Capitolo terzo
Una volta pronto il cataplasma, uno scrupolo di decenza era intempestivamente sorto nella coscienza di Susanna riguardo al dover reggere la candela mentre Slop lo applicava sulla ferita; Slop non aveva curato il turbamento di Susanna con anodini e da ciò nacque una lite tra di loro.
«Oh! oh! — disse Slop, gettando sul volto di Susanna uno sguardo d’indebita familiarità, quando ella declinò l’incarico; — eppure credo di conoscervi, signora.
— Conoscermi, signore! — gridò sdegnosamente Susanna, con uno scotimento di testa, indirizzato evidentemente non già alla professione, ma alla persona stessa del dottore; — conoscermi!» gridò ancora Susanna.
Il dottor Slop si strinse istantaneamente le narici tra il pollice e l’indice; di fronte a quel gesto, la collera di Susanna fu sul punto di scoppiare.
«È falso! — disse Susanna.
— Andiamo, andiamo, signora Pudicizia, — disse Slop, non poco esultante per il successo della sua ultima stoccata.
— Se non volete reggere la candela e guardare, potete reggerla e chiudere gli occhi.
— Questo è uno dei vostri espedienti [318] papisti! — gridò Susanna.
— È meglio, — disse Slop con un cenno del capo, — che non ricorrere per niente a espedienti, ragazzina.
— Io vi sfido, signore», gridò Susanna, rimboccandosi le maniche della camicia fin sotto il gomito.
Era quasi impossibile che due persone si assistessero vicendevolmente in un’operazione chirurgica con una cordialità più stizzosa.
Slop afferrò il cataplasma, Susanna afferrò la candela.
«Un po’ da questa parte», disse Slop.
Guardando da una parte e allungando il braccio dall’altra, Susanna diede istantaneamente fuoco alla parrucca di Slop la quale, essendo alquanto cespugliosa e per di più unta, bruciò tutta prima ancora d’essersi completamente incendiata.
«Svergognata prostituta! — gridò Slop (infatti, che è mai la collera se non una bestia feroce?), — svergognata prostituta! — gridò Slop raddrizzandosi, col cataplasma in mano.
— Io non ho mai rovinato il naso a nessuno [319], — disse Susanna, — e voi non potete dire altrettanto.
— Davvero? — gridò Slop, gettandole in faccia il cataplasma.
— Sì, davvero», gridò Susanna, ricambiandogli il complimento con ciò ch’era rimasto nella padella.