76
Maggie, dopo
Maggie parcheggiò lungo Broom Lane, che si rivelò essere in una zona rurale. La neve copriva i campi come un lenzuolo bianco e non c’erano altre case, fatta eccezione per la fattoria fatiscente dei Tenderly, fatta di assi di legno luride e così piccola da sembrare inghiottita dalla neve che si accumulava contro la parete laterale e formava dei cumuli sul tetto cadente della veranda.
Dalla finestra sul davanti della casa si vedeva il bagliore di una tv e sul vialetto non c’era nessuna auto parcheggiata. Semmai ce ne fosse stato uno, il passaggio che portava dalla strada alla porta d’ingresso non era stato pulito dalla neve.
«Andiamo.» Maggie si girò per parlare con Caleb, che era immerso nel suo videogioco, ma Kathy la fermò, mettendole una mano sul braccio.
«Maggie, aspetta. Dobbiamo parlare prima di entrare. Hai sbraitato contro pg per tutto il tragitto.»
«È più forte di me. Ha finto di essere mia figlia. E ancora peggio, che cosa ha fatto ad Anna? Dov’è Anna? Voglio saperlo. Sto impazzendo all’idea che abbia fatto del male a mia figlia.»
«Be’, ha pagato un prezzo, o no?»
«Anche questo è vero. Scusa.» Maggie abbassò il tono. «Perché ha finto di essere Anna? Sarà stato per i soldi.»
«È plausibile. Usiamo la testa prima di agire d’impulso.»
«Lo diceva sempre anche mia madre.»
«Anche la mia. È per questo che andiamo d’accordo. Perché siamo diventate loro e ora noi siamo loro e siamo anche l’una lo specchio dell’altra.»
Maggie sorrise. «Okay. Allora siamo d’accordo che sicuramente c’entrano i soldi. Abbiamo saputo che pg comprava i biglietti della lotteria. Viveva in un posto come questo. Aveva amiche che frequentavano prestigiose scuole private. Forse voleva essere come loro.»
«E in qualche modo conosce Anna, giusto?»
«Sì, e Jamie, e forse Connie, da Eddie’s. O forse anche Connie lavora da Eddie’s. E Anna è sola, quindi forse pg la conosce mentre la serve al tavolo e scopre che è una ragazza ricca.»
«Ed entrambe notano la somiglianza fisica che le accomuna.»
«Poi il destino vuole che Florian muoia in un incidente aereo.» Maggie riusciva a capire a grandi linee come erano andate le cose. «Improvvisamente Anna si ritrova a ereditare milioni di dollari e, come abbiamo detto, pg deve conoscere abbastanza bene la vera Anna da sapere che ha intenzione di tornare in contatto con me.»
«Sì, oppure potrebbe essere stata Jamie a dirglielo. Si sa che le ragazze parlano.»
«Come noi.»
«Esatto. E poi arrivano le vacanze di primavera, e non ci sono né la psicologa né le lezioni, quindi nessuno vede Anna. Lei ufficialmente non esiste per una settimana. La maggior parte delle Parker è tornata a casa e per pg è il momento perfetto per colpire.»
«Quindi che cosa ha fatto pg secondo te?»
«Non lo so, ma mi spaventa da morire.» Maggie ebbe una stretta allo stomaco. «L’ipotesi peggiore possibile è che abbia rapito o fatto del male ad Anna, e poi si sia messa in contatto con me e io, come una stupida, sono arrivata di corsa, portandola a casa con me mentre mia figlia era solo Dio sa dove.»
«Non sei stata una stupida. Anna aveva intenzione di tornare in contatto con te altrimenti il piano di pg non avrebbe funzionato così bene.»
«Tu pensi che Anna sia viva?» Maggie quasi non riusciva a dare voce a quella domanda, ma doveva farlo. Era l’unica domanda nel suo cuore. «Deve essere viva per forza.»
«Sì, lo credo anch’io.»
«Non penso che pg l’abbia uccisa, no? Non una ragazzina di diciassette anni» pensò Maggie ad alta voce, rassicurando sé stessa. «Non credo che pg ne sia capace. È il tipo di ragazza che porta i soldi delle mance alla nonna. Che prepara le torte per le persone. È una ragazza che ha dei sogni. Non è un’assassina.»
«Giusto, e forse ha avuto anche l’approvazione di Anna. Potrebbe essere successa qualsiasi cosa.» Kathy scosse le spalle. «Forse Anna voleva sparire per un po’, schiarirsi le idee dopo la morte del padre. Mia zia Michelle ha viaggiato per sei mesi dopo la morte di mio zio. In parte stava scappando e in parte doveva schiarirsi le idee.»
«Davvero?»
«Eh già.» Kathy si raddrizzò sul sedile. «Forse anche Anna ha fatto una cosa del genere. Aveva i soldi. Forse lei e pg avevano programmato tutto insieme. E magari poi le cose le sono sfuggite di mano. L’avvocato e la psicologa pensavano che Anna sarebbe tornata a casa con te. Non avrebbero sospettato nulla. E pg è stata abbastanza furba da dire alle ragazze del convitto che stava svuotando la camera di Anna su richiesta dell’avvocato. Era una fuga perfetta. Si sono scambiate l’identità come il principe e il povero.»
«Ma perché?» Maggie non riusciva a capire il nesso.
«Forse Anna voleva solo vivere da sola per un po’ per trovare sé stessa. Per allontanarsi dalla Congreve, che comunque a lei non piaceva.»
«E Jamie? Che cosa c’entra Jamie in tutto questo?»
Kathy scosse le spalle. «Forse, niente. Hai sentito quelli dell’fbi. Hanno detto che Jamie è scappata di casa. Dicono tutti che sia stata lei ad andarsene.»
«E Samantha, della Lower Merion?»
«Stessa cosa. Sua madre dice che è scappata di casa. Sono ragazzine problematiche. Ai margini, sole, vulnerabili. È triste. Mi dispiace per loro.» Kathy fece un lungo sospiro. «Viviamo in tempi difficili, e i ragazzi nascondono segreti. Anche i maschi. Ho un bel rapporto con i miei figli, ma anche loro mi nascondono le cose. So che bevono di nascosto, probabilmente provano qualche spinello, o qualcosa di peggio. Voglio fare del mio meglio come genitore, ma non puoi essere troppo insistente con loro, altrimenti si allontanano. E rischi di perderli per sempre.»
«Perderli per sempre» ripeté Maggie, voltandosi verso la casa. «Spero di non avere perso Anna per sempre.»
«Mettiamola così, tesoro. Non ci arrenderemo prima di avere combattuto.»
«Concordo» disse Maggie, serrando la mandibola. «Glielo diciamo alla nonna che pg è morta?»
«No, non spetta a noi. Se vive da sola, vorrà avere la sua famiglia attorno.»
Nella mente di Maggie riaffiorò all’improvviso il ricordo dell’obitorio, del riconoscimento di Anna. Anzi, di pg. Non avrebbe augurato quel dolore a nessuno. «Se le dicessi che pg è morta, dovrei dirle che Noah è stato condannato per il suo omicidio, che sia stato lui o no.»
«Tesoro, è stato lui» disse Kathy, parlando a bassa voce. Maggie non rispose. «Caleb, andiamo?»