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PENELOPE
Mia madre mi ucciderà. Mi butterà nell’antro di una strega senza nemmeno convocare la Congrega. Oggi abbiamo trasgredito ogni regola possibile. Il mondo degli arcimaghi non ne ha molte, ma noi le abbiamo infrante tutte:
Non infastidire i Normali.
Non interferire con i Normali.
Non rubare ai Normali.
Soprattutto, non far sapere ai Normali che la magia esiste.
E, cosa ancora più importante, non far sapere ai Normali che noi esistiamo.
I maghi devono vivere tra i Normali perché la loro lingua è la chiave della nostra magia. Ma se loro sapessero di noi… Se i Normali sapessero che la magia esiste, e che qualcuno la possiede…
Be’, noi non saremmo più liberi.
Mia madre mi toglierà l’anello. Mi rinchiuderà in una torre.
In passato, i maghi si cambiavano i connotati, quando venivano sorpresi a lanciare incantesimi in pubblico. È possibile cancellare una sola memoria alla volta (ed è una pratica dall’etica dubbia), ma non si può certo fare il lavaggio del cervello a una folla intera.
Le tue uniche alternative dopo aver dato spettacolo irrimediabilmente sono, uno, scomparire e, due, perseverare nel peccato: indossare mantello e cilindro e andare in tournée. Una volta che hai detto ai Normali che è tutto un trucco, si berranno qualsiasi cosa. Potrai anche far scomparire la Statua della Libertà.
Baz è stato furbo. A fingere che fosse tutto parte di uno spettacolo.
Io a quei livelli di furbizia non ci arrivo. Non so fingere.
Ho ucciso quei vampiri davanti a centinaia di Normali. Alla mamma non importerà un bel niente se a uccidere i vampiri si può guadagnare una medaglia. Ho usato un sacco di magia così, alla luce del sole.
Posso solo immaginare quello che abbiano fatto Simon e Baz. Loro hanno ali, zanne e superpoteri. Baz possiede addirittura una vera bacchetta magica.
È stato tutto talmente esagerato e plateale che nessuno lo crederà mai reale. Nessun mago vero sarebbe mai tanto imprudente.
Per il potere di Morgana, verranno a saperlo tutti. I nostri amici. Gli insegnanti.
Micah penserà che io sia uscita di testa appena mi ha mollato.
Dev’essere proprio così.