21 DICEMBRE, 12.31, ORA STANDARD DELLE HAWAII-ALEUTINE
Da che cosa si riconosce una famiglia
Postato da Madisonspencer@oltretomba.inferno
Gentili Tweeter,
ad Atene o Aspen o Adelaide i miei genitori e io eravamo sempre stati una famiglia unita. Ogni volta che eravamo insieme, il nostro amore era totale. Ci distinguevamo dalle famiglie normali che vivono legate a un appezzamento di compost ammuffito, coltivando patate e cardando lana. Avevamo così tante case, a Dublino, a Durban, a Dubai, che da nessuna parte ci sentivamo veramente a casa. Non eravamo come quei fringuelli geneticamente isolati che il signor Darwin aveva trovato nelle Galápagos. No, noi eravamo piuttosto come certe estinte tribù nomadiche che vagavano per le pagine della Bibbia. A Vancouver, Las Vegas, Van Nuys, noi eravamo gli uni per gli altri il solo elemento stabile e costante.
Per anni, i miei difetti erano stati il collante che aveva tenuto uniti i miei genitori. Le mie devianze da grassa, taciturna e misantropa divoratrice di libri: questi sono i difetti che loro avevano cercato di correggere. E quando mi ero buttata su Gesù Cristo, be’, non avrebbero potuto sperare di meglio per cementare il loro legame coniugale. Vi prego di perdonare le mie vanterie, ma per anni sono stata un genio nel tenere insieme la mia mamma e il mio papà, mentre i genitori delle mie coetanee al collegio continuavano a sposarsi e separarsi con nuovi partner. A Miami, Milano, Missoula, mentre intorno tutto cambiava, noi potevamo contare gli uni sugli altri.
Fino a questo momento, almeno. Ed è per questo che Dio ha eretto un muro invalicabile tra i vivi e i morti: perché i pre-morti distorcono qualsiasi cosa venga detta loro dai post-vivi. Che si tratti di Gesù, Maometto o Siddhartha, ogni volta che un morto è tornato per dare qualche piccolo, banale consiglio, il ricevente vivo ha frainteso dalla prima all’ultima parola. Scoppiano guerre. Roghi di streghe. Ad esempio, quando Bernadette Soubirous entrò nell’acqua a Lourdes nel 1858, la Vergine Maria si manifestò solo per dire: «Ehi, non giocare qui, bambina. È una discarica di rifiuti ospedalieri tossici». Peggio ancora, nel 1917, quando apparve a quei poveri pastorelli portoghesi a Fatima, Maria voleva solo dar loro il numero di un biglietto vincente della lotteria. Pensa te, le buone intenzioni! Arriva una caritatevole signora morta che cerca solo di dare una mano, e quei monelli pre-morti si fanno prendere da una reazione Ctrl+Alt+Esagerata.
Insomma, i pre-morti fraintendono tutto. A questo punto della storia, però, non li si può rimproverare per essere così spiritualmente affamati da mandar giù qualunque cosa. Sì, gentili Tweeter, noi avremo anche i vaccini antipolio e i popcorn a microonde, ma l’umanesimo secolare funziona solo quando le cose vanno bene. Una persona in trincea non rivolgerebbe mai una preghiera a Ted Kennedy. Nessuno, in punto di morte, giungerebbe le mani tra lacrime di disperazione invocando l’intercessione di Hillary Clinton. I miei genitori erano nella posizione adatta per fare proseliti. Io ho dato loro dei consigli poco saggi, e ora i titoli dei giornali proclamano: Camille chiede il divorzio!
Ho fallito nella mia missione di tenerli eternamente insieme.