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«Mi presti la chitarra?»
«No.»
«La prendo lo stesso.»
«E io ti do fuoco ai libri.»
«Dài, Manfredi…»
«Che ci devi fare?»
«C’è un bambino che vorrebbe diventare direttore d’orchestra. È il suo sogno.»
«E io che c’entro?»
«C’entri. Uno se vuole c’entra sempre.»
«Che ci devi fare con la chitarra?»
«Sarebbe bello se imparasse a suonare uno strumento, così vede se gli piace davvero.»
«E lo deve fare con la mia chitarra?»
«Hai altre soluzioni? Anzi, guarda, visto che io so solo strimpellare, perché non vieni tu a dare qualche lezione a Brancaccio?»
«Ma ti sembra che io non abbia niente da fare?»
«Non ho detto che ti devi trasferire lì. Ti sto solo chiedendo qualche ora nella tua città, a pochi chilometri di distanza.»
«Non se ne parla. Ti presto la chitarra, ma è sotto la tua responsabilità. Se si rovina, io rovino te.»
«Puoi stare tranquillo. Ci penso io.»
«Proprio questo non mi rende tranquillo. La tua capacità di perdere le cose è proverbiale.»
«L’importante è non perdere l’anima.»
«Questa chi l’ha detta?»
«Non ricordo.»
«Ci mancava il poeta-water. Occhio a non perderla là dentro l’anima.»