Capitolo ventisettesimo
«Questo tuo dannato ponte levatoio… — cominciò a dire mio padre.
— Dio benedica vostro onore, — esclamò Trim, — ma è un ponte [168] per il naso del padroncino. Nel farlo venire al mondo con i suoi orribili strumenti, gli ha schiacciato il naso, dice Susanna, rendendolo completamente piatto sulla faccia, e ora sta facendo un ponte artificiale con un batuffolo di cotone e un sottile pezzo d’osso di balena, preso dal busto di Susanna, per rialzarglielo.
— Fratello Tobia, accompagnami subito in camera mia», gridò mio padre.