Capitolo primo
Avrei desiderato che mio padre o mia madre, o invero tutti e due, poiché era parimente dovere di entrambi, avessero badato a quel che facevano quando mi generarono. Se avessero debitamente considerato tutto quanto dipendeva da quel che allora erano intenti a compiere, che cioè non solo la creazione di un essere razionale era in giuoco, ma presumibilmente che la felice formazione e costituzione del suo corpo, forse il suo genio, il vero e proprio stampo del suo spirito, anzi, per quanto ne sapessero loro, persino le fortune di tutta la sua casa avrebbero potuto dipendere dagli umori [2] e dalle disposizioni prevalenti in quel momento; se essi avessero debitamente soppesato e valutato tutto ciò e agito in conformità, sono fermamente convinto che nel mondo avrei fatto ben altra figura di quella in cui forse apparirò al lettore. Credetemi, brava gente, questo non è cosa di così poco conto come molti di voi potrebbero essere indotti a credere; voi tutti, suppongo, avrete sentito parlare degli spiriti animali [3], di come essi siano trasfusi di padre in figlio, ecc., ecc., e di un’infinità di altre cose al riguardo.
Ebbene, potete credermi sulla parola che nove parti su dieci della sensatezza o dell’insensatezza d’un uomo, dei suoi successi o insuccessi in questo mondo dipendono dai loro movimenti e dall’energia della loro azione, dai differenti ambienti e ordinamenti in cui li collocate, di modo che, una volta che vengono lasciati mettersi in moto, nella direzione giusta o sbagliata, — e non è una bazzecola, — se ne vanno disordinatamente come pazzi sfrenati; e a furia di battere e ribattere lo stesso percorso, in breve tempo se ne fanno una strada piana e liscia come un viale di giardino, dalla quale, una volta che vi siano avvezzi, neppure il Diavolo in persona sarà talvolta in grado di allontanarveli.
«Scusa, caro, — disse mia madre, — non hai per caso dimenticato di caricare l’orologio?
— Buon Dio! — gridò mio padre, sbottando in un’esclamazione, ma badando allo stesso tempo di moderare la voce.
— Ha mai donna, dalla creazione del mondo, interrotto un uomo con una domanda così sciocca?»
Scusate, che stava dicendo vostro padre?
Nulla.