Capitolo sesto
«(Quando Tom, piacendo a vostro onore, giunse al negozio, non c’era nessuno se non una povera ragazza negra, con un mazzo di penne bianche legate non rigidamente in cima a un lungo bastone, intenta a scacciar via le mosche, senza ucciderle.
— È una bella descrizione! — disse lo zio Tobia. — Ella aveva sofferto la persecuzione, Trim, e aveva imparato la pietà.
— Era buona, piacendo a vostro onore, per natura, così come per le avversità; e vi sono particolari nella storia di quella povera stracciona senza amici che farebbero intenerire un cuor di pietra, — disse Trim; — e in qualche triste sera d’inverno, quando vostro onore sarà nell’adatta disposizione d’animo, vi saranno raccontati col resto della storia di Tom, perché essa ne fa parte...
— Allora non dimenticartene, Trim, — disse lo zio Tobia.
— Un negro, piacendo a vostro onore, ha un’anima? — disse il caporale (dubbioso).
— Non sono molto versato, caporale, — disse lo zio Tobia, — in cose del genere; ma suppongo che Dio non lo lascerebbe senza, al pari di te o di me.
— Sarebbe mettere uno deplorevolmente sopra la testa d’un altro, — disse il caporale.
— Infatti, — disse lo zio Tobia.
— Perché allora, piacendo a vostro onore, una ragazza negra dev’essere trattata peggio d’una bianca?
— Non so spiegarlo, — disse lo zio Tobia.
— Solo, — esclamò il caporale, scotendo la testa, — perché non ha nessuno che prenda le sue difese.
— Proprio questo, Trim, — disse lo zio Tobia, — la raccomanda alla protezione, e i suoi fratelli insieme con lei. È la fortuna della guerra che ha messo la frusta nelle nostre mani ora; in quali potrà essere in futuro, lo sa il Cielo! ma ovunque potrà trovarsi, Trim, il valoroso non la userà in modo inclemente.
— Dio non voglia, — disse il caporale.
— Amen», rispose lo zio Tobia, posandosi la mano sul cuore.
Il caporale tornò al suo racconto, e proseguì, ma con un imbarazzo nel farlo che qualche lettore qua e là in questo mondo non sarà in grado di capire. Infatti, a causa dei molti improvvisi trapassi durante il discorso da un sentimento gentile e generoso a un altro, inoltrandosi così lontano dalla sua via, egli aveva perso la sua festosa intonazione di voce che dava senso e anima al suo racconto: tentò un palo di volte di ripristinarla, ma non riuscì a esserne soddisfatto; perciò, proferendo un energico “hem!” per chiamare a raccolta gli spiriti indietreggianti, e aiutando al tempo stesso la natura col braccio sinistro sul fianco col gomito in fuori da un lato, e col destro un po’ teso per sostenerla dall’altro, il caporale s’avvicinò quanto più poté alla nota; e, in tale atteggiamento, continuò il suo racconto.