«Di che cosa si preoccupano allora?» chiese Chester.
«Si preoccupano del fatto che operai e contadini non sono affatto contenti della situazione. Hai saputo, no?, dei disordini avvenuti nella regione mineraria.»
«Come dici?»
«Sì, della rivolta dei minatori l'anno scorso. Hanno chiamato l'esercito per soffocarla. Gli scontri hanno lasciato sul campo settecento morti e gli arresti sono stati tremila.» Si strinse nelle spalle mentre si infilava il reggiseno.
«C'è molta conflittualità, ma questa non è una novità. Se ne occupa l'esercito nelle regioni più lontane e questo spiega perché le spese stiano aumentando vertiginosamente, vogliono un esercito affidabile. Sono i generali a controllare l'impero economico dell'esercito cinese, comprese le industrie e tutto il resto, e sono particolarmente bravi a non far sapere in giro queste cose. I soldati sono per lo più operai e contadini, mentre gli alti ufficiali sono tutti membri di partito e sono affidabili, o per lo meno così pensa il Politburo. Ed è probabilmente vero», concluse Ming. Aveva visto che il suo ministro non se n'era particolarmente preoccupato. Mai come nella Repubblica Popolare il potere si forgiava nelle fucine dell'esercito e il Politburo ne teneva saldamente le redini. Il che semplificava molto le cose, no? Da parte sua Nomuri aveva appena saputo cose che non si sarebbe mai immaginato. Avrebbe voluto fare rapporto su questa roba. Ming sapeva probabilmente molte cose che non comparivano come SONGBIRD e avrebbe mancato di fare il proprio dovere se non ne avesse informato Langley.