[QUADRO 2] [ 1 ]

Contraddizioni

Saggezza infinita e follia della religione

 

Sofonia 3, 9: Darò le mie parole ai gentili, affinché tutti mi servano spalla a spalla.

Ezechiele 37, 25: Davide, mio servo, regnerà eternamente su di loro.

Esodo 4, 22: Israele è il mio figlio primogenito.

Geremia 7, 4: Non date credito alle parole menzognere di chi vi dice: «Il tempio del Signore, il tempio del Signore, il tempio del Signore sono»2 ]. [697]

 

*

 

Sono gli effetti del peccato del popolo e dei gesuiti. I potenti hanno desiderato essere adulati, i gesuiti hanno desiderato essere amati dai potenti.

Tutti hanno meritato di essere abbandonati allo spirito di menzogna, gli uni per ingannare, gli altri per essere ingannati. Sono stati avari, ambiziosi, voluttuosi. Coacervabunt sibi magistros3 ].

Degni discepoli di tali maestri. Digni sunt4 ].

Hanno cercato degli adulatori e ne hanno trovati. [698]

 

*

 

Il Dio dei cristiani è un Dio che fa sentire all’anima che è il suo unico bene, che in lui essa trova ogni suo riposo, che non avrà gioia se non nell’amarlo, e al tempo stesso le fa aborrire gli ostacoli che la trattengono e le impediscono di amare Dio con tutte le forze. L’amor proprio e la concupiscenza, che la imbrigliano, le sono insopportabili. Quel Dio le fa sentire che ha un fondo d’amor proprio che la rovina, e lui solo può guarirla. [699]

 

*

 

Il mondo sussiste per l’esercizio della misericordia e del giudizio, non come se gli uomini vi abitassero appena usciti dalle mani di Dio, ma come nemici di Dio, ai quali egli dà per grazia abbastanza luce da ritornare, se vogliono cercarlo e seguirlo, e viceversa da essere puniti, se rifiutano di cercarlo o di seguirlo. [700]

 

*

 

I profeti hanno predetto, e non sono stati predetti. I santi, poi, sono stati predetti, e non hanno predetto. Gesù Cristo, è predetto e predicente. [701]

 

*

 

È mirabile che mai nessun autore canonico si sia servito della natura per provare Dio. Tutti tendono a far sì che si creda in lui: Davide, Salomone, e mai hanno detto: «Il vuoto non esiste, dunque c’è un Dio». Dovevano essere più intelligenti delle persone più intelligenti venute dopo, che tutte se ne sono servite.

È una cosa molto notevole. [702]

*

 

Non sopporterò che se ne stia tranquillo né da una parte né dall’altra, in modo che stando a disagio e senza requie...

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Quei bambini, meravigliati, vedono rispettati i loro compagni.

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Se è un segno di debolezza provare Dio con la natura, non biasimate di questo la Scrittura. Se è un segno di forza aver conosciuto queste contraddizioni, apprezzate per questo la Scrittura. [703]

 

*

 

Ordine

 

Dopo la corruzione [ 5 ], dire: è giusto che tutti quanti sono in questo stato ne siano consapevoli, sia chi se ne compiace sia chi se ne dispiace. Ma non è giusto che tutti vedano la Redenzione. [704]

 

Non c’è niente sulla terra che non mostri, o la miseria dell’uomo, o la misericordia di Dio, o l’impotenza dell’uomo senza Dio, o la potenza dell’uomo con Dio. [705]

 

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Dio ha fatto servire l’accecamento di quel popolo al bene degli eletti. [706]

 

*

 

La più grande bassezza dell’uomo è la ricerca della gloria. Ma al tempo stesso, è il più grande segno della sua eccellenza; perché, qualunque proprietà abbia sulla terra, di qualunque salute e agio sostanziale possa godere, non è soddisfatto se non ha la stima degli uomini. Ha un’opinione così alta della ragione umana che, qualunque vantaggio abbia sulla terra, se non ha una posizione vantaggiosa anche nella ragione dell’uomo, non è contento. È la posizione più bella del mondo, niente può distoglierlo da questo desiderio, ed è la qualità più incancellabile dal cuore dell’uomo.

E quelli che più disprezzano gli uomini e li fanno pari alle bestie, vogliono però essere amati e creduti da loro, e contraddicono se stessi col proprio stesso sentimento. Infatti la loro natura, che è più forte di tutto, li convince della grandezza dell’uomo più fortemente di quanto la ragione non li convinca della loro bassezza. [707]

 

*

 

Da parte mia, confesso che non appena la religione cristiana svela questo principio: la natura degli uomini è corrotta e decaduta da Dio, gli occhi si aprono a vedere ovunque l’impronta di questa verità. Perché la natura è tale da significare ovunque un Dio perduto, sia nell’uomo, sia fuori dall’uomo.

E una natura corrotta. [708]

 

*

 

Grandezza

 

La religione è una cosa così grande, che è giusto che chi non vuol prendersi la pena di cercarla, se è oscura, ne sia privato. Di che ci si lamenta, insomma, visto che cercandola la si può trovare? [709]

 

*

 

L’intelligenza dei termini «bene» e «male» [ 6 ]. [710]

 

*

 

Mentre cominciava ad allontanarsi la creazione del mondo, Dio ha provveduto uno storico unico contemporaneo [ 7 ], e ha incaricato un popolo intero della custodia di quel libro, affinché tale storia fosse la più autentica del mondo, e tutti gli uomini potessero apprendere per quella via una cosa che è tanto necessario sapere, e non si potesse saperla per altra via.

Il velo che copre quei libri per gli Ebrei li copre anche per i cattivi cristiani e per tutti coloro che non odiano se stessi.

Ma quando si ha un vero odio di sé, come si è ben disposti a capirli, e a conoscere Gesù Cristo!

Non dico che il mem è misterioso [ 8 ]. [711]

 

*

 

L’orgoglio controbilancia e trionfa di tutte le miserie. Che strano mostro, e che smarrimento evidente! Eccolo caduto dal suo posto, lo cerca con inquietudine: così fanno tutti gli uomini. Vediamo chi lo troverà. [712]

 

*

 

Senza esaminare tutte le occupazioni particolari, basta comprenderle sotto il divertimento. [713]

 

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Per i filosofi, duecentottanta sommi beni [ 9 ]. [714]

 

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Nelle religioni bisogna essere sinceri: veri pagani, veri ebrei, veri cristiani. [715]

 

*

Contro la storia della Cina

 

Le storie del Messico, dei cinque soli, l’ultimo dei quali è appena ottocento anni or sono [ 10 ].

Differenza tra un libro accolto da un popolo e uno che forma un popolo. [716]

 

*

 

Prove

 

 1. La religione cristiana, la sua affermazione: affermatasi da sola, così fortemente, così dolcemente, pur essendo così contraria alla natura.

 2. La santità, l’altezza e l’umiltà di un’anima cristiana.

 3. Le meraviglie della sacra Scrittura.

 4. Gesù Cristo in particolare.

 5. Gli apostoli in particolare.

 6. Mosè e i profeti in particolare.

 7. Il popolo ebraico.

 8. Le profezie.

 9. La perpetuità. Nessuna religione ha la perpetuità.

10. La dottrina, che dà ragione di tutto.

11. La santità di quella legge.

12. Attraverso l’ordinamento del mondo.

Non c’è dubbio che dopo tutto ciò, considerando che cos’è la vita e che cos’è questa religione, non si deve respingere l’inclinazione a seguirla, se ci nasce nel cuore. E certamente, non c’è alcuna ragione di deridere quanti la seguono [ 11 ]. [717]

 


 

1 ] Il copista ha trascritto come un insieme questi venti frammenti, la cui varietà fa pensare alla «Liassa-quadro», che viene talvolta ripresa. In ognuno dei due dossier figura una lista di «Prove», e in ognuno un frammento intitolato «Ordine».

2 ] La Volgata ha est: gli Ebrei si vantano, ripetendo del santuario di Gerusalemme: «È il tempio del Signore...». È la Bibbia di Vatable che riporta sunt, considerando che la triplice ripetizione di tempio rinvia a tre parti distinte del santuario (Lhermet).

3 ] Seconda lettera a Timoteo 4, 3: «Verrà un tempo in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa che li lusinghi, gli uomini si circonderanno di una folla di maestri secondo le proprie voglie».

4 ] Lettera ai Romani 1, 32: «quelli che fanno tali cose sono degni di morte: non soltanto quelli che le fanno, ma anche coloro che consentono con quanti le fanno» (Lovanio).

5 ] «La corruzione» designa la prima parte dell’apologia. Ecco dunque una nuova indicazione sull’organizzazione dell’opera.

6 ] Tourneur rimanda a Genesi 3, 5, in cui il serpente dice alla donna che non appena Adamo ed Eva avranno mangiato del frutto proibito, saranno «come dèi, conoscendo il bene e il male».

7 ] Mosè.

8 ] Vedi il dossier «Legge figurativa».

9 ] Come i due frammenti precedenti, questo riprende un pensiero della «Liassa-quadro».

10 ] Essais, III, 6, pp. 913-914: gli Aztechi dividevano la storia del mondo in cinque età, «e nella vita di cinque soli consecutivi [...] . Il primo perisce con tutte le altre creature per inondazione universale delle acque». Viviamo sotto il quinto e ultimo sole, apparso circa ottocento anni or sono. Pascal, che trovava in sant’Agostino una teoria delle sei età di cui la prima finiva anch’essa col Diluvio (nel 2322 prima di Cristo, secondo la cronologia della Bibbia di Lovanio), pensava che gli Aztechi confermassero la cronologia biblica, contro le pretese della Cina a un’estrema antichità.

11 ] La fine di questo frammento corrisponde al progetto di «Conclusione» della seconda parte, «Conoscenza di Dio». Questa lista accumula gli indizi di trascendenza, che fanno numero in modo da accerchiare il non credente; alcuni si sovrappongono: così 3, 6, 8 e 11. Forse si tratta di un appunto di lettura. A questo disordine si contrappone la nitidezza delle indicazioni intitolate «Ordine», una delle quali figura in questo stesso dossier.

Pensieri [Nuova edizione a cura di Philippe Sellier secondo l’“ordine” pascaliano]
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