Nota biobibliografica
LA VITA E LE OPERE
Non possiediamo, di Cornelio Tacito, fondamentali informazioni biografiche: non sappiamo di preciso quando e dove sia nato, quale fosse il suo praenomen (che potrebbe essere Publio, stando all’intestazione degli Annales nel codice Mediceo 68, 1; o potrebbe, secondo quanto ci tramanda Sidonio Apollinare, essere Caio), di quale rango sociale fosse la sua famiglia. Andando per induzione e sapendo che fu pretore nell’88 d.C., si può collocare la data della nascita di Tacito intorno al 54 d.C. Quanto al suo luogo di origine, esistono diverse ipotesi. Del tutto priva di fondamento è quella che lo fa nativo di Roma e molto problematica appare anche l’origine ternana (basata sul fatto che Marco Claudio Tacito, imperatore tra il 275 e il 276 e nativo di Terni, affermava la sua discendenza dallo storico). Più probabile è la nascita in area celtica, forse nella Gallia Transpadana o forse nella Gallia Narbonese (suo suocero, Giulio Agricola, era nativo di Fréjus, non lontano da Marsiglia).
Proprio il matrimonio con la figlia di Agricola, avvenuto nel 77, confermerebbe l’alto rango sociale di Tacito che potrebbe essere figlio di quel Cornelio Tacito di cui parla Plinio il Vecchio e che fu procuratore della Gallia Belgica.
Per il resto abbiamo le notizie che, di sé, Tacito offre nelle sue opere. Dalla prefazione delle Historiae sappiamo che tutta la sua carriera politica è avvenuta sotto i principi della dinastia flavia: Vespasiano la fece iniziare, Tito la fece proseguire e Domiziano la portò al suo massimo sviluppo. L’Agricola ci offre poi molti spunti autobiografici: non solo il suo rapporto col suocero, ma anche la sua posizione rispetto a Domiziano (duramente critica, almeno dopo la morte dall’imperatore) e il suo favore verso Nerva e Traiano. Inoltre nell’Agricola Tacito si rammarica di non aver potuto assistere alla morte e ai funerali del suocero perché assente (era forse propretore della Gallia Belgica).
Altre notizie: attorno al 77 sarà da collocare il suo ingresso in senato e attorno ai primi anni Ottanta la sua questura; nell’88, come detto, fu pretore: in quell’anno si occupò personalmente, come ci racconta negli Annales, dei ludi saeculares celebrati sotto Domiziano. Nel 97 (secondo altri nel 98) fu consul suffectus ed è dunque probabile che la sua designazione al consolato sia avvenuta proprio a opera di Domiziano. Abbiamo ancora un dato abbastanza certo: fu proconsole d’Asia tra il 112 e il 113 (forse tra 113 e il 114). Morì attorno al 120.
Alla brillante carriera politico-militare Tacito accompagnò l’attività di oratore e avvocato. I suoi esordi, come scrittore, avvennero nel 98 quando compose la biografia del suocero Giulio Agricola (De vita et moribus Iulii Aglicolae). Appartiene allo stesso anno una monografia sui popoli germanici (Germania). Più discussa è la datazione del Dialogus de oratoribus, di cui, anzi, qualcuno mette in dubbio l’effettiva paternità tacitiana: il Dialogus potrebbe essere opera giovanile o, secondo la tesi oggi prevalente, opera della maturità.
Alla maturità dello scrittore appartiene l’opera storiografica maggiore che sappiamo, da san Girolamo, constare complessivamente di trenta libri. È probabile (l’opera ci è giunta largamente incompleta) che i primi sedici libri appartengano agli Annales, i rimanenti quattordici alle Historiae.
Le Historiae, che sono state scritte prima degli Annales, raccontano gli eventi di Roma a partire da quel terribile anno 69 in cui ben tre imperatori si succedettero alla guida del principato. Si concludevano con la narrazione del quindicennio domizianeo. Ci rimangono però solo i primi quattro libri e i primi capitoli del quinto (di fatto gli inizi del principato di Vespasiano).
Gli Annales partono raccontando le truci brighe di Tiberio per impadronirsi del potere e arrivano, appunto, al principato di Nerone che precede il convulso periodo di Galba, Otone e Vitellio. Ne possediamo, con qualche lacuna, i primi sei libri (dedicati alla figura di Tiberio) e anche gli ultimi sei (che raccontano il periodo compreso tra il 47 e il 66).
Come dice nelle Historiae, Tacito si riservava per la vecchiaia il racconto degli anni felici di Nerva e Traiano, ma il suo progetto non ebbe a realizzarsi.
Traduzioni italiane
Le historie augustali di Tacito, novellamente fatte italiane, Venezia 1544. Gli Annali di Cornelio Tacito de’ fatti e guerre de’ Romani, nuovamente tradotti in lingua toscana da G. Dati, Venezia 1563.
La vita di Giulio Agricola scritta sincerissimamente da Cornelio Tacito et messa in volgare da Giovan Maria Manelli, Londra 1585.
Gli Annali e le Storie, tradotti da Bernardo Davanzati fra il 1579 e il 1600: ebbero diverse edizioni: la più recente e accreditata e quella pubblicata da Le Monnier in due volumi, Firenze 1852-1853.
Annali et Historie di Tacito, trad. nuovamente in volgare toscano, pubblicate da Paolino Arnolfini (la traduzione è di Adriano Politti), Roma 1603; nuova edizione Venezia 1616.
Opere di Tacito, illustrate con aforismi del Sig. Baldassar Alamo Varienti, trasportati dalla lingua castigliana nella toscana da Girol. Canini d’Anghiari, Venezia 1618 (è dunque traduzione da traduzione spagnola).
La vita di Agricola, colla traduzione di Chr. Rosario in lingua toscana, Roma 1625.
Opere di Tacito, tradotte da Pietro Montanari, Verona 1794-1803.
Vita d’Agricola, tradotta da Napione, Firenze 1806.
Duo opuscoli di Tacito [Germania e Agricola] trad. da Gaetano Marré, Genova 1814.
Opere di Tacito, volgarizzate da L. Valeriani, Pavia 1816.
Tutte le opere di Tacito, tradotte in italiano a fronte del testo latino ed arricchite di note da Giuseppe Petrucci, Roma 1815-1816.
Tacito, volgarizzato da Lod. Valeriani, 4 voll., Padova 1820.
Opere di Tacito, tradotte dal Conte Cesar Balbo, Torino 1832.
Della vita di Giulio Agricola e Della Germania, versione italiana di M. Messina Faulisi, Palermo 1875.
La Vita di Giulio Agricola seguita dai trattati di Cicerone circa l’amicizia e la vecchiezza, versione di G. Roselli, Napoli 1880.
Gli Annali di Gaio Cornelio Tacito. Saggio di traduzione di Antonio Ferri, Rieti 1881.
La vita di Giulio Agricola. Traduzione di L. Landolfi, Napoli 1882.
La Germania, traduzione letterale di Gaetano Roselli, Napoli 1884.
La Germania di Cornelio Tacito. Traduzione e note per O. Aurenghi, Napoli 1884.
Versione della Vita di Agricola di Cornelio Tacito, Lodi 1887.
La vita di Giulio Agricola. Traduzione e note per O. Aurenghi, Torino 1887.
Germania, versione italiana di E. Morpurgo, Milano 1919.
Germania, testo, versione e note di A. Fumagalli, Milano 1920.
La vita di Agricola, recata in italiano ed annotata da F. Ageno, Firenze 1921.
Opere minori. Dialogus de oratoribus, Vita di Agricola, Germania, tradotte ed illustrate da C. Giarratano, Firenze 1922.
Gli Annali, tradotti da R. Giani, Milano 1927.
Germania, versione di C.T. Marinetti, Milano 1928.
Le Storie, tradotte da C. Giarratano, Firenze 1929.
La vita di Agricola, tradotta in italiano da E. Amedeo, Avellino 1929.
Le Storie, versione di R. Giani, Milano 1933.
Germania, tradotta da E. Perino, Torino 1934.
Il dialogo degli oratori, intr. e commento di R. Giani, Milano 1935.
Il dialogo degli oratori, traduzione, introduzione e commento di R. Giani, Milano 1936.
Germania e Agricola, traduzione, introduzione e commento di R. Giani, Milano 1936.
Storie, libro I, trad. da L. Massara, Modena 1936.
La Germania, trad. da G.B. Bonelli, Modena 1936.
La Germania, con traduzione & note di B. Magni, Roma 1938.
Cornelio Tacito, Gli annali, traduzione di C. Giussani, Milano 1942.
Le storie e le opere minori, traduzione di C. Giussani, Milano 1944 (l’intero Tacito tradotto da Giussani è stato poi ripubblicato con commento di A. Garzetti e introduzione di A. Michel, Torino 1968).
Le storie e le opere minori, versione di C. Giussani, Milano 1945.
Annali, trad. di B. Ceva, Milano 1951.
Annali, a cura di A. Arici, Torino 1952.
Storie, Dialogo degli oratori, Germania, Agricola, a cura di A. Arici, Torino 1959.
De vita et moribus Iulii Agricolae liber, testo, introd., comm. & versione di V. d’Agostino, Torino 1962.
La Germania, La vita di Agricola, Dialogo sull’eloquenza, trad. di A. Resta Barrile, Bologna 1964.
Annali, traduzione a cura di A. Rindi, Novara 1965.
Annali, testo lat. ital., introduz. e note a cura di A. Resta Barrile, Bologna 1968.
Storie, Dialogo degli oratori, trad. di F. Dessi, Milano 1968.
Storie, Dialogo degli oratori. Germania, Agricola, a cura di A. Arici, UTET 1970.
Gli Annali e la vita di Agricola, trad. introd. e note di L. Anníbaletto, Milano 1971.
Annali, testo latino e trad. a cura di B. Ceva, Milano 1981.
Tutte le opere, versione, introd. e note di E. Cetrangelo, Firenze 1988.
Agricola, Germania, Dialogo sull’oratoria, introd., trad. e note di M. Stefanoni, Milano 1991.
Annali, introd., trad. e note di M. Stefanoni, Milano 1990.
La vita di Agricola, La Germania, introd. e commento di L. Lenaz, trad. di B. Ceva, Milano 1990.
Storie, introd., trad. e note di M. Stefanoni, Milano 1991.
Storie, introd. e commento di L. Lenaz, trad. di F. Dessi, Milano 1992.
Dialogo sull’oratoria, introd. e commento di L. Lenaz, trad. di F. Dessi, Milano 1993.
Annali, libri I-VI, a cura di L. Pighetti, Milano 1994.
Annali, libri XI-XVI, a cura di L. Pighetti, Milano 1994.
Annali: arcana imperii, a cura di L. Stupazzini, Cappelli, Bologna 2000.
Opera omnia, a cura di R. Oniga, Einaudi, Torino 2003.
Dialogo degli oratori, trad. di R. Gennaro, introd. di A. Nicotra, Ciranna, Palermo 2003.
De vita et moribus Iulii Agricolae, a cura di S. Incani, Morlacchi, Perugia 2009.
Dialogo sull’oratoria, a cura di E. Berti, Oscar Mondadori, Milano 2009.
L. STORONI MAZZOLANI