MIRACOLI [3]
Persecutori ingiusti di coloro che Dio visibilmente protegge.
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Se vi rimproverano i vostri eccessi, parlano come gli eretici.
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Se dicono che la grazia di Dio discerne tra noi, sono eretici [ 1 ].
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Se avvengono miracoli, è il segno della loro eresia [ 2 ].
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È detto: Credete alla Chiesa [ 3 ], ma non è detto: Credete ai miracoli, perché il secondo è un fatto naturale, e il primo no. Per uno occorreva un precetto, per l’altro no.
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Ezechiele.
Si dice: Ecco il popolo di Dio che parla così [ 4 ].
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Ezechia.
La Sinagoga era la figura, e quindi non periva, ma era solo la figura, e quindi è perita. Era una figura che conteneva la verità, e quindi è sussistita finché non ha cessato di contenere la verità.
Reverendo Padre, tutto ciò accadeva in figure [ 5 ]. Le altre religioni periscono, questa non perisce.
I miracoli sono più importanti di quanto voi non pensiate. Sono serviti alla fondazione e serviranno alla continuazione della Chiesa fino all’Anticristo, fino alla fine. I due testimoni.
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Nell’Antico e nel Nuovo Testamento i miracoli avvengono, al contatto di figure, salvezza o cosa inutile se non per mostrare che bisogna sottomettersi alle creature.
Figura dei sacramenti. [438]
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Sempre gli uomini hanno parlato del vero Dio, o il vero Dio ha parlato agli uomini.
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I due fondamenti: uno interno, l’altro esterno, la grazia, i miracoli, entrambi soprannaturali.
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Disgraziati, che ci hanno obbligati a parlare di ciò che è il fondo della religione.
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Montaigne contro i miracoli.
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Montaigne a favore dei miracoli [ 6 ].
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Peccatori purificati senza penitenza, giusti santificati senza carità, tutti i cristiani senza la grazia di Gesù Cristo, Dio senza potere sulla volontà degli uomini, una predestinazione senza mistero. Un redentore senza certezza.
I miracoli non sono più necessari in quanto ne abbiamo già. Ma quando non si ascolta più la tradizione, quando si mette avanti solo il papa, quando lo si è colto di sorpresa, e così, avendo escluso la vera fonte della verità che è la tradizione e influenzato il papa che ne è il depositario, la verità non ha più libertà di manifestarsi, allora gli uomini non parlano più della verità: la verità stessa deve parlare agli uomini. È ciò che accadde al tempo di Ario [ 7 ].
Miracoli, sotto Diocleziano.
E sotto Ario. [439]
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Perpetuità
Fondate su Escobar la vostra specificità?
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Forse avete delle ragioni per non condannarli.
Basta che approviate ciò che ve ne mando.
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Sarebbe un disonore per il papa ricevere i suoi lumi da Dio e dalla tradizione? E non è un disonore, separarlo da questa unione santa, ecc.
Tertulliano: Nunquam Ecclesia Reformabitur [ 8 ].
Per fare di un uomo un santo, ci vuole proprio la grazia. E chi ne dubita non sa che vuol dire santo, e che vuol dire uomo.
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Gli eretici hanno sempre contestato questi tre contrassegni che non hanno.
Perpetuità.
Molina.
Novità.
Miracoli
Come detesto quelli che dubitano dei miracoli!
Montaigne ne parla in modo appropriato nei suoi due passi [ 9 ]. In uno si vede com’è prudente. E tuttavia nell’altro crede e si fa gioco degli increduli.
Comunque sia, se loro hanno ragione, la Chiesa è senza prove.
O Dio ha smascherato i falsi miracoli, o li ha predetti. E in entrambi i casi si è elevato al di sopra di ciò che è «soprannaturale per noi» e ci ha elevato anche noi.
La Chiesa insegna e Dio ispira, l’uno e l’altra in modo infallibile. L’operazione della Chiesa serve solo a preparare alla grazia, oppure alla condanna. Ciò che essa fa è sufficiente per condannare, non per ispirare.
Omne regnum divisum. Gesù Cristo agiva infatti contro il diavolo e distruggeva il suo impero sui cuori, ciò di cui l’esorcismo è la raffigurazione, per stabilire il regno di Dio. Perciò aggiunge: Si in digito Dei, regnum Dei ad vos [ 10 ].
Se il diavolo favorisse la dottrina che lo distrugge, sarebbe diviso, come diceva Gesù Cristo. Se Dio favorisse la dottrina che distrugge la Chiesa, sarebbe diviso: Quando il forte armato possiede il proprio bene, ciò che possiede è in pace. [440]
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Est et non est [ 11 ] sarà accettato persino nella fede come nella morale, visto che sono termini così inseparabili nelle azioni?
(Sant’Ilario: Miserabili, che ci obbligate a parlare dei miracoli!).
Quando san Francesco Saverio fa miracoli.
Giudici ingiusti, non fate le leggi sul momento. Giudicate in base a quelle che sono stabilite, e stabilite da voi stessi. Vae qui conditis leges iniquas [ 12 ].
Per indebolire i vostri avversari, voi disarmate tutta la Chiesa.
Miracoli continui falsi.
Se dicono che sono sottomessi al papa, è un’ipocrisia.
Se sono pronti a sottoscrivere tutte le sue costituzioni, questo non basta.
Se dicono che la nostra salvezza dipende da Dio, sono eretici.
Se dicono che non bisogna uccidere per una mela, si oppongono alla morale cattolica.
Se in mezzo a loro avvengono miracoli, non è un segno di santità, al contrario, è un sospetto di eresia.
La Chiesa è sussistita in quanto la verità è stata senza contestazione. O se è stata contestata, c’è stato il papa. E se no, c’è stata la Chiesa. [441]
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Prima obiezione: Angelo dal cielo [ 13 ]
Non bisogna giudicare la verità dai miracoli, ma il miracolo dalla verità.
Dunque i miracoli sono inutili.
Invece, essi servono, e non bisogna mettersi contro la verità.
Dunque quello che ha detto padre Lingendes [ 14 ], che Dio non permetterà che un miracolo possa indurre in errore…
Quando ci sarà contestazione nella Chiesa stessa, il miracolo decide.
Seconda obiezione: Ma l’Anticristo farà dei segni [ 15 ]
I maghi di Faraone non inducevano in errore.
Così non si potrà dire a Gesù Cristo riguardo all’Anticristo: Mi hai indotto in errore. Perché l’Anticristo farà i suoi segni contro Gesù Cristo, e dunque essi non possono indurre in errore.
O Dio non permetterà affatto dei falsi miracoli, o ne offrirà di più grandi.
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(Fin dall’inizio del mondo. Gesù Cristo sussiste. Questo è più che tutti i miracoli dell’Anticristo).
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Se nella Chiesa stessa avvenissero miracoli dalla parte degli erranti, si sarebbe indotti in errore.
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Lo scisma è visibile, il miracolo è visibile. Ma lo scisma è segno di errore più di quanto il miracolo non sia segno di verità. Dunque il miracolo non può indurre in errore.
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Ma al di fuori dello scisma, l’errore non è tanto visibile quanto è visibile il miracolo. Dunque il miracolo indurrebbe in errore.
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Ubi est deus tuus [ 16 ]? I miracoli lo mostrano e sono un lampo.
(Uomini naturalmente conciatetti e dediti a tutti gli impieghi, tranne che in camera [ 17 ]). [442]
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Condannate le cinque proposizioni, nessun miracolo. Perché la verità non era attaccata. Ma la Sorbona, ma la bolla... [ 18 ].
È impossibile che chi ama Dio con tutto il cuore misconosca la Chiesa, tanto essa è evidente.
È impossibile che chi non ama Dio sia convinto della Chiesa.
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I miracoli hanno una tale forza che è stato necessario che Dio mettesse in guardia dal volgerli contro di lui. Per quanto sia chiaro che c’è un Dio. Altrimenti avrebbero potuto suscitare turbamento.
E così, lungi dall’andare contro l’autorità dei miracoli, quei brani di Deuteronomio 13 sono la massima testimonianza della loro forza. E lo stesso per l’Anticristo: Fino a sedurre gli eletti, se fosse possibile [ 19 ]. [443]
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Atei
Che ragione hanno di dire che non si può risorgere? Che cos’è più difficile: nascere o risorgere? Che ciò che non è mai stato venga all’essere, o che ciò che è stato sia ancora? Venire all’essere è più difficile che ritornarvi? L’abitudine ci fa sembrare facile la prima cosa, la mancanza di abitudine rende l’altra impossibile. Modo popolare di giudicare!
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Perché una vergine non può partorire? Una gallina non fa uova senza gallo? Che cosa le distingue dall’esterno rispetto alle altre, e chi ci ha detto che la gallina non possa infondervi quel germe tanto quanto il gallo?
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C’è una tale sproporzione fra il merito che egli si attribuisce e la sua stupidaggine, che sembra incredibile che possa sbagliarsi a questo punto.
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Oltre a tanti contrassegni di pietà, hanno anche la persecuzione, che è il migliore fra i contrassegni della pietà. [444]
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È bene che facciano ingiustizie, per timore che sembri che i molinisti abbiano agito con giustizia. E dunque non bisogna risparmiarli, sono degni di commetterne.
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Pirroniano per ostinato.
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Descartes inutile e incerto [ 20 ].
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Nessuno dice cortigiano se non chi non lo è, pedante se non un pedante, provinciale se non un provinciale. E scommetterei che è il tipografo che lo ha messo nel titolo delle Lettere al provinciale [ 21 ].
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Pensieri
In omnibus requiem quaesivi [ 22 ].
Se la nostra condizione fosse veramente felice, non avremmo bisogno di distoglierne il pensiero per renderci felici.
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Tutte le occupazioni degli uomini tendono a procurarsi ricchezza. E non hanno né titolo per possederla con giustizia, né forza per possederla in sicurezza. Lo stesso la scienza, i piaceri. Non possediamo né il vero, né il bene.
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Miracolo
È un fatto che va oltre la forza naturale dei mezzi che vi si impiegano. E non-miracolo è un fatto che non va oltre la forza naturale dei mezzi che vi si impiegano. Così quelli che guariscono invocando il diavolo non fanno un miracolo, perché ciò non va oltre la forza naturale del diavolo. Ma... [445]
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Abramo, Gedeone: segno al di sopra della Rivelazione.
Gli Ebrei si accecavano giudicando i miracoli dalla Scrittura.
Dio non ha mai abbandonato i suoi veri adoratori.
Preferisco seguire Gesù Cristo che chiunque altro, perché ha il miracolo, la profezia, la dottrina, la perpetuità, ecc.
Donatisti: nessun miracolo che obblighi a dire che è il diavolo.
Più si scende nei particolari su Dio, Gesù Cristo, la Chiesa... [ 23 ]. [446]
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Accecamento della Scrittura
La Scrittura, dicevano gli Ebrei, dice che non si sa da dove sarebbe venuto il Cristo: Giovanni 7, 27. E 12, 34: La Scrittura dice che il Cristo rimane in eterno, e questi dice che morirà. Così, dice san Giovanni, non credevano, nonostante che avesse fatto tanti miracoli, perché si compisse la parola di Isaia: LI HA RESI CIECHI, ecc. [447]
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I tre segni della religione: la perpetuità, la vita buona, i miracoli [ 24 ]. Essi distruggono la perpetuità con la probabilità, la vita buona con la loro morale, i miracoli distruggendo o la loro realtà, o le loro conseguenze. Se si crede a loro, la Chiesa non saprà che farsene di perpetuità, santità e miracoli.
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Gli eretici li negano, o ne negano le conseguenze. Loro, lo stesso. Ma bisogna mancare del tutto di sincerità per negarli, o aver perso il senno per negarne le conseguenze.
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La religione è proporzionata a ogni tipo di mente. Le prime si fermano alla sua sola istituzione, e questa religione è tale che la sua semplice istituzione è sufficiente a provarne la verità. Le altre arrivano fino agli apostoli. I più colti si spingono fino all’inizio del mondo. Gli angeli la vedono ancor meglio e da più lontano.
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Mio Dio, che discorsi sciocchi: Dio avrebbe creato il mondo per dannarlo? vorrebbe tante persone così deboli? ecc. Il pirronismo è il rimedio a questo male e rintuzzerà codesta vanità.
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COMMINUENTES COR [ 25 ], san Paolo: ecco il carattere cristiano. ALBA VI HA DESIGNATO, NON VI CONOSCO PIÙ, Corneille: ecco il carattere inumano. Il carattere umano è l’opposto.
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Mai si è affrontato il martirio per i miracoli che si dice di aver visto; giacché per quelli che i Turchi credono per tradizione la follia va forse fino al martirio, ma per quelli che si sono visti no.
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I giansenisti somigliano agli eretici per la riforma dei costumi, ma voi somigliate loro in male.
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Quelli che hanno scritto ciò in latino parlano francese.
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Una volta fatto il male di scrivere quelle cose in francese, bisognava fare la cosa buona di condannarle.
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C’è una sola eresia, e se ne danno due spiegazioni diverse nella Scuola e nel mondo. [448]
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I miracoli sono criterio di discernimento nelle cose dubbie: fra il popolo ebraico e il popolo pagano, ebraico e cristiano, cattolico ed eretico, fra calunniati e calunniatori, fra le due croci [ 26 ].
Ma per gli eretici i miracoli sarebbero inutili, perché la Chiesa, resa autorevole dai miracoli che hanno predisposto a credere, ci dice che essi non hanno la vera fede. Non c’è alcun dubbio che non ci sono miracoli, poiché i primi miracoli della Chiesa escludono la fede nei loro miracoli. Così c’è miracolo contro miracolo. E i primi e più grandi dalla parte della Chiesa.
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Quelle giovani tutte sorprese di sentirsi dire che sono sulla via della perdizione, che i loro confessori le portano dritto a Ginevra, che le ispirano a non credere che Gesù Cristo è nell’Eucarestia né alla destra del Padre, sanno bene che tutto questo è falso. Si offrono dunque a Dio in questo atteggiamento: Vide si via iniquitatis in me est [ 27 ]. E che succede? Di quel luogo che descrivono come il tempio del diavolo, Dio fa il proprio tempio. Dicono che bisogna portar via di là i bambini, Dio li guarisce. Dicono che è l’arsenale dell’inferno, Dio ne fa il santuario delle sue grazie. Infine sono minacciate di tutti i furori e di tutte le vendette del cielo, e Dio le colma dei suoi favori. Bisognerebbe aver perso il giudizio per arrivare a concluderne che sono sulla via della perdizione.
Abbiamo di sicuro gli stessi segni di sant’Atanasio [ 28 ]. [449]
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L’idea folle che avete dell’importanza della vostra Compagnia vi ha portato a praticare queste vie orribili. È evidente che è questo che vi ha fatto prendere la strada della calunnia, infatti voi biasimate in me come orribili le minime imposture che scusate in voi stessi, perché guardate me come un individuo e voi stessi come IMAGO.
Appare chiaro che le vostre lodi sono follie, dalle folli [visioni] come il privilegio di non-dannato [ 29 ].
È così che incoraggiate i vostri figli, condannandoli quando servono la Chiesa?
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È un artificio del diavolo dirigere altrove le armi con cui costoro [ 30 ] potrebbero combattere le eresie.
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Siete cattivi politici.
Pirronismo.
Qui ogni cosa è in parte vera, in parte falsa. La verità essenziale non è così, essa è tutta pura e tutta vera. Questo miscuglio la disonora e la annienta. Niente è puramente vero, e dunque niente è vero se si intende di una verità pura. Si dirà che è vero che l’omicidio è cattivo. Sì, perché conosciamo bene il male e il falso. Ma che cosa definiremo buono? La castità? No, perché il mondo finirebbe. Il matrimonio? No, la continenza ha più valore. Non uccidere? No, perché i disordini sarebbero orribili e i cattivi ucciderebbero tutti i buoni. Uccidere? No, perché ciò distrugge la natura. Non possediamo il vero e il bene se non in parte, e mescolato di male e di falso.
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La storia del cieco nato [ 31 ].
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Che dice san Paolo? Fa riferimento a ogni istante a quanto dicono le profezie? No, ma al suo miracolo [ 32 ].
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Che dice Gesù Cristo? Fa riferimento alle profezie? No. La sua morte non le aveva portate a compimento. Ma dice: Si non fecissem. Credete alle opere [ 33 ].
Due fondamenti soprannaturali della nostra religione che è tutta soprannaturale: uno visibile, l’altro invisibile.
Miracoli con la grazia, miracoli senza grazia.
La sinagoga, che è stata trattata con amore come figura della Chiesa e con odio perché ne era solo la figura, sul punto di soccombere è stata risollevata, quando era in sintonia con Dio, e quindi figura.
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I miracoli provano il potere che Dio ha sui cuori tramite quello che esercita sui corpi.
Mai la Chiesa ha riconosciuto un miracolo presso gli eretici.
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I miracoli, sostegno della religione. Hanno operato un discernimento sugli Ebrei. Hanno operato un discernimento sui cristiani, i santi, gli innocenti, i veri credenti.
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Un miracolo tra gli scismatici non è tanto da temere. Perché lo scisma, che è più visibile del miracolo, indica visibilmente il loro errore. Ma quando non c’è scisma e l’errore è in discussione, il miracolo discerne.
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Si non fecissem quae alter non fecit [ 34 ].
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Quei disgraziati che ci hanno obbligato a parlare dei miracoli.
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Abramo, Gedeone.
Confermare la fede con i miracoli.
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Giuditta: infine Dio parla quando l’oppressione è giunta all’estremo.
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Se il raffreddarsi della carità lascia la Chiesa quasi senza veri adoratori [ 35 ], i miracoli ne susciteranno. Sono gli estremi sforzi della grazia.
Se accadesse un miracolo ai gesuiti.
Quando il miracolo delude l’attesa di coloro alla cui presenza avviene e vi è sproporzione fra lo stato della loro fede e lo strumento del miracolo, allora esso deve indurli al cambiamento, ma, ecc. Altrimenti, se l’Eucarestia risuscita un morto, si potrebbe dire con uguale ragione che bisogna diventare calvinisti come che bisogna rimanere cattolici. Ma quando corona l’attesa, e quelli che hanno sperato che Dio avrebbe benedetto i rimedi si vedono guariti senza rimedi...
Mai un segno è giunto da parte del diavolo senza un segno più forte da parte di Dio.
Empi.
O almeno senza la predizione che sarebbe venuto. [450]
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Probabilità. Hanno alcuni princìpi veri, ma ne abusano. Ora, l’abuso della verità dev’essere punito quanto l’introduzione della menzogna.
Come se ci fossero due inferni, uno per i peccati contro la carità, l’altro per quelli contro la giustizia.
Virtù aperitiva di una chiave, attrattiva di un gancio.
Superstizione e concupiscenza.
Scrupoli, desideri cattivi, cattivo timore.
Timore, non quello che viene dal credere in Dio, ma dal dubbio se egli esista. Il timore buono viene dalla fede, il falso timore viene dal dubbio, il timore buono è unito alla speranza perché nasce dalla fede e si spera nel Dio in cui si crede, il timore cattivo si accompagna alla disperazione perché si teme il Dio in cui non si è creduto. Gli uni temono di perderlo, gli altri temono di trovarlo.
(Gente senza parola, senza fede, senza onore, senza verità, di cuore doppio, di lingua doppia, simili, come un tempo vi fu rimproverato, a quell’animale anfibio della favola che si manteneva in una condizione ambigua tra i pesci e gli uccelli [ 36 ]).
Quando si dice che Gesù Cristo non è morto per tutti, abusate di un vizio degli uomini, che immediatamente applicano a sé l’eccezione, ciò che significa favorire la disperazione invece di sottrarli ad essa per favorire la speranza.
Perché ci si abitua così alle virtù interne, attraverso gli abiti esterni.
Per i re e i principi è importante essere stimati pii. E per questo bisogna che si confessino a voi.
Port-Royal val bene Voltigerod [ 37 ].
Tanto il vostro procedimento è giusto da questo punto di vista, tanto è ingiusto se si guarda alla pietà cristiana.
Le figure della totalità della Redenzione, ad esempio il sole che illumina tutti, significano solo una totalità, mentre le figure delle esclusioni, ad esempio gli Ebrei eletti ad esclusione dei gentili, significano l’esclusione.
Gesù Cristo redentore di tutti [ 38 ]. Sì, perché ha offerto la redenzione, come un uomo che ha riscattato tutti quanti vorranno venire a lui. Quelli che moriranno lungo la via, è loro disgrazia. Ma quanto a lui, offriva loro la redenzione. L’esempio vale nel caso in cui chi riscatta e chi impedisce di morire sono due, ma non in Gesù Cristo, che fa l’una e l’altra cosa. No, perché Gesù Cristo, in qualità di redentore, non è forse signore di tutti, e tuttavia, per quanto sta in lui, è redentore di tutti. [451]
[ 1 ] Affermazione fondamentale di san Paolo e di sant’Agostino: nella folla degli uomini, che tutti in Adamo hanno abbandonato Dio, Dio sceglie (discernit) quelli che per una misericordia gratuita egli vuole salvare.
[ 2 ] Era la tesi, abbastanza curiosa, di un recente libello, il Rabat-joie des jansénistes.
[ 3 ] Cf. Matteo 18, 17.
[ 4 ] Capitolo 22.
[ 5 ] Prima lettera ai Corinzi 10, 11.
[ 6 ] Cf. il frammento successivo.
[ 7 ] Pascal ammirava la fermezza del grande avversario dell’eresia ariana, sant’Atanasio (295-373). Gli ariani erano stati sul punto di avere la meglio, papa Liberio era stato manovrato da loro... Il parallelo con le lotte del 1650-1660 s’imponeva a tutti i teologi di Port-Royal.
[ 8 ] «Mai la Chiesa cambierà» (De virginibus velandis, 1).
[ 9 ] Essais, III, 11, pp. 1027-1030 (spesso certi fenomeni sono giudicati miracolosi in base a impressioni ben superficiali) e I, 27, pp. 178-179: «È una presunzione sciocca andare disdegnando e condannando come falso ciò che non ci sembra verosimile».
[ 10 ] Luca 11, 14-21. Avendo guarito un sordomuto, Gesù è accusato di scacciare i demoni grazie a Belzebù, principe dei demoni. Allora risponde: «Ogni regno diviso in se stesso andrà in rovina [...] . Ma se è col dito di Dio che scaccio i demoni, certamente è giunto a voi il regno di Dio».
[ 11 ] «È e Non è… È permesso e Non è permesso…»: formule che riassumevano le «decisioni fantasiose» dei casisti.
[ 12 ] Isaia 10, 1: «Guai a coloro che stabiliscono leggi di iniquità!».
[ 13 ] Lettera ai Galati 1, 8.
[ 14 ] Durante la Quaresima del 1657.
[ 15 ] Seconda lettera ai Tessalonicesi 2, 9.
[ 16 ] Salmo 41, 4: «Le lacrime sono state mio pane di giorno e di notte, mentre mi dicono sempre: Dov’è il tuo Dio?».
[ 17 ] Cf. l’ultimo frammento di «Miscellanea 2».
[ 18 ] Finché il papa si è limitato a condannare le cinque proposizioni che tutti giudicano eretiche (bolla di Innocenzo X del 9 giugno 1653), non c’era contestazione sulla verità. Ma quando la Sorbona ha censurato Arnauld (29 gennaio 1656), quando Alessandro VII ha preteso che le cinque proposizioni erano in Giansenio... è la teologia stessa di sant’Agostino che è stata messa in causa. La replica di Dio fu: il miracolo.
[ 19 ] Matteo 24, 24: I miracoli dei falsi profeti degli ultimi tempi saranno conturbanti, «fino a sedurre gli eletti».
[ 20 ] Secondo la testimonianza del medico Menjot: «Il compianto M. Pascal chiamava la filosofia cartesiana il romanzo della natura, simile più o meno alla storia di Don Chisciotte».
[ 21 ] È quanto è accaduto effettivamente.
[ 22 ] «In ogni cosa ho cercato la quiete»: inizio di vari testi liturgici dell’Assunzione (da Qoelet [o Ecclesiastico] 24, 11, in cui parla la Sapienza di Dio).
[ 23 ] Questo frammento è un appunto di lettura della Lettera contro i donatisti, di sant’Agostino. Abramo ha ricevuto la promessa di una discendenza innumerevole. Gedeone manifesta anch’egli l’universalismo del Vangelo: una notte, aveva disposto un vello su un terreno arido, domandando a Dio che il solo vello fosse inumidito dalla rugiada; e Dio lo aveva esaudito. Era una figura di Israele ricolmo della rugiada della grazia in mezzo all’aridità del mondo. La notte seguente, Gedeone formulò il desiderio inverso, e al mattino il vello era asciutto, e tutta l’area umida di rugiada: così era annunciato il rigetto di Israele e il dono della grazia a tutta la terra (Giudici 6, 36-40). Gli Ebrei si sono accecati, credendo che la Rivelazione fosse solo per loro. Anche se la setta donatista (IV secolo) aveva avuto dei miracoli, questi non avrebbero potuto provocare smarrimento, perché essa era circoscritta a un angolo dell’Africa, e non realizzava dunque le profezie di conversione del mondo. Sui veri adoratori, cf. Giovanni 4, 23.
[ 24 ] I gesuiti decadenti.
[ 25 ] Comminuentes cor meum: frammento di un versetto degli Atti degli Apostoli, nella traduzione di Arias Montanus (Anversa, 1572). I suoi amici cercavano di impedire a san Paolo di partire per Gerusalemme, dove sarebbe stato arrestato, e questi risponde: «Che cosa fate a piangere così, e a intenerirmi il cuore?» (21, 13). Il verso è di Horace (II, 3).
[ 26 ] Vedi il penultimo frammento di «Miracoli 2».
[ 27 ] Salmo 138, 24: «Vedi se si trova in me una via iniqua».
[ 28 ] «Dio non diede forse prova che era con i cattolici contro gli ariani, quando sant’Atanasio fece venire sant’Antonio ad Alessandria per confermare la fede nella Chiesa attraverso i miracoli che Dio avrebbe fatto per mezzo di lui? E il popolo non concluse a ragione che Dio era nella Chiesa cattolica, nella quale faceva miracoli?» (Réponse à un écrit public au sujet des miracles... de Port-Royal, di Pontchâteau).
[ 29 ] Nell’Imago primi saeculi, la Compagnia di Gesù procedeva a un bilancio soddisfatto dei suoi cento anni di esistenza (cf. V, 8). Nel settimo privilegio della Morale pratiques des jesuites, si dice che «nessun gesuita sarà dannato».
[ 30 ] I teologi di Port-Royal.
[ 31 ] Giovanni 9.
[ 32 ] Seconda lettera ai Corinzi 12, 12.
[ 33 ] Giovanni 15, 24; 10, 38.
[ 34 ] Giovanni 15, 24: «Se non avessi fatto in mezzo a loro opere che nessun altro ha fatto, sarebbero senza peccato».
[ 35 ] Giovanni 4, 23.
[ 36 ] Cf. la fine della Tredicesima Provinciale (30 settembre 1656). Vedete, «reverendi padri, [...] la doppiezza del vostro cuore, che ci avete perfettamente manifestata, dichiarandoci da una parte che Vasquez e Suarez sono contrari all’omicidio, e dall’altra che molti autori celebri sono per l’omicidio, in modo da offrire due vie agli uomini, distruggendo la semplicità dello Spirito di Dio, che maledice chi ha il cuore doppio e si prepara due strade: Vae duplici corde, et ingredienti duabus viis» (Qoelet 2, 14).
[ 37 ] Nel 1631, i gesuiti avevano voluto mettere le mani sull’abbazia di religiose cisterciensi di Voltigerod (Bassa Sassonia), perché sarebbe stato per loro assai comodo installarvi un noviziato.
[ 38 ] Jesu Redemptor omnium: inizio del celebre inno dei vespri di Natale.