Studi per un romanzo (Rodolfo)
In "Quadrivio" Si tratta di sei capitoli la cui pubblicazione è quasi sempre mensile, tranne gli ultimi due, apparsi a molti mesi di distanza: La giornata di Rodolfo, 17 febbraio 1935; Incontro con l'amico, 17 marzo 1935; Passa il tempo, 14 aprile 1935; In casa Parini, 12 maggio 1935; Rodolfo arriva in città, 13 ottobre 1935; Presentazione di un personaggio, 25 marzo 1936.
Il carattere strumentale degli Studi, che furono certamente pubblicati via via che lo scrittore li completava, senza alcuna preoccupazione sistematizzante e senza seguire una traccia narrativa organica, è chiarito dallo stesso autore nella seguente avvertenza: "Quando non c'è l'ispirazione, bisogna lavorare lo stesso: non si deve però pretendere di aver fatto dell'arte, ma semplicemente studio." Tuttavia le singole prose si svilupparono lungo un vettore unitario, cosicché ci è stato possibile operarne una ricostruzione logica mediante l'anticipazione del brano conclusivo, la presentazione del personaggio, la cui posteriorità di stesura e pubblicazione può essere spiegata colla provvisorietà e frammentarietà della composizione, e non con ragioni interne di costruzione narrativa. Infatti la tecnica degli Studi esclude l'analessi e qualsiasi tipo di anacronia, risultando del tutto assente il ricorso al flash back, l'adozione del monologo interiore e di ogni altro procedimento che potesse ricucire le falle nella continuità della trama e del tempo del racconto.
Il nostro intervento ha permesso di restaurare il testo, che appare così una suite priva degli elementi dinamici dell'intreccio quali il movente o il mutamento, e staticamente incentrata su un unico personaggio, Rodolfo Barrini, prototipo dei giovani che dalla provincia giungono nella capitale alla ricerca del posto e della propria identità. Brancati aveva già esplorato questa situazione negli Anni perduti, ma l'incrocio prospettico Sud-Nord-Sud nella suite si snoda con segno opposto, fino all'inversione delle risonanze emotive. Nota ancora Sipala: "Rodolfo Barrini compiva senza drammi il viaggio dalla provincia alla città; mentre Leonardo Barrini compirà il viaggio dalla città alla provincia e poi come tutti gli altri, tra cui un Rodolfo De Mei, tenterà invano di rifare il viaggio in senso inverso. Anche le corrispondenze onomastiche valgono, così, a stabilire una connessione tra il romanzo scritto e gli studi per il romanzo non scritto."