MARSILIO FICINO

A lui si deve il merito di aver fatto conoscere all’Occidente l’opera di Platone, in maniera organica e il più possibile esauriente nella sua complessità. Marsilio Ficino (1433-1499) studia greco e filosofia, poi si avvicina ai latini e conosce l’opera di Tommaso d’Aquino. Cosimo de’ Medici fu il suo mecenate, e gli offrì i mezzi e lo spazio per dar vita alla sua Accademia Platonica, chiedendogli di indagare a fondo l’operato del filosofo greco e farlo conoscere, tradotto, agli intellettuali del periodo. Ficino alternò a lungo l’attività di cura dei testi del maestro greco con le conversazioni di carattere filosofico e politico tenute con amici, che gli permisero di elaborare una propria personale interpretazione dell’opera platonica, facendola convivere con la religione e il pensiero cristiano.

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