che io non ho?" "E' bella. E non mi rompe le scatole." Giovanna si lasciò andare a una smorfia. "Che razza di gente. Sembra impossibile: li lasci a Roma e li ritrovi a Parigi. Li lasci a Parigi e li ritrovi a Londra. Li lasci a Londra e li ritrovi a New York." "Hai ragione, Giò. Non è il posto più adatto a parlare. Andiamo da qualche altra parte." "Perché? Non sono mica una bimba. E poi che noia ci danno? Io li trovo soltanto buffi, eleganti. Vieni spesso al Monocle?" "Sì, naturalmente. Ci vengono cover girls, indossatrici: la materia prima pei miei reportages. Bill dice che questo è il mio vero ufficio." "Richard, quante volte ti sei innamorato delle tue cover girls? Se fossi un uomo perderei la testa per le cover girls." Si sentiva moderna, indulgente. Lui invece si sentiva ancor più perduto del giorno in cui le chiatte da sbarco correvano verso la spiaggia. Si passava le mani sopra la faccia, quasi volesse lavarla, e, quando le mani scendevano al mento, la faccia sembrava ancor più incavata, spettrale. "Devo parlarti, Giò. Bevi qualcosa?" "Whisky, grazie." Venne il whisky. Richard lo inghiottì d'un fiato e ne ordinò subito un altro. "La tua lettera era molto graziosa, Giò. Molto gentile e molto graziosa. L'ho letta più volte e..." Un giovanotto lo interruppe fermandosi al tavolo. "Ciao, Dick. Non ci vediamo da un secolo. Vuoi presentarmi a questa deliziosa creatura? Cosa fa? Come si chiama? Ci tradisci, Dick." "Si chiama Giò, è italiana e scrive pel cinema. Ora scusami: ho daffare." Bevve ancora del whisky. "L'ho letta più volte, dicevo, e ci ho molto pensato. Vedi, Giò: io sono tornato ma non vorrei farti del male. E' così facile fare del male a chi non è preparato a riceverlo: come te. Di conseguenza voglio essere chiaro fin dall'inizio e..." "Ciao, Dick." "Ciao." "Ma dove t'eri nascosto?" "Non ero a New York." "Non tradire, eh?" Richard frenò un'imprecazione. Poi posò la mano sulla mano di Giovanna che pensò: "Brucia, ha la febbre". "Dunque, dicevo... Ah, sì. Dicevo che per capire me dovresti prima capire questo paese: così grande; così uguale, così allucinante. Vai da New York a Chicago, ad esempio, ed è lontano come andare in un altro paese: che so io?, da Roma a Parigi. Vai da New York a Los Angeles ed è lontano come andare da Roma a Mosca: di più. Però quando arrivi è sempre lo stesso paese, lo stesso aeroporto, la stessa lingua: quasi tu viaggiassi su un tapis roulant che ti riporta nel medesimo punto da cui eri partito. Se capisci questo, capisci anche la solitudine che viene da questo, la paura che viene dalla solitudine, la debolezza che viene dalla paura..." "Ciao, Dick. Come va?" "Ciao." "Dunque dicevo... Ah, cosa dicevo? Sì, dicevo che la solitudine, in questo paese, è allo stesso tempo causa ed effetto. Guarda la nostra struttura sociale: noterai che non lascia posto a un uomo solo o a una donna sola. La gente scapola, divorziata, vedova, è respinta da tutti poiché è ufficialmente sola: sicché, quando qualcuno ti viene incontro... Mi segui?" "Sì, certo... Sai, anche Bill mi ha parlato di questo..." "Bill?!" Richard inghiottì, si fermò. "Lascia perdere Bill, ora. L'incontro con una persona che non ti respinge perché sei solo, dicevo, diventa un miracolo: chiunque sia questa persona. Ma se la persona si interessa davvero di te, il miracolo ne è raddoppiato. In tanta solitudine, infatti, nessuno si interessa veramente di te. Ti chiedono come stai, ad esempio, ma non vogliono sapere davvero come stai perché, anziché rispondere: 'Bene, grazie', devi rispondere a tua volta: 'Come stai?' Si informano su di te, ad esempio: mai però sulle cose importanti. 'Did you enjoy your scrambled eggs?' Ti sono piaciute le uova affrittellate? E tu pensi: che cordialità, gli preme perfino sapere se mi sono piaciute le uova affrittellate, forse posso chiedergli qualche consiglio sull'esistenza di Dio. Gli sorridi, rispondi: 'SI, grazie, ma lei crede all'esistenza di. Dio?', lo vedi fuggire. No, non guardarmi così sbalordita: non sono pazzo, Giò. Sono logico e sto per arrivare al punto che mi preme. Grazie al cielo, tu non sei come le altre. Capisci. Così ho deciso che devi sapere. Dopo, saremo amici o nemici: se saremo nemici non ci vedremo mai più, ma se saremo amici..." "Ciao, Dick." "Ciao, Mary." "Non hai bisogno di me, tesoro?" "No, grazie. Niente moda per il momento. Preparo un reportage sulla