Capitolo 31
«Tu ci hai capito qualcosa?», chiese Bryant, seguendo con lo sguardo Lisa Bywater che si allontanava in auto.
Quella donna non aveva tempo di piangere il fratello, non aveva neppure chiamato il supermercato per dire che quel giorno non sarebbe stata presente a causa di un lutto in famiglia. Sarà anche stato suo fratello, ma il fatto che fosse morto non avrebbe accresciuto il suo ritardo.
«E il suo rifiuto di rispondere alla nostre domande su… be’, su tutto», osservò Kim.
La donna li aveva praticamente cacciati fuori di casa, dicendo che non voleva parlare.
«A dire la verità, mi sono stupito che tu sia riuscita a convincerla a identificare il cadavere, capo».
Sì, anche Kim era rimasta sorpresa. Gliel’aveva chiesto mentre li stava spingendo fuori dalla porta. All’inizio aveva fatto cenno di no, poi aveva cambiato idea e aveva detto che sarebbe stato un piacere.
«In una scala da uno a dieci delle notifiche di decesso più assurde, le darei undici», commentò Bryant.
Anche Kim era perplessa. «Sì, capisco che due fratelli possano essere distanti, ma addirittura gioire per la…». A un tratto Kim ammutolì, le era venuta in mente una cosa. «Bryant, quanto dista Wolverhampton?»
«Solo due o tre…».
«Era una domanda retorica, significa che devi andare da quella parte».
«Ma hai detto che hanno già trovato il loro uomo».
«Be’, andiamo a dare un’occhiata per vedere se è anche il nostro uomo».