Capitolo ventottesimo
«Innamorato! — disse il caporale. — Vostro onore stava benissimo l’altro ieri, quando stavo raccontando a vostro onore la storia del re di Boemia.
— Boemia! — disse lo zio Tobia, rimanendo a lungo pensoso. — Che ne è stato di quella storia, Trim?
— La perdemmo, piacendo a vostro onore, in qualche modo tra l’uno e l’altro, ma vostro onore era allora libero dall’amore come lo sono io.
— Accadde, proprio mentre tu te ne andasti via con la carriuola, con la signora Wadman, — disse lo zio Tobia. — Ella ha lasciato una palla qui, — aggiunse lo zio Tobia, indicandosi il petto.
— Ella non può, piacendo a vostro onore, sostenere un assedio più di quanto non possa volare, — esclamò il caporale.
— Ma siccome siamo vicini di casa, Trim, credo che la via migliore sia innanzi tutto quella di farglielo sapere con garbo, — disse lo zio Tobia.
— Ora, se potessi avere la presunzione, — disse il caporale, — di discordare da vostro onore...
— Se così non fosse, perché mai te ne starei parlando, Trim? — disse lo zio Tobia dolcemente.
— Allora io comincerei, piacendo a vostro onore, con lo sferrarle contro in cambio un attacco fulmineo, per dirglielo poi con garbo; perché se lei venisse a sapere anticipatamente che vostro onore è innamorato...
— Dio l’assista! Presentemente, — disse lo zio Tobia, — ella non ne sa più d’un nascituro.»
Anime preziose!...
La signora Wadman l’aveva raccontato, in tutti i suoi particolari, alla signora Brigida ventiquattr’ore prima, e in quel preciso momento sedeva a consiglio con lei riguardo a certi piccoli timori sull’esito della faccenda, che il demonio, il quale non giace mai stecchito in un fosso, le aveva ficcato in testa senza lasciarle neanche metà del tempo perché terminasse tranquillamente il suo Te Deum.
«Ho una terribile paura, — disse la vedova Wadman, — che il povero capitano, nel caso dovessi sposarlo, Brigida, non possa godere della sua salute, con quella mostruosa ferita all’inguine.
— Potrebbe non essere, signora, — rispose Brigida, — tanto grande come pensate; e inoltre credo, — aggiunse, — ch’essa si sia completamente rimarginata.
— Mi piacerebbe saperlo, — disse la signora Wadman, — unicamente per amor suo.
— Lo sapremo per filo e per segno fra dieci giorni, — rispose la signora Brigida, — perché, mentre il capitano farà la corte a voi, confido che il signor Trim farà all’amore con me, e io gli lascerò fare quel che vorrà, — aggiunse Brigida, — pur di cavargli fuori tutto.»
Furono subito prese le misure necessarie, mentre lo zio Tobia e il caporale continuarono a metter a punto le proprie.
«Ora, — disse il caporale, ponendosi la mano sinistra sul fianco col gomito in fuori e imprimendo alla destra una roteazione tale, quasi a prometter né più né meno il successo, — se vostro onore mi vorrà dar licenza di stendere il piano d’attacco...
— Mi farai un piacere immenso se lo stenderai, Trim, — disse lo zio Tobia, — e siccome prevedo che in esso tu dovrai agire da mio aide-de-camp, tanto per cominciare eccoti una corona, caporale, per bagnare il tuo grado.
— Allora, piacendo a vostro onore, — disse il caporale (facendo un inchino in primo luogo per il grado), — cominceremo col tirar fuori dal grande baule da campagna l’uniforme gallonata di vostro onore per farle ben bene prendere aria e ravvivare l’azzurro e l’oro dei fregi sulle maniche; e io metterò di nuovo nei cannelli la vostra bianca parrucca alla Ramillies, e manderò a chiamare un sarto perché siano rivoltate le brache di fine stoffa scarlatta di vostro onore.
— Preferirei mettere quelle di felpa rossa, — disse lo zio Tobia.
— Quelle saranno troppo goffe, — disse il caporale.