LE CATACOMBE DI PARIGI
le catacombe di Parigi esplorate da Sophie e Josh esistono realmente, così come lo stra- ordinario sistema fognario, completo, come osserva Machiavelli, di cartelli stradali. Anche se Parigi riceve milioni di visitatori ogni anno, molti ignorano la vasta rete di gallerie che si articola sotto la città.
Ufficialmente vengono chiamate Les carrières de Paris, le cave di Parigi, ma tutti le conoscono come le catacombe, e rappresentano una delle meraviglie della capitale. Le curiosità in cui si imbattono i gemelli - le pareti di ossa, le spettacolari composizioni di teschi - sono aperte al pubblico. Risalgono al Diciottesimo secolo, quando tutte le salme dello straripante Cimitière des Innocents furono riesumate e traslate nelle gallerie e nelle caverne di calcare. Calcolando anche le ulteriori aggiunte provenienti da altri cimiteri, si stima che questo singolare luogo di sepoltura sia giunto a ospitare sette milioni di salme. Nessuno sa chi abbia creato le straordinarie e artistiche composizioni di ossa; forse qualcuno che voleva costruire un monumento in onore dei defunti privati delle lapidi. Le pareti, fatte interamente di ossa umane e spesso incastonate di teschi, sono molto suggestive e, in alcuni casi, sono illuminate per aumentarne l'effetto scenografico.
I primi a estrarre il calcare dal terreno furono probabilmente i Romani, che lo usarono per costruire quella che sarebbe diventata Lutezia, il primo insediamento romano sulla Ile de la Cité. Nel luogo in cui ora sorge la cattedrale di Notre-Dame un tempo si ergeva un monumento a Giove. A partire dal decimo secolo le estrazioni di calcare dalle cave furono intensive, per consentire la costruzione delle mura cittadine, di Notre-Dame e del palazzo originale del Louvre. Le catacombe sono state usate per anni come magazzino dai contrabbandieri, e hanno offerto un rifugio a molti senzatetto. Durante la Seconda Guerra Mondiale sia l'esercito tedesco sia la Resistenza francese avevano delle basi nei tunnel, mentre in questo secolo i cataflics, gli agenti speciali della polizia incaricati di pattugliare il sottosuolo, vi hanno rinvenuto delle gallerie d'arte illegali e perfino un cinema.
II nome ufficiale delle catacombe è Ossuaire de Denfert Rocherau, e l'ingresso si trova di fronte all'omonima stazione della metropolitana. Solo una piccola sezione è aperta al pubblico; i tunnel sono insidiosi e stretti, tendono ad allagarsi spesso e sono zeppi di botole e pozzi. E sono il nascondiglio ideale per un dio addormentato.