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Maggie, dopo
Maggie parcheggiò lungo Broom
Lane, che si rivelò essere in una zona rurale. La neve copriva i
campi come un lenzuolo bianco e non c’erano altre case, fatta
eccezione per la fattoria fatiscente dei Tenderly, fatta di assi di
legno luride e così piccola da sembrare inghiottita dalla neve che
si accumulava contro la parete laterale e formava dei cumuli sul
tetto cadente della veranda.
Dalla finestra sul davanti
della casa si vedeva il bagliore di una tv e sul vialetto non c’era
nessuna auto parcheggiata. Semmai ce ne fosse stato uno, il
passaggio che portava dalla strada alla porta d’ingresso non era
stato pulito dalla neve.
«Andiamo.» Maggie si
girò per parlare con Caleb, che era immerso nel suo videogioco, ma
Kathy la fermò, mettendole una mano sul braccio.
«Maggie, aspetta. Dobbiamo parlare prima di entrare.
Hai sbraitato contro pg per tutto il
tragitto.»
«È più
forte di me. Ha finto di essere mia
figlia. E ancora peggio, che cosa ha
fatto ad Anna? Dov’è Anna? Voglio saperlo. Sto impazzendo all’idea
che abbia fatto del male a mia figlia.»
«Be’, ha pagato un prezzo, o no?»
«Anche questo è vero. Scusa.» Maggie abbassò il tono. «Perché ha finto di essere Anna? Sarà stato per i
soldi.»
«È plausibile. Usiamo la
testa prima di agire d’impulso.»
«Lo diceva sempre anche mia madre.»
«Anche la mia. È per questo che andiamo d’accordo.
Perché siamo diventate loro e ora noi siamo loro e siamo anche
l’una lo specchio dell’altra.»
Maggie sorrise.
«Okay. Allora siamo d’accordo che
sicuramente c’entrano i soldi. Abbiamo saputo che pg comprava i biglietti della lotteria. Viveva in
un posto come questo. Aveva amiche che frequentavano prestigiose
scuole private. Forse voleva essere come loro.»
«E in qualche modo conosce Anna,
giusto?»
«Sì, e Jamie, e forse Connie, da Eddie’s. O forse
anche Connie lavora da Eddie’s. E Anna è sola, quindi forse
pg la conosce mentre la serve al
tavolo e scopre che è una ragazza ricca.»
«Ed entrambe notano la somiglianza fisica che le
accomuna.»
«Poi il destino vuole che Florian muoia in un
incidente aereo.» Maggie riusciva a
capire a grandi linee come erano andate le cose. «Improvvisamente Anna si ritrova a ereditare milioni
di dollari e, come abbiamo detto, pg
deve conoscere abbastanza bene la vera Anna da sapere che ha
intenzione di tornare in contatto con me.»
«Sì, oppure potrebbe essere stata Jamie a dirglielo.
Si sa che le ragazze parlano.»
«Come noi.»
«Esatto. E poi arrivano le vacanze di primavera, e
non ci sono né la psicologa né le lezioni, quindi nessuno vede
Anna. Lei ufficialmente non esiste per una settimana. La maggior
parte delle Parker è tornata a casa e
per pg è il momento perfetto per
colpire.»
«Quindi che cosa ha fatto pg secondo te?»
«Non lo so, ma mi spaventa da morire.» Maggie ebbe una stretta allo stomaco.
«L’ipotesi peggiore possibile è che
abbia rapito o fatto del male ad Anna, e poi si sia messa in
contatto con me e io, come una stupida, sono arrivata di corsa,
portandola a casa con me mentre mia figlia era solo Dio sa
dove.»
«Non sei stata una stupida. Anna aveva intenzione di
tornare in contatto con te altrimenti il piano di pg non avrebbe funzionato così
bene.»
«Tu pensi che Anna sia viva?» Maggie quasi non riusciva a dare voce a quella
domanda, ma doveva farlo. Era l’unica domanda nel suo cuore.
«Deve essere viva per
forza.»
«Sì, lo credo anch’io.»
«Non penso che pg
l’abbia uccisa, no? Non una ragazzina di diciassette
anni» pensò Maggie ad alta voce,
rassicurando sé stessa. «Non credo
che pg ne sia capace. È il tipo di
ragazza che porta i soldi delle mance alla nonna. Che prepara le
torte per le persone. È una ragazza che ha dei sogni. Non è
un’assassina.»
«Giusto, e forse ha avuto anche l’approvazione di
Anna. Potrebbe essere successa qualsiasi cosa.» Kathy scosse le spalle. «Forse Anna voleva sparire per un po’, schiarirsi le
idee dopo la morte del padre. Mia zia Michelle ha viaggiato per sei
mesi dopo la morte di mio zio. In parte stava scappando e in parte
doveva schiarirsi le idee.»
«Davvero?»
«Eh già.» Kathy si
raddrizzò sul sedile. «Forse anche
Anna ha fatto una cosa del genere. Aveva i soldi. Forse lei e
pg avevano programmato tutto insieme.
E magari poi le cose le sono sfuggite di mano. L’avvocato e la
psicologa pensavano che Anna sarebbe tornata a casa con te. Non
avrebbero sospettato nulla. E pg è
stata abbastanza furba da dire alle ragazze del convitto che stava
svuotando la camera di Anna su richiesta dell’avvocato. Era una
fuga perfetta. Si sono scambiate l’identità come il principe e il
povero.»
«Ma perché?» Maggie
non riusciva a capire il nesso.
«Forse Anna voleva solo vivere da sola per un po’
per trovare sé stessa. Per allontanarsi dalla Congreve, che
comunque a lei non piaceva.»
«E Jamie? Che cosa c’entra Jamie in tutto
questo?»
Kathy scosse le spalle.
«Forse, niente. Hai sentito quelli
dell’fbi. Hanno detto che Jamie è
scappata di casa. Dicono tutti che sia stata lei ad
andarsene.»
«E Samantha, della Lower Merion?»
«Stessa cosa. Sua madre dice che è scappata di casa.
Sono ragazzine problematiche. Ai margini, sole, vulnerabili. È
triste. Mi dispiace per loro.» Kathy
fece un lungo sospiro. «Viviamo in
tempi difficili, e i ragazzi nascondono segreti. Anche i maschi. Ho
un bel rapporto con i miei figli, ma anche loro mi nascondono le
cose. So che bevono di nascosto, probabilmente provano qualche
spinello, o qualcosa di peggio. Voglio fare del mio meglio come
genitore, ma non puoi essere troppo insistente con loro, altrimenti
si allontanano. E rischi di perderli per sempre.»
«Perderli per sempre»
ripeté Maggie, voltandosi verso la casa. «Spero di non avere perso Anna per
sempre.»
«Mettiamola così, tesoro. Non ci arrenderemo prima
di avere combattuto.»
«Concordo» disse
Maggie, serrando la mandibola. «Glielo diciamo alla nonna che pg è morta?»
«No, non spetta a noi. Se vive da sola, vorrà avere
la sua famiglia attorno.»
Nella mente di Maggie
riaffiorò all’improvviso il ricordo dell’obitorio, del
riconoscimento di Anna. Anzi, di pg.
Non avrebbe augurato quel dolore a nessuno. «Se le dicessi che pg è
morta, dovrei dirle che Noah è stato condannato per il suo
omicidio, che sia stato lui o no.»
«Tesoro, è stato lui» disse Kathy,
parlando a bassa voce. Maggie non rispose. «Caleb, andiamo?»