Capitolo 62
Ryan

Mentre Josh brinda con il pubblico rapito, guardo con bramosia Tessa dall’altra parte della sala, proprio come ho già fatto innumerevoli volte stasera, ma lei continua a non ricambiare.

Oggi mi ha evitato e non capisco perché. Okay, doveva aiutare la wedding planner con i preparativi (e quindi non è potuta venire in spiaggia con me e la mia famiglia). Va bene. Non ci sono problemi. E durante la cerimonia, quando non si è seduta accanto a me ma all’altro capo della fila di sedie, ho immaginato lo avesse fatto per essere subito pronta in caso l’organizzatrice avesse avuto bisogno del suo aiuto. E ancora, quando ha guardato fisso Josh e Kat durante la funzione, senza mai rivolgermi un’occhiata, mi sono convinto di essere paranoico.

Ma, una volta al ricevimento, non sono più riuscito a spiegarmi la sua freddezza.

Perché non si è seduta al mio tavolo? Maledizione, ha cenato con me e la mia famiglia per tutta la settimana e ora, nella serata più importante di tutte, improvvisamente decide di sedersi con William Faraday e un gruppo di noiosi amici di lavoro di Josh? Sì, so che è scritto così sul cartellone con lo schema ufficiale dei tavoli (ma perché, cavolo?), ma sicuramente Tessa più di chiunque altro avrebbe potuto modificarlo e sedersi con me e i miei fratelli. Ma dài, è la mitica T-Rod! La donna che lavora dietro le quinte! Non si sarebbe potuta scegliere da sola il posto per la cena? Proprio non capisco.

La osservo per un po’ e, con mia grande sorpresa, i miei occhi incontrano i suoi… E lei si volta subito.

Cazzo!

Allora non me lo sto immaginando. L’espressione sul suo viso mi ha detto tutto: non riesce nemmeno a guardarmi.

Cosa sta succedendo? Tutta la situazione sembra un treno che deraglia e non so perché. Pensavo che stasera ci saremmo divertiti a festeggiare, ridere e ballare e poi, una volta ebbri di champagne e desiderosi di concederci l’un l’altra, avevo avuto in mente di portarla sulla spiaggia, al chiaro di luna, prenderla tra le mie braccia e mettere a nudo la mia anima, senza omettere nulla. Ma come mai potrò fare anche solo una di queste cose dal momento che lei si è mostrata così fredda e distaccata per tutto il giorno?

«Okay», esclama Josh al microfono. «La signora Faraday dice che è ora di finirla con queste stronzate sentimentali, è ora di darsi da fare in pista».

Josh fa un cenno alla band, che inizia a suonare la prima canzone della serata (un remix dance di I Will Always Love You di Whitney Houston) e, in un attimo, quasi tutti i presenti vanno in pista.

Mi alzo, con il cuore in gola e la bocca inaridita, per dirigermi all’altro capo della sala, da lei. Non so né cosa le passi per la testa né se voglio scoprirlo, ma ora non posso più tornare indietro.

Appena prima che io arrivi al suo tavolo, Tessa si alza, si asciuga gli occhi e gira i tacchi, come se volesse scappare per non tornare mai più; così accelero e, per fortuna, riesco a raggiungerla prima che sia troppo tardi. In un istante, le afferro saldamente il gomito e sento il suo corpo tremante contro il mio.

«Dobbiamo parlare», sibilo, stringendo la presa. «Facciamo una passeggiata».