Ringraziamenti

Anche se i romanzi di Roy Grace sono frutto di invenzione, il background di tutte le forze di polizia in cui i miei personaggi esistono e si muovono è reale. Per l’aiuto che mi è stato dato nella stesura di questo romanzo sono debitore come sempre con la Forza di Polizia del Sussex, così come con il Dipartimento di Polizia di New York e l’Ufficio del Procuratore Distrettuale di New York, oltre che con la Polizia di Victoria, in Australia.

Un ringraziamento speciale va al Capo della Polizia del Sussex, Martin Richards, per il suo gentile benestare, e ai Capi Soprintendenti Investigativi Kevin Moore e Graham Bartlett per avermi aperto tante porte con grande generosità. E un grazie molto speciale all’ex Capo Soprintendente Investigativo Dave Gaylor, che mi ha aiutato in molti modi, più di quanto io potrei mai essere in grado di restituire.

Poi, per citare alcuni altri nomi, in particolare della Polizia del Sussex, che mi hanno aiutato davvero a far sì che questo libro diventasse qualcosa di speciale (e vi prego di perdonarmi le eventuali dimenticanze), i miei ringraziamenti vanno al Soprintendente Capo Peter Coll; a Brian Cook, Direttore della polizia scientifica; all’Ufficiale di Supporto Tony Case del Quartier Generale del Dipartimento Investigativo Criminale; ai detective Ian Pollard, William Warner e Patrick Sweeney; all’Ispettore Stephen Curry; al detective Jason Tingley dell’Ops/Intel del Quartier Generale dell’Anticrimine; all’ispettore Andrew Kundert; al sergente Phil Taylor, Capo dell’Unità Tecnologica Criminale; all’analista dei Crimini Informatici Ray Packham dell’Unità Tecnologica Criminale; all’agente Paul Grzegorzek dell’LST; all’agente James Bowes; all’agente Dave Curtis; all’ispettore Phil Clarke; al sergente Mel Doyle; all’agente Tony Omotoso; all’agente Ian Upperton; all’agente Andrew King; al sergente Malcolm (Choppy) Wauchope; all’agente Darren Balcombe; al sergente Sean McDonald; all’agente Danny Swietlik; all’agente Steve Cheesman; a Ron King, Controllore delle Forze di Polizia; e a Sue Heard, Ufficiale addetta alla stampa e alla pubbliche relazioni.

Un grazie anche all’archeologa forense Lucy Sibun. E a Abigail Bradley della Cellmark Forensics; al Coroner dell’Essex, dottor Peter Dean; al consulente patologo legale dottor Nigel Kirkham; al dottor Andrew Davey; al dottor Andrew Yelland; al dottor Jonathan Pash; a Nigel Hodge; a Steve Cowling; e a Christopher Gebbie. Devo anche un grazie molto speciale e sentito all’incredibile team dell’obitorio di Brighton e Hove: Elsie Sweetman, Victor Sindon e Sean Didcott.

A New York ho un enorme debito di riconoscenza con il detective Dennis Bootle del Rackets Bureau dell’Ufficio del Procuratore Distrettuale; e con il detective Patrick Lanigan dell’Unità Speciale Investigativa dell’Ufficio del Procuratore Distrettuale. In Australia, un grosso grazie anche al detective Lucio Rovis, della Squadra Omicidi della Polizia di Victoria; al detective sergente George Vickers e al detective sergente Troy Burg dell’Unità Investigativa Criminale di Carlton; al detective Damian Jackson; al sergente Ed Pollard dell’Unità di Assistenza al Coroner della Polizia di Victoria; a Andrew Petrie del giornale The Age; e alla mia esperta linguista australiana, Janet Vickers!

Grazie a Gordon Camping per le sue inestimabili lezioni sui francobolli; a Rob Kempson; a Colin Witham dell’HSBC; a Peter Bailey per la sua conoscenza enciclopedica della Brighton antica e moderna; a Peter Wingate-Saul, Oli Rigg e Phil White della Brigata dei Vigili del Fuoco dell’East Sussex, e a Dave Storey dei Vigili del Fuoco di Nottingham; a Robert Frankis, che mi ha aiutato di nuovo con le automobili – e a Chris Webb per aver tenuto in vita il mio Mac nonostante il trattamento a cui l’ho sottoposto!

Un grossisimo grazie a Anna-Lisa Lindeblad, che è stata la mia instancabile editor “ufficiosa” e mi ha fornito i suoi commenti durante la stesura di tutti i romanzi della serie di Roy Grace, e a Sue Ansell, il cui occhio infallibile per i dettagli mi ha risparmiato molti motivi di imbarazzo.

Professionalmente, ho un dream-team personale; la meravigliosa Carole Blake che mi rappresenta insieme a Oli Munson, e la mia straordinaria addetta stampa, Amelia Rowland della Midas PR; e, semplicemente, non c’è spazio a sufficienza per ringraziare in modo appropriato tutti quelli che lavorano alla Macmillan. Sia sufficiente dire che è una gioia assoluta essere pubblicato da loro, e che ho davvero avuto un enorme colpo di fortuna nell’avere Stef Bierwerth come mia editor. Un enorme grazie anche a tutti i miei editori esteri. Danke! Merci! Grazie! Gracias! Dank u! Tack! Obrigado!

Come sempre, Helen è stata una roccia, coccolandomi e nutrendomi con santa pazienza e costante saggezza.

E, infine, devo dire addio ai miei amatissimi amici cani Sooty e Bertie, che tristemente sono andati entrambi al Grande Ossario che c’è in cielo, e dare un grande benvenuto a Oscar, che ora ha raggiunto Phoebe sotto la mia scrivania, aspettando di poter masticare e fare a pezzi ogni pagina di dattiloscritto che abbia la sventura di cadere a terra...

Peter James

Sussex, Inghilterra

scary@pavillion.co.uk

www.peterjames.com

Doppia identità
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