[TESTI PROFETICI] [ 1 ]

215. In Egitto.

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Talmud (Pugio, 659):

È una nostra tradizione che, quando il Messia giungerà, la casa di Dio destinata a dispensare la sua parola sarà piena d’immondizia e d’impurità, e la saggezza degli scribi sarà corrotta e marcia. Coloro che temeranno di peccare saranno riprovati dal popolo, e trattati come folli e insensati.

 

Isaia 49:

Ascoltate, popoli lontani e voi abitanti delle isole del mare: il Signore mi ha chiamato per nome fin dal seno di mia madre. Mi protegge all’ombra della sua mano, ha messo le mie parole come spada affilata e mi ha detto: «Tu sei mio servo. Attraverso di te manifesterò la mia gloria». E io ho detto: «Signore, ho lavorato invano? Ho consumato inutilmente tutta la mia forza? Giudicalo, Signore, il mio lavoro è davanti a te». Allora il Signore, che mi ha formato egli stesso fin dal seno di mia madre perché fossi tutto suo, allo scopo di ricondurre Giacobbe e Israele, mi ha detto: «Tu sarai glorioso alla mia presenza, e io stesso sarò la tua forza. È poco che tu converta le tribù di Giacobbe, io ti ho suscitato per essere la luce dei gentili e perché tu sia la mia salvezza fino alle estremità della terra». Sono le cose che il Signore ha detto a colui che ha umiliato la propria anima, che è stato oggetto di disprezzo e di abominio presso i gentili e si è sottomesso ai potenti della terra: «I principi e i re ti adoreranno, perché il Signore, che ti ha scelto, è fedele».

Il Signore mi ha detto ancora: «Ti ho esaudito nei giorni della salvezza e della misericordia, e ti ho stabilito per essere l’alleanza del popolo e darti il possesso delle nazioni più abbandonate: affinché tu dica a coloro che sono in catene: “Uscite in libertà”, e a coloro che sono nelle tenebre: “Venite alla luce e possedete terre abbondanti e fertili”. Non saranno più tormentati né dalla fame, né dalla sete, né dall’arsura del sole, perché colui che ha avuto compassione di loro sarà loro guida: li condurrà alle vive sorgenti delle acque, e spianerà le montagne davanti a loro. Ecco, i popoli accorreranno da ogni parte, da oriente, da occidente, da aquilone e da mezzogiorno. Che il cielo ne renda gloria a Dio! Se ne rallegri la terra, perché è piaciuto al Signore consolare il suo popolo, e avrà infine pietà dei poveri che sperano in lui!».

E tuttavia Sion ha osato dire: «Il Signore mi ha abbandonata e non serba più memoria di me». Una madre può dimenticare il suo bambino, e può perdere la tenerezza per colui che ha portato nel suo seno? Ma, se anche essa ne fosse capace, io però non ti dimenticherò mai, Sion. Io ti porto sempre nelle mie mani, e le tue mura sono sempre davanti ai miei occhi. Quelli che devono ricostruirti accorrono e i tuoi distruttori saranno allontanati. Alza gli occhi da ogni parte, e considera tutta questa moltitudine che è radunata per venire a te. Giuro che tutti questi popoli ti saranno dati come l’ornamento del quale sarai rivestita per sempre. I tuoi deserti e le tue solitudini e tutte le terre che ora sono desolate saranno troppo anguste per il gran numero dei tuoi abitanti, e i figli che ti nasceranno negli anni della tua sterilità ti diranno: «Il posto è troppo piccolo, allarga le frontiere e facci spazio per abitare». Allora tu dirai dentro di te: «Chi mi ha dato questa abbondanza di figli, mentre non partorivo più, ero sterile, deportata e prigioniera? E chi me li ha allevati, mentre ero abbandonata, senza soccorso? Donde sono venuti dunque tutti costoro?». E il Signore ti dirà: «Ecco, ho manifestato la mia potenza sui gentili, e ho levato il mio vessillo sui popoli, ed essi ti porteranno dei figli nelle loro braccia e nei loro seni. I re e le regine ti nutriranno, ti adoreranno la faccia a terra e baceranno la polvere dei tuoi piedi. E tu saprai che io sono il Signore, e che chi spera in me non sarà mai confuso. Infatti, chi può togliere la preda a colui che è forte e potente? Ma se anche gliela si potesse togliere, niente potrà impedire ch’io salvi i tuoi figli e perda i tuoi nemici. E tutto il mondo riconoscerà che io sono il Signore, tuo Salvatore e potente Redentore di Giacobbe».

 

Isaia 50:

Il Signore dice: «Che cos’è questo libello di divorzio, con il quale ho ripudiato la Sinagoga? E perché l’ho consegnata nelle mani dei vostri nemici? Non è per le sue empietà e i suoi crimini che l’ho ripudiata?

Sono venuto, e nessuno mi ha ricevuto. Ho chiamato, e nessuno ha ascoltato. Si è forse accorciato il mio braccio, e non ho il potere di salvare?

Per questo manifesterò i segni della mia collera: coprirò i cieli di tenebre e li nasconderò sotto dei veli».

Il Signore mi ha dato una lingua ben istruita, perché io sappia consolare con la mia parola chi è nella tristezza. Mi ha reso attento ai suoi discorsi, e l’ho ascoltato come un maestro.

Il Signore mi ha rivelato la sua volontà e io non mi sono rivoltato.

Ho consegnato il mio corpo alle percosse e il mio volto agli oltraggi. Ho abbandonato il viso alle ignominie e agli sputi. Ma il Signore mi ha sostenuto, e per questo non sono stato confuso.

Colui che mi giustifica è con me: chi oserà accusarmi di peccato, dato che Dio stesso è il mio protettore?

Tutti gli uomini passeranno e saranno consumati dal tempo. Chi teme Dio ascolti dunque le parole del suo servo! Chi languisce nelle tenebre metta la sua fiducia nel Signore! Ma quanto a voi, non fate che attizzare la collera di Dio su di voi, camminate sulle braci e tra le fiamme che voi stessi avete acceso. È la mia mano che ha fatto venire su di voi questi mali: perirete nei vostri dolori.

 

[Isaia 51:]

Ascoltatemi, voi che conoscete la giustizia e cercate il Signore. Guardate alla pietra da cui siete stati tagliati, e alla cisterna da cui siete tratti. Guardate ad Abramo vostro padre, e a Sara che vi ha generati. Vedete che era solo e senza figli quando io l’ho chiamato, e gli ho dato una discendenza così abbondante. Vedete quante benedizioni ho sparso su Sion e di quante grazie e consolazioni l’ho ricolmata.

Considera tutte queste cose, o mio popolo, e presta attenzione alle mie parole, perché una legge uscirà da me e un giudizio che sarà la luce dei gentili.

 

Amos 8

 

Il profeta, avendo enumerato i peccati di Israele, dice che Dio ha giurato di farne vendetta.

Dice così:

In quel giorno, dice il Signore, farò tramontare il sole a mezzogiorno, e coprirò la terra di tenebre in pieno giorno. Cambierò le vostre feste solenni in pianti, e tutti i vostri cantici in lamenti.

Sarete tutti nella tristezza e nella sofferenza, e metterò questa nazione in una desolazione pari a quella per la morte di un figlio unico, e gli ultimi tempi saranno tempi di amarezza. Perché ecco, vengono i giorni, dice il Signore, in cui manderò sulla terra la carestia, la fame, non la fame e la sete di pane e d’acqua, ma la fame e la sete di udire parole da parte del Signore. Andranno errando da un mare all’altro, e si recheranno da occidente in oriente; si aggireranno ovunque cercando chi annunci loro la parola del Signore, e non lo troveranno.

E le loro vergini e i loro giovani periranno in questa sete, quelli che hanno seguito gli idoli di Samaria, che hanno giurato per il dio adorato in Dan e hanno seguito il culto di Bersabea: cadranno e non si rialzeranno mai dalla loro caduta.

 

Amos 3, 3

 

Di tutte le nazioni della terra, solo voi ho riconosciuto come mio popolo.

 

Daniele 12, 7

 

Daniele, avendo descritto tutta l’estensione del regno del Messia, dice:

Tutte queste cose si compiranno quando sarà compiuta la dispersione del popolo d’Israele.

 

Aggeo 2, 4

 

Voi che, paragonando questa seconda casa alla gloria della prima, la disprezzate, fatevi coraggio, dice il Signore, tu Zorobabele, e tu Gesù sommo sacerdote, e tu popolo intero della terra, e non cessate di lavorarvi. Perché io sono con voi, dice il Signore degli eserciti: sussiste la promessa che ho fatta quando vi ho liberati dall’Egitto; il mio spirito è in mezzo a voi. Non disperate, perché il Signore degli eserciti dice così: «Ancora un poco, e scuoterò il cielo e la terra, e il mare e la terra ferma (modo di dire per significare un cambiamento grande e straordinario), e scuoterò tutte le nazioni. E allora, verrà colui che è desiderato da tutti i gentili, e riempirò di gloria questa casa, dice il Signore.

L’argento e l’oro sono miei, dice il Signore (cioè, non è con questo che voglio essere onorato, com’è detto altrove: Tutte le bestie dei campi sono mie: a che serve offrirmele in sacrificio?); la gloria di questo nuovo tempio sarà ben più grande della gloria del primo, dice il Signore degli eserciti. E stabilirò la mia dimora in questo luogo, dice il Signore».

 

[Deuteronomio 18, 16]

 

Sull’Oreb, il giorno in cui vi eravate radunati, e diceste: «Che il Signore non ci parli più direttamente, e non vediamo più questo fuoco, per paura di morire». E il Signore mi disse: «La loro preghiera è giusta. Susciterò loro un profeta come te, di mezzo ai loro fratelli, nella cui bocca metterò le mie parole, ed egli dirà loro tutte le cose che gli avrò comandato. E accadrà che chiunque non obbedirà alle parole che egli porterà loro in mio nome, io stesso lo giudicherò».

 

Genesi 49

 

Tu, Giuda, sarai vanto dei tuoi fratelli e vincitore dei tuoi nemici. I figli di tuo padre ti adoreranno. Giuda, leoncello, sei uscito in cerca di preda, figlio mio, e ti sei coricato come un leone, e come una leonessa pronta al risveglio.

Lo scettro non sarà tolto a Giuda, né il legislatore dalla sua casa, finché non venga Silo, e le nazioni si uniranno a lui per obbedirgli. [718]

 


 

1 ] Pascal aveva cominciato a tradurre i testi profetici sui quali contava di appoggiarsi. Per il riferimento al Pugio fidei, cf. il dossier «Rabbinerie». L’esegeta J. Steinmann ammirava queste traduzioni e sognava un Pascal che avesse così tradotto tutta la Bibbia.

Pensieri [Nuova edizione a cura di Philippe Sellier secondo l’“ordine” pascaliano]
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