21 DICEMBRE, 9.40, ORA STANDARD DELLA REGIONE DELLE MONTAGNE ROCCIOSE
L’abominio acquista forza
Postato da Hadesbrainiacleonard@oltretomba.inferno
Fu da Solone che il grande Platone apprese della profezia sui giorni finali. A sua volta Platone tramandò il mito della Fine dei Tempi al suo discepolo Senocrate, che lo tramandò a Crantore, che lo tramandò a Proclo, e così l’avvento della pseudocreaturina fu annunciato prima ancora della comparsa dei polimeri sintetici.
Ha ancora attaccate addosso minute tracce di saliva umana, il nostro idolo gonfiato. Sfoggiando colori di guerra di cioccolato e residui di rossetto, accumula le sue truppe di polistirolo e polipropilene nelle acque del porto di Los Angeles. Come previsto dalle visioni degli antichi, i rinforzi affluiranno senza sosta da nord, dal fiume Yukon e dallo stretto di Prince William.
E quello che era un rivolo di Styrofoam per imballare noccioline, alla deriva nei tributari dello stretto di Puget, i fiumi Skagit e Nooksack, ora è lì ad accogliere la pseudocreaturina nell’Oceano Pacifico. Più costanti e numerosi dei salmoni e delle trote arcobaleno, questi emissari di plastica convergeranno al largo della costa temperata di Long Beach ad attendere l’avvento della pseudocreaturina. Ben più numerosi degli uccelli di qualsiasi stormo o dei pesci di qualsiasi banco, questi oggetti vengono cotti dal sole e si degradano a formare una ricca minestra di corpuscoli di plastica. Questi microgranuli. Queste lacrime di sirenetta. Fluoropolimeri e resine melamminiche. Formano un brodo sobbollente non dissimile dal liquame isolato all’interno della pelle della pseudocreaturina.
In maniera analoga, secondo Platone, i frammenti irrisolti del passato permangono e si combinano in concrezioni gravide di futuro. E al largo delle coste di Long Beach un’infinitesimale particella di plastica entra in contatto con la pseudocreaturina e resta lì aggrappata. E una seconda particella di plastica si imprime sull’idolo finché questa figura di bambino non è rivestita per intero da uno strato di questo pulviscolo. E sul primo strato se ne accumula un secondo, e la pseudocreaturina uno strato alla volta comincia a crescere. E quanto più grande diventa, tante più particelle attira, diventando un frugoletto. Diventando un bambino-cosa.
E in questa maniera, secondo la profezia di Platone, la plastica si alimenterà di plastica. Strati di pelle si accumuleranno su strati di pelle. Nutrito di un’ampia dieta di cartoni di succo di frutta e di pannolini usa e getta, l’ordinario cresce fino a trasformarsi in abominio.