufficio.

«Ma, signore», esclamò scendendo le scale, «se quel telefono va al laboratorio rimarrà su una mensola per giorni, finché non avranno sbrigato gli altri lavori più urgenti. Il nostro assassino sta aumentando il ritmo e ogni secondo può essere decisivo», disse, salendo in macchina.

Passò il foglietto a Bryant e gli indicò l’ultima riga.

Lui annuì e accese il motore.

«Signore, le assicuro che non comprometteremo la catena probatoria».

«Stone, si tratta di una collega giovane, senza esperienza…». Woodward ammutolì per un attimo. «Stone, sei tu quella che sta uscendo dal parcheggio?».

Lei non rispose.

«Gliel’hai già consegnato, non è vero?»

«Ehm… mi sa di sì», ammise.

«A rapporto nel mio ufficio. Alle sei», gridò Woodward prima di chiudere la telefonata.