FONDAMENTI DELLA
RELIGIONE
E RISPOSTA ALLE OBIEZIONI
Bisogna mettere nel capitolo dei «fondamenti» quello che è nel capitolo dei «figurativi» sul perché delle figure. Perché Gesù Cristo [fu] profetizzato nel suo primo avvento, perché [fu] profetizzato oscuramente quanto alla maniera [ 1 ]. [256]
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I più creduli, gli increduli. Credono ai miracoli di Vespasiano [ 2 ] per non credere a quelli di Mosè. [257]
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Come Gesù Cristo è rimasto sconosciuto fra gli uomini, così la sua verità rimane in mezzo alle opinioni comuni, senza differenza all’esterno. Così l’Eucarestia in mezzo al pane comune.
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Tutta la fede consiste in Gesù Cristo e in Adamo, e tutta la morale nella concupiscenza e nella grazia. [258]
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Che cos’hanno da dire contro la resurrezione, e contro il parto di una Vergine? Che cos’è più difficile, produrre un uomo o un animale, o riprodurlo? E se non avessero mai visto gli animali di una certa specie, potrebbero indovinare se si riproducono senza accompagnarsi gli uni agli altri [ 3 ]? [259]
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Che dicono i profeti di Gesù Cristo? Che sarà evidentemente Dio? No. Ma che è un Dio veramente nascosto, che sarà misconosciuto, che non si penserà affatto che sia lui, che sarà una pietra d’inciampo, contro la quale molti urteranno, ecc [ 4 ].
Smettano dunque di rimproverarci la mancanza di chiarezza, poiché è quanto professiamo. Ma, dicono, ci sono delle cose oscure: altrimenti non si inciamperebbe in Gesù Cristo. Ed è uno degli intenti espliciti dei profeti. Excaeca [ 5 ]. [260]
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Ciò che gli uomini avevano potuto conoscere grazie ai loro più grandi lumi, quella religione lo insegnava a dei bambini [ 6 ]. [261]
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Non tutto ciò che è incomprensibile manca di essere. [262]
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(Se si vuol dire che l’uomo è troppo poca cosa per meritare la comunicazione con Dio, bisogna essere ben grandi per giudicarne). [263]
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Non si capisce niente delle opere di Dio se non si parte dal principio che egli ha voluto accecare gli uni e aprire gli occhi agli altri. [264]
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Gesù Cristo non dice che non è di Nazaret, né che non è figlio di Giuseppe, per lasciare i cattivi nell’accecamento [ 7 ]. [265]
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Dio vuole disporre la volontà più che la mente. La perfetta chiarezza servirebbe alla mente e nuocerebbe alla volontà.
Abbassare la superbia. [266]
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Gesù Cristo è venuto ad accecare quelli che vedono chiaro e a dare la vista ai ciechi, a guarire i malati e lasciar morire i sani, chiamare a penitenza e giustificare i peccatori e lasciare i giusti nei loro peccati, ricolmare gli indigenti e lasciar vuoti i ricchi [ 8 ]. [267]
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Accecare, rischiarare
Sant’Agostino, Montaigne, Sebonde [ 9 ].
C’è abbastanza luce per illuminare gli eletti e abbastanza buio per umiliarli. C’è abbastanza buio per accecare i reprobi e abbastanza luce per condannarli e renderli inescusabili.
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La genealogia di Gesù Cristo nell’Antico Testamento è mescolata in mezzo a tante altre inutili, che non la si può discernere. Se Mosè avesse registrato solo gli antenati di Gesù Cristo, sarebbe stata una cosa troppo visibile. Se non avesse annotato quella di Gesù Cristo, non sarebbe stata abbastanza visibile. Ma dopo tutto, chi guarda con attenzione vede quella di Gesù Cristo ben distinta attraverso Tamar, Rut [ 10 ], ecc.
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Coloro che prescrivevano quei sacrifici ne conoscevano l’inutilità e coloro che ne hanno dichiarato l’inutilità non hanno tralasciato di praticarli.
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Se Dio avesse permesso una sola religione, sarebbe stata troppo riconoscibile. Ma se si guarda con attenzione, si discerne la vera in tanta confusione.
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Principio: Mosè era uomo capace. Se dunque si governava con la sua intelligenza, non doveva ammettere niente che fosse direttamente contro l’intelligenza.
Così tutte le debolezze che saltano agli occhi sono dei punti di forza. Per esempio, le due genealogie di san Matteo e san Luca. Che c’è di più chiaro del fatto che non si sono messi d’accordo? [268]
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Se Gesù Cristo fosse venuto solo per santificare, l’intera Scrittura e ogni cosa tenderebbe a questo, e sarebbe facilissimo convincere gli infedeli. Se Gesù Cristo fosse venuto solo per accecare, tutto il suo comportamento sarebbe confuso e non avremmo alcun argomento per convincere gli infedeli. Ma siccome è venuto in sanctificationem et in scandalum, come dice Isaia [ 11 ], noi non possiamo convincere gli infedeli e loro non ci possono convincere, ma proprio in questo li convinciamo, poiché diciamo che tutto il suo comportamento non fornisce ragioni di convinzione né per una parte né per l’altra. [269]
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Figure
Dio, volendo privare i suoi dei beni che periscono, per dimostrare che ciò non era per impotenza, ha fatto il popolo ebraico. [270]
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L’uomo non è degno di Dio, ma non è incapace di esserne reso degno.
È indegno di Dio unirsi all’uomo miserabile, ma non è indegno di Dio sollevarlo dalla sua miseria. [271]
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Prova
Profezia con il compimento.
Ciò che ha preceduto e ciò che ha seguito Gesù Cristo. [272]
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Fonte di contraddizioni.
Un Dio umiliato, e fino alla morte di croce. Due nature in Gesù Cristo. Due avventi. Due condizioni della natura dell’uomo. Un Messia che trionfa sulla morte con la sua morte. [273]
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APR per Domani [ 12 ]
[Volendo apparire scopertamente a chi lo cerca con tutto il cuore, e nascosto a chi lo fugge con tutto il cuore, Dio ha] temperato la propria conoscenza in modo da dare segni di sé visibili a quanti lo cercano e non a quanti non lo cercano.
C’è abbastanza luce per chi desidera solo vedere, e abbastanza oscurità per chi ha una disposizione contraria. [274]
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Dio si è voluto nascondere.
Se vi fosse una sola religione, Dio vi sarebbe ben manifesto.
Lo stesso, se soltanto la nostra religione avesse dei martiri.
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Poiché Dio è così nascosto, qualunque religione non dica che Dio è nascosto non è vera. E qualunque religione non ne renda ragione non è istruttiva. La nostra fa tutto questo. VERE TU ES DEUS ABSCONDITUS [ 13 ]. [275]
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La religione pagana è priva di fondamento (oggi. Dicono che una volta ne abbia avuti, per gli oracoli che hanno parlato. Ma quali sono i libri che ce ne danno la sicurezza? Sono, per la virtù dei loro autori, tanto degni di fede? Sono conservati con tanta cura da poter essere sicuri che non sono stati corrotti?).
La religione maomettana ha per fondamento il Corano e Maometto. Ma questo profeta che doveva essere l’ultima attesa del mondo, chi lo ha predetto? E che segno dà, che non possa dare qualunque uomo che vorrà dirsi profeta? Quali miracoli dice lui stesso di aver fatti? Quale mistero ha insegnato, secondo la sua stessa tradizione? Quale morale e quale felicità?
La religione ebraica deve essere considerata diversamente nella tradizione dei loro santi e nella tradizione del popolo. La morale e la felicità nella tradizione del popolo è ridicola, ma è mirabile in quella dei loro santi. È mirabile il suo fondamento. È il libro più antico del mondo e il più autentico, e mentre Maometto per far sussistere il suo ha proibito di leggerlo, Mosè per far sussistere il suo ha prescritto a tutti di leggerlo. E lo stesso accade per ogni religione, perché la religione cristiana è ben diversa nei Libri santi e nei casisti.
La nostra religione è così divina che un’altra religione divina ne ha solo il fondamento. [276]
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Obiezione degli atei
«Ma non abbiamo nessuna luce». [277]
[ 1 ] Pascal chiama «fondamento» un fatto corposo la cui singolarità salta agli occhi di qualunque mente attenta: «Non voglio altro qui se non mettere in evidenza tutti i fondamenti di questa religione cristiana che sono incontestabili, e che non possono essere messi in dubbio da nessuno» (dossier «Prerogative del popolo ebraico 2»). Il dispositivo biblico (delle profezie lungo tutta la storia conosciuta, e la loro realizzazione in Gesù Cristo), unico al mondo, costituisce uno di questi «fondamenti».
[ 2 ] Vedi Essais, III, 8, pp. 942-943 in cui Tacito sembra credere a un miracolo di Vespasiano.
[ 3 ] Pascal deride la collusione tra ragione e abitudini. Come sant’Agostino, non si abitua ai «miracoli» di ogni giorno: la nascita di un bambino dovrebbe stupire molto più che la promessa della sua rinascita (La Città di Dio, XXII, 4 e 8).
[ 4 ] Isaia 45, 15; 53, 3; 8, 14.
[ 5 ] Isaia 6, 10: «Indurisci il loro cuore».
[ 6 ] Allusione alla nobiltà di pensiero dei platonici, rimasti poco numerosi.
[ 7 ] Giovanni 6, 41-42; 7, 41-44.
[ 8 ] Versetto del cantico Magnificat (Luca 1, 46-55). Il verbo «lasciare» appartiene al vocabolario della teologia agostiniana: tutta l’umanità è corrotta dalla caduta in poi. Ha abbandonato Dio, e Dio l’ha abbandonata. Ormai, tranne coloro che Dio sceglie per una misericordia su cui l’uomo non può dire niente, gli altri sono travolti dai loro desideri verso la perdizione: Dio li “lascia” errare verso la loro perdita. Nessuno è sicuro di essere veramente eletto da Dio. Donde, in Pascal, l’ossessione dell’abbandono.
[ 9 ] Nell’Apologie de Sebonde (II, 12, pp. 553-554), Montaigne cita Agostino, La Città di Dio, XI, 22: «Il fatto stesso che la verità ci sia nascosta, è per esercitare l’umiltà o per abbattere la superbia».
[ 10 ] L’Antico Testamento abbonda in genealogie. Ma ve n’è una i cui anelli danno luogo a sviluppi importanti: Tamar (Genesi 38); Rut, alla quale è dedicato tutto un libro... La genealogia di Gesù figura in Matteo 1, 1-16 e in Luca 3, 23-38.
[ 11 ] Isaia 8, 14: «[Il Signore] diverrà vostra santificazione, e sarà pietra d’inciampo».
[ 12 ] Questo testo è stato staccato dal dossier A.P.R. da Pascal, perché gli è parso adattarsi perfettamente al dossier «Fondamenti...»: il fatto che Dio è nascosto – leitmotiv di questo dossier – offre la «Risposta alle obiezioni». Ma lo stesso Dio ha disposto nel chiaroscuro del mondo e della storia dei «fondamenti» così luminosi che quelli che si daranno la pena di cercarlo, lo troveranno. Prima di aprire la Bibbia per uno studio approfondito, Pascal insiste, con questo dossier, sul principio fondamentale della sua interpretazione: Dio è nascosto, il chiaroscuro.
[ 13 ] Dio si è nascosto sotto il velo della natura, sotto quello dell’umanità, sotto quello della Scrittura. «E infine, quando ha voluto compiere la promessa che fece ai suoi apostoli di rimanere con gli uomini fino al suo ultimo avvento, ha scelto di rimanervi nel più strano e oscuro di tutti i segreti, che sono le specie [apparenze] dell’Eucarestia. [...] Credo che Isaia [45, 15] lo vedesse in questo stato, quando dice in spirito di profezia: Veramente tu sei un Dio nascosto» (Lettera 4 a Charlotte de Roannez).