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Dal trono in questione si alzarono le grida di Clara Vanthi.
«È vuoto! Questo maledetto trono è vuoto!», e prese a calci il solido seggio reale con gli scarponi gommati. «Accidenti!».
Cominciò a sferrare colpi tutt’intorno con il cacciavite, spaventando perfino i “terroristi”.
In tutta tranquillità, il biondo agente militare Ken Tarko si portò la trasmittente alle labbra.
«Manteniamo la calma. Non c’è problema. Lo troveremo. Dev’essere qui, in questa sala. La scrittura stabilisce che la pietra angolare venne collocata a Sion, cioè in questa montagna. Non può essere altrove. Si trova in mezzo alle Pietre di fuoco», e detto ciò, la sua attenzione fu attirata dalle colonne erose.
Lungo una di esse, gli uomini di Abaddon Lotan stavano appendendo la bellissima Serpentia Lotan, facendo passare la catena negli anelli di ferro fissati in alto. Serpia scalciò.
«Slegatemi! Papà! Papà! Perché mi fai questo?», chiese, e vomitò. «Papà! Papà! Non farmi male come quando ero piccola!», e scoppiò a piangere.
Max León scosse la testa.
«Ma questo è un incubo. Vuole uccidere sua figlia? È veramente…». Si girò verso John Apostole.
«Tu non conosci Abaddon Lotan», gli disse John. «In effetti non sai niente di lui. Il problema di Serpentia, il suo danno cerebrale, l’ha provocato lui. Lo ha fatto appositamente per danneggiarle la personalità».
«Mio Dio, cosa le ha fatto?»
«Sicuro di volerlo sapere?». John guardò il trono, il cui interno era indubbiamente vuoto.
«Sì, cavolo. Dimmelo», insistette Max, guardando la bella ragazza.
«L’ha educata per tutta la vita ad aver paura dell’Apocalisse e dell’Anticristo, della possibilità di poter essere lei stessa posseduta da Satana in qualsiasi momento o da uno qualsiasi dei tanti demoni presenti nella Bibbia, come Behemot e Samaele e Azaele e Abaddon. Per evitare queste ingerenze sataniche, ha dovuto sempre sottomettersi a lui, mettersi in gioco, adorarlo come l’emissario di Dio che dichiara di essere, come predicatore, “reverendo”. La ragazza ha subìto almeno tre episodi di sdoppiamento della personalità. Serpentia Lotan è diverse persone, non una sola. Accade per via dei continui traumi e della paura cronica. Le ha distrutto la mente. È il cosiddetto “effetto Vietnam”. È stata in ospedale per un disturbo bipolare e cinque tentativi di suicidio. Le è stata diagnosticata una psicosi schizoide. È stato suo padre a provocarla. Le ha frantumato il cervello».
«Ma come? Con il timore reverenziale?»
«È stato molo di più di timore reverenziale». Guardarono entrambi la ragazza che, piangendo, implorava i soldati intenti a legarla. «Suo padre utilizzò il timore reverenziale per farle ciò che ha fatto, ma fu un mero strumento di sottomissione, di dominio, di manipolazione. Il vero crimine è stato un altro. È stato ben altro a danneggiarle il cervello».
«Che cosa, accidenti!?».
A quel punto la sentirono gridare: «Papà, io ti amo! Non farmi male, papà! Ti obbedirò! Non punirmi per i miei peccati! Ti prometto che non sarò come Lilith! Non ucciderò nessuno, non ti ucciderò mai!».
«Le ha distrutto il cervello con i ripetuti abusi sessuali».
«No…». Max tornò a guardarla.
«Le diceva che il suo pene era uno strumento di Dio per praticare l’esorcismo».