Capitolo 78

Dawson fissava le lavagne appese alla parete: il nome di ciascuna delle loro vittime era seguito da un elenco di punti chiave.

Due su cinque avevano ricevuto un colpo alla nuca.

Quattro avevano subìto una mutilazione genitale.

Due erano noti molestatori.

Stavano esaminando i tabulati telefonici, sentendo i testimoni, cercando collegamenti tra una vittima e l’altra, ma Dawson aveva la sensazione che la risposta andasse cercata altrove e iniziava a chiedersi se esistesse un filo conduttore capace di collegare tutti e cinque gli omicidi.

Gli elementi da prendere in considerazione erano molteplici: l’ora del decesso, le analisi del laboratorio, il modus operandi. Erano fondamentali. E poi ce n’erano altri, più sfuggenti.

Esisteva una costante negli omicidi?

Sesso: no.

Causa della morte: no.

Ora della morte: no.

Mutilazione genitale: no.

Sebbene avessero scoperto dei collegamenti tra alcune delle vittime, non esisteva un comune denominatore che le comprendesse tutte.

“Oppure sì?”, si chiedeva, battendosi la penna sulle labbra.

Vittima non identificata: vicino al corpo era stata ritrovata una scarpa abbandonata. Perché?

Lester Jackson era stato ucciso dentro alla buca del prete. Perché?

Tommy Deeley aveva in tasca un campanellino. Perché?

Luke Fenton aveva in bocca un pezzetto di carta da pacchi. Perché?

E sulla scena del delitto di Hayley Smart era stato ritrovato il tappo di una bottiglia di aceto. Perché?

Dawson si avvicinò al computer e iniziò a cercare un collegamento tra quegli oggetti tanto diversi fra loro ritrovati in prossimità delle vittime. Cinque piccoli dettagli: possibile che rappresentassero il filo conduttore?

Dopo avere inserito i cinque indizi nel campo della ricerca scorse i risultati, ma non trovò niente che facesse al caso suo.

Alla seconda pagina, giunto alla conclusione che avesse perso la ragione, Google aveva cancellato con una linea blu alcuni termini, consigliandogli di restringere la ricerca.

I risultati, alquanto bizzarri, lo fecero sorridere.

Guardandoli più attentamente, però, il sergente cambiò espressione. E cominciò a leggere.