INIZIO [ 1 ]
Gli empi che professano di seguire la ragione devono essere singolarmente forti in ragione.
Che dicono dunque?
«Non vediamo forse – dicono – le bestie morire e vivere come gli uomini [ 2 ], e i Turchi come i cristiani? Hanno le loro cerimonie, i loro profeti, i loro dottori, i loro santi, i loro religiosi, come noi», ecc.
Questo va forse contro la Scrittura? Non dice essa tutto questo?
Se non vi preoccupate granché di sapere la verità, è quanto basta per lasciarvi tranquilli. Ma se desiderate con tutto il cuore conoscerla, bisogna entrare in maggiori dettagli. Potrebbe bastare per una questione di filosofia, ma qui dov’è in gioco tutto...
E tuttavia dopo una vaga riflessione di questo tipo ci si distrarrà, ecc. Informiamoci su questa religione: anche se non spiega razionalmente quell’oscurità, forse ce lo dirà. [183]
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Siamo ridicoli a riporre la nostra fiducia nella compagnia dei nostri simili, miserabili come noi, impotenti come noi. Non saranno loro ad aiutarci. Moriremo da soli.
Bisogna dunque fare come se fossimo soli. E allora costruiremmo forse case superbe, ecc.? Cercheremmo la verità senza esitare. E se ci tiriamo indietro, diamo prova di stimare la stima degli uomini, più che la ricerca della verità. [184]
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Fra noi e l’inferno, o il cielo, non c’è di mezzo se non la vita, che è al mondo la cosa più fragile. [185]
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Insomma, che cosa mi promettete – visto che la parte che mi spetta è di dieci anni – se non dieci anni di amor proprio, di tentativi di piacere senza successo, oltre alle pene sicure? [186]
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Probabilità [ 3 ]
Bisogna vivere nel mondo in modo diverso a seconda di queste diverse supposizioni:
Se ci si possa stare per sempre.
Se è sicuro che non vi staremo a lungo e incerto se vi staremo un’ora.
Quest’ultima supposizione è la nostra.
Cuore.
Istinto.
Princìpi. [187]
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Compatire gli atei che cercano. Non sono, infatti, già abbastanza infelici? Inveire contro quelli che se ne vantano. [188]
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Ateismo segno di forza intellettuale
ma solo fino a un certo punto. [189]
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Secondo il calcolo delle probabilità, devi darti la pena di cercare la verità, perché se muori senza adorare il vero principio sei perduto. – Ma, dici tu, se avesse voluto che io lo adorassi mi avrebbe lasciato dei segni della sua volontà. Così ha fatto, ma tu li trascuri. Cercali dunque, vale ben la pena. [190]
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Se si devono dare otto giorni di vita, si devono dare cent’anni. [191]
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Non vi sono che tre tipi di persone: gli uni servono Dio avendolo trovato, gli altri si adoperano a cercarlo non avendolo trovato, gli altri ancora vivono senza cercarlo né averlo trovato. I primi sono ragionevoli e felici, gli ultimi sono folli e infelici, quelli di mezzo sono infelici e ragionevoli. [192]
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Gli atei devono dire cose perfettamente chiare. Ora, non è perfettamente chiaro che l’anima sia materiale. [193]
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Cominciare col compiangere gli increduli. Sono abbastanza infelici a causa della loro condizione.
Non bisognerebbe ingiuriarli se non nel caso che questo servisse. Invece li danneggia. [194]
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Un uomo in una cella, che non sa se il suo verdetto è pronunciato, e ha un’ora sola per apprenderlo, ora che basterebbe – venendo a sapere che è pronunciato – a farlo revocare, è contro natura che passi quell’ora non ad informarsi se il verdetto è pronunciato, ma a giocare a carte.
Così è soprannaturale che l’uomo, ecc. È un appesantimento della mano di Dio.
In tal modo, non solo lo zelo di quelli che lo cercano prova Dio, ma anche l’accecamento di quelli che non lo cercano. [195]
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Inizio
Carcere.
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Mi sta bene che non si approfondisca l’opinione di Copernico, ma questo
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Importa a tutta la vita sapere se l’anima è mortale o immortale. [196]
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L’ultimo atto è sanguinoso, per quanto bella sia la commedia in tutto il resto. Alla fine si getta sul capo un po’ di terra, ed è finita per sempre. [197]
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Corriamo spensierati nel baratro dopo esserci messi davanti qualcosa per impedirci di vederlo. [198]
[ 1 ] Questo dossier riunisce appunti preparatori alla «Lettera per portare a cercare Dio» e alla «Lettera per rimuovere gli ostacoli», che dovevano costituire l’«inizio» dell’apologia.
[ 2 ] Siracide 3, 18-21.
[ 3 ] Regola dei partiti: calcolo delle probabilità di guadagno o di perdita.