DANAE, DONNE E DENARI

Correggio è innegabilmente un esperto delle copule di Giove. Non lo è ovviamente in quanto maniaco sessuale, ma perché non può fare a meno delle Metamorfosi di Ovidio, testo obbligatorio per ogni artista che si rispetti. L’inizio della faccenda è per certo legato alle manie intellettuali dei fiorentini del Quattrocento, quando Botticelli prende le indicazioni dagli umanisti per dipingere la Nascita di Venere. Ma la mania fa scuola, se nel medesimo 1531 la pioggia dorata di Giove ispira sia Correggio, l’artista premanierista per eccellenza, sia Tiziano, dove lo spirito mercantile del cadorino porta la serva a raccogliere per lei stessa la pioggia del prezioso metallo in versione monetaria. Tiziano riprende il tema successivamente e, per evitare l’appropriazione indebita, sostituisce la vecchia con un putto. E Tintoretto lo declina con la sua solita attenzione a una fisicità più eterea e lagunare, non senza una sottile malizia in quanto sul tappeto pone come testimone il cagnetto non suo ma del Tiziano e comunque la fantesca, qui assai fresca e giovane, ne approfitta per portarsi via una quota della fortunata regalia. Lo fa Tintoretto il malizioso con la stessa ironia con la quale presenta Leda con GioveCigno e la cameriera che, questa volta, è pronta a mettere il cigno in gabbia per riportarlo in fattoria; a meno che l’interpretazione non debba essere in questo caso totalmente dialettale e si possa intendere come “metighe l’oseo in gabia”. Tanti anni dopo, a riprova che il mito dura, Artemisia Gentileschi nel 1612 riprende la medesima scena della cupidigia ancillare, mentre suo padre Orazio nel 1623 tornerà alla faccenda tizianesca della serva che ne approfitta. Il cagnetto è spesso presente nella mitologica rappresentazione; infatti torna in Tiepolo dove ringhia all’aquila-Giove mentre Giove vero e proprio, barbuto sulla nuvola, lancia la sua pioggia di monete d’oro, dove ancora una volta chi si dimostra avida a raccoglierla è la solita arcigna vecchiaccia. Siamo ormai negli anni della cellulite vincente.

Correggio,Danae, 1531-1532, olio su tela, cm 161

Correggio, Danae, 1531-1532, olio su tela, cm 161x193, Roma, Galleria Borghese

 

Tiziano,Danae, 1544-1546, olio su tela, cm 118,5

Tiziano, Danae, 1544-1546, olio su tela, cm 118,5x170, Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte

 

Giambattista Tiepolo,Giove e Danae, 1736, olio su tela, cm 41

Giambattista Tiepolo, Giove e Danae, 1736, olio su tela, cm 41x53, Stoccolma, Universitet Konsthistoriska Institutionen

 

Tintoretto,Danae, 1570 ca, olio su tela, cm 142

Tintoretto, Danae, 1570 ca, olio su tela, cm 142x180, Lione, Musée des Beaux-Arts

 

Orazio Gentileschi,Danae, 1623, olio su tela, cm 228,5

Orazio Gentileschi, Danae, 1623, olio su tela, cm 228,5x162, Cleveland, Cleveland Museum of Art

 

Artemisia Gentileschi,Danae, 1612 ca, olio su rame, cm 41,3

Artemisia Gentileschi, Danae, 1612 ca, olio su rame, cm 41,3x52,7, Saint Louis, Saint Louis Art Museum