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Maggie, prima
«Vieni, entra pure!»
Maggie aprì la porta a Kathy, che aveva in mano un vassoio di
cartone con due bicchieroni di caffè e un sacchetto di
ciambelle.
«Buongiorno» sorrise
Kathy entrando, con indosso un maglione di pile e un paio di jeans.
«Ma che bello! Allora Anna adesso
vive definitivamente qui?»
«Sì, incredibile, vero? Dopo ti faccio vedere la sua
camera. Prima caffè e ciambelle.»
Maggie l’accompagnò in cucina, dove tirò fuori due sgabelli da
sotto l’isola. Ralph Spaccatutto sedeva dalla parte opposta, una
cosa che gli era permessa, anche se non era propriamente
igienica.
«Hai cambiato macchina nel frattempo?»
Kathy si sedette, appoggiando
il caffè e le ciambelle sull’isola. Aprì il sacchetto e tirò fuori
una ciambella che straripava di gelatina alle fragole.
«Non è nostra, è di Anna. Se l’è comprata da sola,
in contanti.»
«Quali
contanti?» Gli occhi di Kathy
brillavano di sorpresa.
«Adesso ti dico.»
Maggie si sedette accanto a Kathy, sorseggiò il caffè e si lanciò
nel racconto dell’arrivo di Anna, della sua eredità, dell’Isola dei
giocattoli difettosi e del litigio sulla Range Rover.
Kathy aveva un’espressione
corrucciata. «Noah ha urlato contro
di te? Non è da lui.»
«Lo so, ha chiesto scusa.» Maggie stava cercando di soprassedere.
«È per via di Mike.»
«Dagli tempo. Si sta impegnando. Ha rinunciato al
suo studio in casa. Deve abituarsi ad avere Anna qui con voi, è una
cosa che deve fare da solo senza fretta. Quindi non stargli troppo
addosso.»
«Hai ragione.» Maggie
finì il caffè bevendo l’ultimo sorso. «Forse stasera sistemeremo le cose. È il suo primo
giorno di scuola e preparerò una cena indiana. E Noah le chiederà
scusa.»
«Bene. È un momento di assestamento per tutti, è
normale.» Kathy si alzò.
«Fammi vedere la camera. Sono
curiosa.»
«Devo andare a prendere i campioni di vernice oggi,
così Anna sceglierà un colore per le pareti. Stavo pensando al
celeste, ma mi dirai anche tu cosa ne pensi.» Maggie si alzò e condusse Kathy nella camera di
Anna, al piano di sopra. Anna aveva svuotato gli scatoloni e
sistemato tutte le sue cose e a Maggie piaceva come era stata
arredata la stanza, con il bel letto, la scrivania e la libreria
piena di libri di testo, romanzi e libri di poesia.
«Che trasformazione!»
Kathy si avvicinò al letto, toccando il tessuto increspato del
baldacchino con la punta delle dita. «Adoro i letti a baldacchino.»
«L’ha scelto lei.»
«Ma guarda che bella!»
Kathy andò verso la libreria. «Quanti
libri!»
«Lo so. È una grande lettrice.» Maggie osservò i volumi in copertina rigida
dell’intera saga di Harry Potter, ne prese uno dal ripiano e fece
scorrere le pagine. Era stata sottolineata una riga di un dialogo
di Hermione e Anna aveva scritto a margine ‘fantastico!’.
«Oh, le piace
Hermione.»
«A chi non piace? Hermione è la versione britannica
di Nancy Drew.»
«Le piace molto la poesia. È la sua
passione.» Maggie rimise a posto il
libro di Harry Potter e tirò fuori un volume di Sylvia Plath.
«Sylvia Plath? Lei sì che era una tipa
allegra.»
«Scriveva delle belle poesie.»
«Ma alla fine muore. Lo so perché ho visto il film.
Con Gwyneth Paltrow, mi sono innamorata di lei.»
«Non sapevo che avessi questi gusti» la guardò Maggie con un sorriso.
«Ora lo sai. Mi sono iscritta a Goop. Se no come
faccio a sapere dove mangiare a Barcellona?»
«Ma quando mai andrai a Barcellona?»
«Metti che ci vado e mi viene fame?»
Maggie mise a posto il libro
di Sylvia Plath. «Anna vuole
iscriversi al club di Poesia a scuola, come ti accennavo prima. I
giocattoli difettosi.»
«Non farti venire l’ansia. A questa età sono loro a
scegliersi gli amici. Tu non puoi farci niente.»
«E se scelgono quelli sbagliati?»
«A quel punto ci penserai.» Kathy tirò fuori uno dei libri di testo dallo
scaffale. «Hai detto che prende bei
voti a scuola?»
«Sì.» Maggie si era
sentita molto orgogliosa nel vedere la pagella di Anna alla
Congreve che James le aveva mandato per email. «Anche in matematica.»
«Oh, guarda qui.»
Kathy stava sfogliando un libro di algebra e tirò fuori un
bigliettino di carta dalle pagine, ridacchiando. «Si passano i bigliettini in classe, come facevamo
noi.»
«Davvero?» Maggie si
sporse per vedere il biglietto. «Riconosco la calligrafia di Anna dal libro di Harry
Potter. È la seconda riga.»
«Quella con i caratteri più
piccoli.» Kathy annuì, e lessero insieme.
Dio, ti prego, falla
smettere
Non sarà prima di metà
semestre
È la peggiore insegnante
nella storia degli insegnanti
Allarme caccola: guarda la
narice sinistra
Oddio, che ridere
È letteralmente ricoperta di
muco
Che vecchiaccia! Potrebbe
essere una strega wicca
LOL sicuro
Maggie sorrise.
«Mi ricordo quando anche noi
prendevamo in giro gli insegnanti.»
«Ora mi ritrovo dall’altra parte e i ragazzi si
prendono gioco di me. Dimmi un po’, intanto, ho una caccola nella
narice sinistra?»
Maggie rise, riportando la
sua attenzione sul bigliettino. «Mi
chiedo se sia uno scambio tra Anna e la sua amica Jamie, che ha
lasciato la scuola.»
«Ha lasciato la scuola? Che peccato per
Anna.» Kathy mise a posto il
bigliettino, sfogliò altre pagine e ne tirò fuori un altro.
«Oh, guarda, ce n’è un
altro.»
Maggie diede uno sguardo.
«Stavolta la prima riga l’ha scritta Anna.»
Sputa in continuazione quando
parla
Fa parte del suo
fascino
Scommetto che mastica con la
bocca aperta
Vero, io l’ho vista
Quando?
All’ora del tè durante il
week-end con i genitori, ricordi? Ha mangiato un pasticcino ai
lamponi. Impossibile che non te ne sei accorta.
Ma io non c’ero
Vero scusa
Allora c’è qualche vantaggio
a non avere genitori
Guarda i miei
Maggie si sentì sopraffatta
dal senso di colpa. «Poverina.
Dev’essere bruttissimo ritrovarsi da soli durante il week-end dei
genitori! Avrei dovuto essere lì con lei.»
«Non si può avere tutto. A volte le persone fanno di
tutto per metterti i bastoni fra le ruote, Florian ha fatto
esattamente questo e ha vinto.» Kathy
rimise a posto il libro e cadde un altro bigliettino sul
tappeto.
Maggie si chinò a
raccoglierlo.
Non ne posso più di questo
posto e della mia famiglia. Me ne vado
Veramente?
Sì
Quando
Domani sera dopo cena.
pg e Connie mi stanno comprando un
biglietto dell’autobus. Se lo compro con la carta di credito i miei
lo vengono a sapere.
Non andare
Devo farlo. Starò meglio.
pg la pensa come me.
Non farlo. Sei la mia unica
amica
Mi farò viva io
Prometti
Promesso
«Oh no» disse Maggie,
spiazzata. «Questo deve essere uno
scambio tra Anna e Jamie, e sembra che Jamie sia scappata. Quando
ne ho parlato con Anna, non avevo avuto
quest’impressione.»
«Forse non voleva che tu lo sapessi?» Kathy alzò un sopracciglio.
«Chissà se Jamie è rimasta in contatto con Anna dopo
che è scappata.»
«Forse Anna ha mentito.» Kathy arricciò le labbra.
«Voglio proprio pensare che non sia
così.»
Kathy si strinse nelle
spalle. «Càpita. Jamie era la sua
unica amica a scuola, giusto?»
«Sì, ma lei ha detto che non erano poi così tanto
amiche.»
«Dai bigliettini sembra di sì invece.» Kathy lanciò a Maggie uno sguardo complice.
«Forse Anna ti ha mentito anche su
quello.»
«Giusto.» Maggie
doveva ammettere che era un’ipotesi ragionevole.
«Non sappiamo se Jamie sia rimasta in contatto con
Anna dopo che se n’è andata.»
«Ma lei ha promesso di sì. Le promesse sono
importanti per i ragazzi.»
Maggie rimuginò.
«Se Anna sa dove si trova Jamie,
dovremmo metterne al corrente i genitori.»
«Sono d’accordo. E poi, Connie o pg, chiunque essi siano, potrebbero sapere dove si
trova Jamie, dato che sono loro che le hanno comprato il
biglietto.»
«Giusto. Probabilmente sono sulla rivista di poesia.
Era quella la cerchia degli amici. pg
devono essere delle iniziali, non credi? A meno che non sia un
soprannome.»
«Possiamo cercare il Club di poesia della Congreve
su facebook. Forse hanno una pagina.»
Kathy tirò fuori il telefono dalla tasca.
«O magari no. La scuola dà grande importanza alle
impostazioni sulla privacy. La psicologa di Anna ha detto che
scoraggiano l’uso dei social media.»
«Qual è il nome della rivista di
poesia?» Kathy armeggiò col telefono
e aprì facebook.
«The
Zephyr.»
«The Zephyr? E dài su.
Mica gli mancherà un rilevatore di cretinate a
questi.» Kathy digitò nella barra di
ricerca e non visualizzò nessuna organizzazione, solo un elenco di
persone con le loro immagini del profilo. «Non c’è nessuna pagina per The Zephyr alla Congreve, allora avevi ragione.
Intanto, guarda quante persone che si chiamano Zephyr? Ma chi è
chiama il figlio Zephyr?»
«Gwyneth Paltrow?»
Kathy alzò lo sguardo.
«Che simpaticona.»
«Chissà se ci sono altri bigliettini.» Maggie prese un altro libro di testo.