21 DICEMBRE, 8.43, ORA STANDARD DELLA COSTA DELL’ATLANTICO

Ma che cosa accade alla pseudocreaturina di lattice abbandonata nella tempesta? Secondo il racconto fornito da Solone, i sacerdoti egizi predicono che l’idolo in miniatura si animerà a poco a poco. Macchiato di rossetto e di cioccolato, il suo corpo sarà percorso dal seme raffreddato espulso da uno sconosciuto.

E la nostra immonda creaturina foriera di presagi non si soffermerà a lungo sulla stella rosa a lato dell’Hollywood Boulevard, perché il vento la afferrerà per trasportarla lontano. Il sapiente greco scrive che le acque luride nel canale di scolo raccolgono e portano la creatura. Il minuscolo feticcio, gonfiato da un respiro, senza volto, viene condotto via insieme ai roditori annegati e ai randagi tumefatti. Tutte queste cose i canali di scolo di Hollywood le incanalano nel sottosuolo. E le fogne di Los Angeles guidano il piccolo idolo e lo presentano a svagate bottiglie di candeggina e a tubetti di ketchup svuotati. I condotti per il deflusso dell’acqua piovana e le chiuse gestiscono questo diluvio di residui di plastica, questa migrazione discendente del polistirolo. E la pseudocreaturina si avventura seguendo l’onda, non in una cesta di vimini, ma accompagnata da legioni di siringhe usate. E avvolta da sacchetti delle lavanderie prosegue il suo viaggio fra questi resti di pettini sdentati e di palle da tennis in fuga. Tutto questo si ammassa, instradato per condutture sepolte e bacini di raccolta nascosti alla luce del sole, dove nuotano misteriose forme fantasma di oggetti dalla confezione a blister, sacchi amniotici di prodotti dati alla luce tanto tempo prima dai consumatori. E tale diventa la sorte di tutte le creature mondane. A tempo debito la pseudocreaturina e tutte queste ricompense terrene, immortali resti degli umani mortali, vengono riversate nel corso del Los Angeles River.

Come i piccoli di tartaruga vengono attratti dalla luce della luna, come ogni nuova generazione di salmoni è indotta a cercare il proprio destino… così la nostra pseudocreaturina, insieme alla sudicia moltitudine di residui delle produzioni umane che l’accompagna, sarà adescata. E la marea calante costringerà tutta questa generazione di rifiuti informi e inservibili a tuffarsi nell’Oceano Pacifico.