21 DICEMBRE, 12.47, ORA STANDARD DELLE HAWAII-ALEUTINE
Satana telefona per stanare la nostra eroina
Postato da Madisonspencer@oltretomba.inferno
Gentili Tweeter,
a bordo del Pangaea Crusader il mio palmare preso in prestito comincia a suonare sulle note di Barbie Girl, e il display retroilluminato dell’apparecchio mostra il nome del chiamante: “Tuo Autore”. Avvicino con cautela il telefono al mio orecchio fantasma.
«“… Madison sapeva di non poter nascondere ancora a lungo la sua vera natura!”» dice una voce. Una robusta voce gutturale. Dice: «“In breve, Maddy dovrà accettare il fatto di essere la personificazione del caos, e che la sua ragion d’essere è di dispensare sofferenze e conflitti a chiunque si imbatta in lei!”».
È Satana, ovvio. È lui. Gentili Tweeter, il signore delle tenebre sostiene di essere l’autore della storia della mia vita – sostiene di avermi “iscritto” lui al mondo, se preferite – e dice che io non sarei più reale di Jane Eyre o di Huckleberry Finn. Di tanto in tanto mi telefona per leggermi brani del suo cosiddetto romanzo e dimostrare, così, di essere colui che mi detta ogni pensiero e azione. Nella mia biografia scritta dal Diavolo, ogni mia frase termina con un punto esclamativo. Almeno uno. Vorrei tanto condividere l’entusiasmo che Satana nutre per me.
«“… Madison”» legge la voce «“ha già attratto moltitudini di anime nell’eterno lago di fuoco!”» La voce al telefono prosegue: «“E Madison sapeva che, se non avesse portato a termine la sua missione di dannazione totale, presto i mastini infernali avrebbero trovato la sua gattina indifesa e l’avrebbero utilizzata per condurre i test dermatologici di nocività di un nuovo spray per l’igiene intima femminile!”».
Sul divano, mia madre, ancora priva di sensi, comincia a muoversi, a mugolare piano. In breve il rumore delle pale dell’elicottero si attenua. Rumore di passi sulla superficie dell’eliporto, sopra le nostre teste, che percuotono il ponte, ossia il soffitto del salone. Passo passo, una raccapricciante rivelazione si avvicina.
«“… Madison sapeva che, in quel preciso momento, il nonno Ben stava arrivando a bordo del pacchiano yacht dei suoi genitori! L’avrebbe smascherata! Tutto il mondo l’avrebbe conosciuta per quel che era: un’assassina strappapeni che odia gli uomini!”»