31. LA TUTELA DEI DIRITTI
La CNN trasmette il suo notiziario ventiquattr'ore al giorno a tutte le parabole di tutto il mondo, per cui il servizio in diretta da Pechino non lo videro solo i Servizi Segreti americani, ma anche impiegati e casalinghe, oltre a quelli che semplicemente non dormivano. Di questi, un buon numero disponeva di computer ed era a conoscenza dell'e-mail della Casa Bianca. Il servizio di posta elettronica aveva praticamente soppiantato il telegramma per far sentire la voce del cittadino alle autorità governative e sembrava fosse anche tenuto in considerazione, o per lo meno i messaggi venivano letti, protocollati e archiviati. Quest'ultima operazione avveniva in un ufficio al pianterreno dell'Old Executive Office Building, l'OEOB, una mostruosità in stile vittoriano immediatamente a ovest della Casa Bianca. Arnold van Damm era il responsabile di questa struttura che costituiva una specie di «termometro» preciso e funzionale dell'opinione pubblica americana, dato che aveva accesso per via elettronica a ogni istituto o ente che si occupasse di statistiche e sondaggi d'opinione, non solo del paese, ma di tutto il mondo. Per la Casa Bianca era solo un gran risparmio di tempo e denaro non dover condurre in proprio i sondaggi, cosa utilissima, dato che non esisteva un vero e proprio ufficio politico, con grande dolore del capo del personale. Nonostante ciò, era lui in persona che si occupava di questa parte degli affari della Casa Bianca, senza sostanzialmente ricevere un soldo. Ma ad Arnie non interessava: far politica gli era naturale come respirare e aveva deciso da tempo di servire fedelmente il presidente, dato che ciò significava più di una volta salvargli la faccia da situazioni in cui si cacciava per la sua inettitudine politica. Non c'era tuttavia bisogno di un genio della politica per capire i messaggi che cominciarono ad arrivare subito dopo mezzanotte. Molte e-mail erano firmate, e non con semplici nomi di fantasia, e tutte chiedevano, anzi esigevano, che si facesse qualcosa. Arnie a un certo punto della giornata avrebbe detto che non immaginava neppure che tanti battisti fossero degli esperti di computer, cosa di cui si sarebbe pentito anche solo per averla pensata. In quello stesso palazzo, all'Ufficio segnali della Casa Bianca venne debitamente fatta una copia di alta qualità del servizio e quindi inoltrata alla Sala Ovale. Nel resto del mondo, il notiziario della CNN arrivò all'ora di colazione, facendo andare di traverso a più di qualcuno la propria tazzina di caffè o tè. Questo fatto fece sì che dalle ambasciate americane di mezzo mondo fioccassero i dispacci per informare il Dipartimento di Stato che non pochi governi avevano reagito negativamente a quanto trasmesso dalla CNN e che molte ambasciate della Repubblica Popolare Cinese si erano svegliate con manifestazioni di protesta sotto le finestre, alcune non proprio silenziose. Le informazioni vennero immediatamente recepite dal Diplomatic Protection Service, l'agenzia del Dipartimento di Stato preposta alla difesa e sicurezza del corpo diplomatico e delle ambasciate. Da qui partirono le prime segnalazioni alla polizia per rafforzare i presidi intorno alle ambasciate e consolati cinesi nel paese, oltre a organizzare un'adeguata reazione nel caso gli stessi problemi si verificassero anche a Washington. Prima ancora che Ben Goodley si svegliasse e si recasse a Langley per il briefing, i Servizi Segreti avevano già chiaro il quadro della situazione. La Repubblica Popolare, come già si era coloritamente espresso Ryan tra sé e sé, aveva dato un bel pestone con le scarpe chiodate al vecchietto, ma anche loro presto avrebbero visto le stelle. Parole che si dimostrarono tragicamente ironiche.