97.
Ottobre 2007
La vecchia si stava rivelando un problema più serio di quanto Ricky avesse immaginato. Si fermò nel cucinino del fabbricato in legno che fungeva da spogliatoio del tennis club e che ospitava le toilette e i servizi dei campi.
La donna era in quel maledetto bagno ormai da un quarto d’ora.
Uscì dalla porta sotto la pioggia battente. Iniziava a pensare che ucciderla sarebbe stata la cosa migliore. Guardò dall’altra parte del campo da tennis, verso il camper. Dietro le tendine tirate, le luci erano accese. Sperava proprio che non decidessero di uscire e venire a usare i servizi proprio mentre c’era dentro la vecchia. Anche se era sicuro che fosse abbastanza terrorizzata dalle sue minacce da non dire una parola a nessuno e non fare niente di stupido.
Passarono altri cinque minuti. Guardò di nuovo l’orologio. Erano le nove e mezza. Erano passate tre ore da quando Abby gli aveva chiuso il telefono in faccia. Tre ore in cui quella stronza aveva sicuramente pensato a ciò che era successo. E chissà, magari le era tornato il buonsenso?
Quello era un buon momento, decise.
Aprì il suo cellulare e mandò via mms a Abby la fotografia che aveva scattato poco prima, della testa di sua madre che sbucava dell’estremità del tappeto arrotolato.
Aggiunse anche un messaggio di testo:
Comoda come uno scarafaggio in un tappeto.