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Sotto di loro, dall’isola di Patmos, Ken Tarko non smetteva di guardare il cielo nero e stellato. Si portò la ricetrasmittente alla bocca mentre continuava a masticare la gomma. La brezza fredda gli soffiò sul viso.

«Reverendo Lotan, tua figlia è stata appena sequestrata. L’ha presa quel maledetto poliziotto messicano, con l’aiuto del comando aereo britannico. Ora sono nemici dell’operazione Gladio. Sicuramente la faranno confessare sui tuoi agganci, per smascherare l’operazione Gladio-B».

Sentì delle urla nell’auricolare. Il biondo statunitense chiuse gli occhi.

«Non preoccuparti, Abaddon. Me ne sto già occupando. Parto per andare lì tra cinque minuti. Li intercetterò. Vado con quindici squadre, quindici elicotteri. In Turchia li aspetta già la forza speciale turca. Li cattureranno nel luogo in cui sono diretti: coordinate 37° 95' nord, 27° 37' est. Provincia di Izmir. Località di Selcuk. Efeso, Turchia. A ottanta chilometri dall’antica Mileto. La basilica di San Giovanni, sepolcro di Giovanni apostolo. In quel posto sono rimaste solo rovine dopo il 263 d.C. Lì c’è la tomba di Giovanni apostolo».