MANOSCRITTI GUERRIER [ 1 ]

M. de Roannez diceva: «Le ragioni mi vengono dopo, ma dapprima la cosa mi piace, o mi urta, senza saperne la ragione, e tuttavia mi urta per quella ragione che non scopro se non in seguito». Ma io credo, non che la cosa urti per delle ragioni che si trovano dopo, ma che si trovano quelle ragioni solo perché la cosa urta. [804]

 

*

 

Ora, la probabilità è necessaria per le altre massime, come per quella di Lamy e [del] calunniatore.

A fructibus eorum2 ]. Giudicate della loro fede dalla loro morale.

La probabilità è poco senza i mezzi corrotti, e i mezzi non sono niente senza la probabilità.

Si prova piacere quando si ha la sicurezza di poter fare bene e di saper fare bene. La grazia: «Scire et posse». La probabilità dà questo piacere, perché si può render conto a Dio sulla fiducia nei loro autori. [805]

 

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Bisogna far sapere agli eretici che si prevalgono della dottrina dei gesuiti che [non è] quella della Chiesa, e che le nostre divisioni non ci separano di altare [ 3 ]. [806]

 

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Se, essendo in disaccordo, condannassimo, avreste ragione. L’uniformità senza diversità, inutile agli altri; la diversità senza uniformità, rovinosa per voi. L’una dannosa all’esterno, l’altra all’interno. [807]

 

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...Ma è impossibile che Dio sia mai il fine, se non è il principio. Si punta in alto lo sguardo, ma ci si appoggia sulla sabbia. E la terra si inabisserà, e si cadrà guardando il cielo [ 4 ]. [808]

 

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I gesuiti hanno voluto unire Dio al mondo, e hanno guadagnato solo il disprezzo di Dio e del mondo. Dal lato della coscienza, la cosa è evidente; e dalla parte del mondo, non sono buoni uomini di partito. Hanno potere, come ho detto spesso, ma nei confronti degli altri religiosi. Avranno abbastanza credito per far costruire una cappella e ottenere una stazione del giubileo, ma non per poter attribuire dei vescovati, il governo di cittadelle. È un povero posto nel mondo quello dei monaci, che loro occupano, per loro stesso riconoscimento (P. Brisacier, benedettini). Tuttavia, vi piegate sotto chi è più potente di voi, e opprimete con tutto il vostro piccolo credito quelli che nel mondo tramano meno di voi. [809]

 

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I gesuiti

 

Corrompendo i vescovi e la Sorbona, non hanno ottenuto il vantaggio di rendere giusto il loro giudizio, hanno ottenuto quello di rendere ingiusti i loro giudici. E così, quando in avvenire saranno condannati, diranno ad hominem che sono ingiusti, e confuteranno in questo modo il loro giudizio. Ma non serve a niente. Infatti, come non possono concludere che i giansenisti siano condannati a ragione per la semplice ragione che sono condannati, ugualmente non potranno allora concludere di essere loro stessi condannati a torto, perché lo saranno da giudici corruttibili. Giacché la loro condanna sarà giusta, non in quanto emessa da giudici sempre giusti, ma da giudici in questo caso giusti: lo si dimostrerà con altre prove. [810]

 

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Dato che i due principali interessi della Chiesa sono la conservazione della pietà dei fedeli e la conversione degli eretici, siamo [ 5 ] ricolmi di dolore nel vedere le fazioni che sorgono oggi per introdurre gli errori più atti a chiudere per sempre agli eretici l’ingresso nella nostra comunione, e a corrompere mortalmente quanto resta di persone pie e cattoliche. Quest’aggressione oggi così aperta contro le verità della religione, e le più importanti per la salvezza, non solo ci riempie di dispiacere, ma anche di paura e timore, perché, oltre al sentimento che ogni cristiano deve avere di quei disordini, abbiamo in più l’obbligo di rimediarvi e di impiegare l’autorità che Dio ci ha data per far sì che i popoli a noi affidati, ecc. [811]

 

*

 

L’intera compagnia dei loro casisti non può rendere sicura la coscienza nell’errore, e per questo è importante scegliere delle buone guide.

Saranno dunque doppiamente colpevoli, per aver seguito strade che non dovevano seguire, e per aver ascoltato dottori che non dovevano ascoltare. [812]

 


 

1 ] Alcuni frammenti ci sono stati conservati da padre Pierre Guerrier, oratoriano di Clermont-Ferrand, molto legato a Marguerite Périer, nipote di Pascal.

2 ] Matteo 7, 16: i falsi profeti «li riconoscerete dai loro frutti». Sotto: «Sapere e potere».

3 ] Agostino, Lettera 162, n. 24: «Lo scisma è un male intollerabile, perché oppone altare contro altare…». Questo appunto afferisce al Cinquième écrit des curés de Paris, pubblicato il 20 giugno 1658.

4 ] Nota d’ispirazione biblica: Apocalisse 1, 8; 21, 6; 22, 13; Isaia 8, 21; 14, 12-13; Matteo 7, 26.

5 ] Questo frammento è un progetto di Scritto destinato a essere firmato da un gruppo di sacerdoti.

Pensieri [Nuova edizione a cura di Philippe Sellier secondo l’“ordine” pascaliano]
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