«Sono morti tutti e due da uomini», disse Chavez a Mosca. «Avrei voluto essere lì con una pistola in mano.» Ding ne era rimasto davvero colpito. La paternità l'aveva fatto cambiare idea su un sacco di cose, e questa era solo una tra le tante. La vita di un bambino era sacrosanta e, nel suo universo etico, una minaccia a un bambino rappresentava un invito a uccidere immediatamente il bastardo che se ne macchiava le mani. Nell'universo reale era noto che Ding, la maggior parte delle volte, aveva con sé una pistola, e l'addestramento per saperla usare.
«Persone differenti hanno modi diversi di guardare le cose», disse Clark al suo subordinato. Ma se fosse stato lì, anche lui avrebbe disarmato tutti e due i poliziotti cinesi. Nel video, non sembravano poi tanto in gamba. E non si ammazzava la gente per presa di posizione. Domingo conservava un temperamento latino, si rammentò John. Il che non era poi così disdicevole, no?
«Che stai dicendo, John?» domandò Ding sorpreso.
«Ho detto che ieri sono morte due brave persone, e immagino che Dio si prenderà cura di tutte e due.»
«Mai stato in Cina?» Scosse il capo.
«Una volta a Taiwan, tanto tempo fa. Lì non era male, ma non era più familiare del Vietnam del Nord. Se non parlo la lingua del posto non riesco a inserirmi.» Tutti e due i fattori erano vagamente inquietanti per Clark. La capacità di dissimularsi nell'ambiente circostante era una conditio sine qua non per un agente dei Servizi Segreti. Erano nel bar di un hotel moscovita, dopo la prima giornata di lezioni agli studenti russi. La birra alla spina era accettabile. Nessuno dei due era dell'umore adatto per una vodka. La vita inglese li aveva viziati. Il bar, per americani, aveva l'enorme schermo della televisione accanto al bancone sintonizzato sulla CNN. Il loro servizio di punta della televisione americana stava facendo il giro del mondo. Non c'era stata ancora nessuna reazione da parte del governo americano.
«Allora, secondo te che farà Jack?» si domandò Chavez.
«Non lo so. Proprio ora, abbiamo a Pechino una delegazione diplomatica per le trattative sul commercio», gli ricordò Clark. «Probabile che le chiacchiere tra diplomatici si facciano un po' brusche.»