43.
Ottobre 2007
Grace non si dilungò in conferenza stampa. Era la stagione dei congressi dei partiti politici e molti giornalisti, compresi quelli che solitamente non si occupavano di politica, assistevano a Blackpool al congresso dei Tories – che al momento sembrava probabile potesse fornire notizie più avvincenti di uno scheletro rinvenuto in un canale di scolo, almeno per le tv e i quotidiani nazionali.
Ma quella della Donna Sconosciuta era un’ottima storia locale, in particolar modo perché i resti erano stati rinvenuti in uno dei cantieri più grandi della storia della città, e perché conteneva sia un assaggio del passato che una storia ancora in via di sviluppo. Vennero fatte analogie con gli Omicidi delle Casse di Brighton, due incidenti separati avvenuti nel 1934 in cui corpi smembrati erano stati trovati in casse di legno, procurando a Brighton il soprannome sgradevole di Capitale del Crimine d’Inghilterra.
Era arrivata una troupe televisiva locale della BBC, così come la Radio delle Contee Meridionali, un giovane con una videocamera, inviato di un nuovo canale televisivo online di Brighton, la Absolute Television, un paio di giornalisti di Londra che Grace già conosceva, un reporter del Sussex Express e, ovviamente, Kevin Spinella dell’Argus.
Anche se Spinella lo irritava, Grace stava iniziando a nutrire una sorta di rispetto per il giovane giornalista. Come lui, Spinella era un lavoratore instancabile e, mantenendo in un caso precedente il riserbo su alcune informazioni cruciali, si era anche dimostrato affidabile nel collaborare con la polizia. Alcuni agenti vedevano tutti i giornalisti come parassiti, ma Grace non la pensava allo stesso modo. Praticamente tutte le indagini su crimini gravi dipendevano dai testimoni, da privati cittadini che si facevano avanti dopo che un articolo o un servizio televisivo aveva risvegliato loro la memoria. Se si riusciva a gestire bene la stampa, era possibile far fare a loro un bel po’ del lavoro necessario.
Viste le poche informazioni delle quali disponeva, quella mattina Grace si concentrò a trasmettere alcuni messaggichiave: l’età e una descrizione il più accurata possibile della donna, una stima di quanti anni poteva aver trascorso in quel canale di scolo. Il tutto nella speranza che un familiare o un amico potesse fornire dettagli di una persona scomparsa durante quel periodo.
Grace aveva aggiunto che, malgrado la causa del decesso fosse ancora da stabilire, era probabile che la vittima fosse stata strangolata, e che il responsabile del presunto omicidio avesse una buona conoscenza geografica di Brighton e Hove.
Quando uscì dalla sala conferenze, poco prima delle dodici e trenta, si sentì chiamare.
Kevin Spinella aveva preso la fastidiosa abitudine di tendergli un’imboscata dopo le conferenze stampa, fermandolo in corridoio lontano dalle orecchie degli altri giornalisti.
“Soprintendente Grace, possiamo scambiare due parole alla svelta?”
Roy si domandò per un attimo se Spinella avesse già avuto notizia della sua promozione. Impossibile che la voce gli fosse arrivata tanto in fretta, e tuttavia da qualche tempo Grace sospettava che il reporter avesse un informatore all’interno della Polizia del Sussex. Sembrava fosse sempre al corrente di tutto, e prima di chiunque altro. Prima o poi Roy aveva intenzione di andare a fondo della questione, ma non era una cosa facile. Quando si cominciava a grattare sotto la superficie, si correva il rischio di inimicarsi molti colleghi.
Il giovane, come sempre in completo scuro, camicia e cravatta, appariva molto più baldanzoso di quand’era comparso, fradicio di pioggia, sul luogo del ritrovamento sabato mattina.
“Non ha nulla a che fare con questo”, disse Spinella masticando una gomma. “È solo una cosa che ho pensato di dirle. Sabato sera ho ricevuto una chiamata da un mio contatto nei vigili del fuoco – stavano andando in un appartamento a Kemp Town per soccorrere una persona rimasta bloccata in ascensore.”
“Ragazzo, certo che hai una vita molto eccitante!”, lo provocò Grace.
“Già, proprio così”, rispose sinceramente Spinella, senza notare l’ironia o ignorandola di proposito. “Il fatto è che questa donna...” Esitò, poi gli sfiorò con delicatezza un lato del naso. “Lei ha fiuto, giusto?”
Grace si strinse nelle spalle. Era sempre molto cauto riguardo ciò che diceva a Spinella. “È quello che si dice degli agenti di polizia.”
Questa volta Spinella toccò il proprio, di naso. “Già, be’... ce l’ho anch’io. So fiutare una storia, sa cosa intendo?”
“Sì.” Grace guardò l’orologio. “Avrei un po’ fretta...”
“Sì, okay, non la trattengo”, disse Spinella. “Volevo soltanto avvertirla, tutto qui. Questa donna, quella che hanno liberato – meno di trent’anni, molto carina – be’, ho avuto la sensazione che ci fosse sotto qualcosa di strano.”
“In che senso?”
“Era molto agitata.”
“Non c’è da sorprendersi, visto che era rimasta bloccata in un ascensore.”
Spinella scosse la testa. “Non in quel senso.”
Grace lo fissò per un lungo istante. Una cosa che sapeva sui reporter dei giornali locali era la grande varietà delle storie che venivano mandati a seguire. Morti improvvise, incidenti stradali, scippi, furti in appartamento, famiglie di persone scomparse. Giornalisti come Spinella incontravano persone angosciate quasi ogni giorno. Per quanto giovane e di poca esperienza, probabilmente Spinella aveva imparato a distinguerne l’apprensione in ogni diversa sfumatura. “Okay. In che senso, allora?”
“Aveva paura di qualcosa. Il giorno dopo, quando il giornale ha mandato un fotografo, si è rifiutata di aprire la porta. Se dovessi azzardare un’ipotesi, direi che si sta nascondendo.”
Grace annuì. Un paio di idee iniziarono a ronzargli in testa. “Nazionalità?”
“Inglese. Bianca... se mi è permesso dirlo.” Fece un sogghigno.
Ignorando il commento, Grace decise che quello escludeva la possibilità che si trattasse di una vittima del racket della prostituzione – loro provenivano principalmente dall’Europa dell’Est e dall’Africa. Ma restavano comunque innumerevoli altre spiegazioni plausibili. Un’infinità di cose poteva provocare agitazione. Ma poteva bastare a giustificare un sopralluogo di polizia?
“Il nome e l’indirizzo?” domandò. Scrisse coscienziosamente Katherine Jennings, il numero dell’appartamento e l’indirizzo sul suo taccuino. Avrebbe chiesto a qualcuno di inserire il nome nel CNP – il database nazionale della polizia – in cerca di risultati. A parte questo, tutto ciò che poteva fare era aspettare e vedere se quel nome saltava fuori di nuovo.
Poi, mentre Roy stava facendo passare la tessera magnetica nel pannello per entrare nel Reparto Crimini Gravi, Spinella lo chiamò ancora una volta. “Ah... Soprintendente Grace?”
Grace si voltò, ora visibilmente irritato. “Sì?”
“Congratulazioni per la promozione!”