Capitolo 44
Tessa
Quando torniamo tutti e duecento al resort dopo la gita in bici sulle pendici dell’enorme vulcano dormiente, ci dirigiamo in piscina per rilassarci al sole prima di prepararci per la festa hawaiana.
Mentre alcuni rimangono nel parco acquatico a galleggiare sulle camere d’aria trasformate in grossi salvagente, altri si buttano in piscina per giocare a pallavolo (con le magliette con i soprannomi, ovviamente) e altri ancora si tuffano senza alcun obiettivo se non quello di schizzare tutto intorno. E io? Io sono seduta su una sdraio a bordo piscina con indosso un bikini nero, di fianco una piña colada e un libro, e il corpo cosparso di olio solare al cocco. Sono in paradiso.
Prendo in mano il libro ma, nonostante gli sforzi, non riesco a concentrarmi, non con tutto il casino in piscina. I fratelli Morgan (e il loro “fratello adottivo”, Zander), stanno fingendo di essere dei delfini al comando dell’istruttore: la piccola Coco, di soli otto anni, è in piedi sul bordo della piscina a dirigere la sua flotta con gesti delle mani e comandi vocali conditi di risatine.
Keane e Zander sono chiaramente in testa al branco di “delfini” (stanno dando il massimo), ma anche Colby, Ryan e Dax si danno da fare. Oh, Dio, non ricordo l’ultima volta in cui ho riso così tanto. Aspetta. Sì, mi ricordo. Quando Keane mi ha raccontato di come ha incontrato il suo migliore amico negli spogliatoi. E quando Dax mi ha parlato della storia nascosta dietro il nome della sua band. E quando Ryan mi ha spiegato di come si è pulito il culetto con l’asciugamano della mamma quando aveva cinque anni. E quando Kat mi ha confessato che una volta andava nei bar fingendo di essere fuggita da una setta. E questa mattina, quando il signor Morgan, in bici, ha superato Keane e gli ha urlato: “Ti faccio mangiare la polvere, sfigato!”. E altre mille occasioni.
Spalanco gli occhi.
Mio Dio.
Mi sono appesa resa conto di una cosa: sono totalmente e completamente innamorata della famiglia Morgan. Proprio di tutti. Be’, a parte Ryan, ovviamente. Non sono innamorata di Ryan. Scuoto la testa tra me e me. Certo che no. Può non essere un bugiardo, ma rimane un puttaniere. E farò meglio a non scordarmene.
«Ehi, Tessa», mi chiama una voce, distogliendomi dai miei pensieri.
Guardo alla mia sinistra. Sarah e Hannah, entrambe con i costumi fradici, mi indicano le due sdraio di fianco a me.
«Sono libere?», chiede Sarah.
«Certo».
Le ragazze si accomodano.
«Ci stavamo prendendo una pausa dal parco acquatico e ti abbiamo vista qui tutta sola».
«Oh, non stavo facendo niente di che, mi godevo lo spettacolo».
Indico la piscina ed entrambe osservano i delfini per un po’.
«Chi è la bambina?», chiede Sarah ridendo.
«Coco. Una delle cugine dei Morgan ha appena sposato il suo papà».
«Ah», commenta Hannah. «I ragazzi sono molto carini, la fanno sentire parte della famiglia».
«I Morgan sono davvero tutti dolcissimi», continua Sarah.
«La loro mamma li ha educati bene», conclude l’altra.
Ci godiamo lo spettacolo per qualche minuto, commentando e ridendo delle mosse ridicole (ma in qualche modo sexy) dei delfini. Quando Ryan apre le braccia davanti a Coco e lei gli salta addosso dal bordo della vasca, tutte sussultiamo nello stesso momento.
«Oh, Dio, che scena eccitante», esclama Hannah. «Muscoli, tatuaggi e capezzoli con il piercing insieme a una bambina ridente? Ho improvvisamente voglia di prendere Henn e portarmelo in camera».
Ridiamo tutte.
«Avevo una cotta pazzesca per Ryan», confessa Sarah.
La fisso, sconvolta.
Lei alza le spalle. «Ryan è bellissimo».
Hannah sospira. «Come hai fatto ad avere una cotta per uno solo dei fratelli Morgan?». Guarda verso la piscina, con l’espressione compiaciuta alla vista degli uomini che giocano in acqua (in questo momento si stanno lanciando Coco l’un l’altro, come se fosse un pallone). «Sono tutti fighissimi, come Kat», commenta Hannah. «Fighi, fighi, fighi. È ingiusto quanta bellezza sia contenuta in una sola famiglia. Mi sembra di vedere la scena della partita di beach volley in Top Gun, ma in versione ancora migliore».
Io e Sarah ridacchiamo e le diamo ragione.
«Quindi Ryan sa della tua vecchia cotta per lui?», chiede Hannah a Sarah (dando voce alla domanda nella mia testa).
«No», risponde lei. «Non ho mai detto nulla. Avevo informato solo a Kat al tempo e le avevo chiesto di capire se lui potesse essere interessato a portarmi fuori, ma lei ha rifiutato».
«Perché?», chiede Hannah.
«Secondo Kat lui mi avrebbe spezzato il cuore e poi si sarebbero create situazioni imbarazzanti, per esempio alle feste di compleanno».
Il cuore mi balza in gola. Oh, merda. Sarah ha appena descritto il mio futuro?
Lei continua: «Ovviamente è successo anni fa e, a quanto pare, Ryan era appena uscito da una relazione e se la stava spassando. Un playboy nato. Quindi Kat ha detto: “A meno che mio fratello non sia pronto a renderti felice per il resto della vita – e non lo è –, non lascerò che ti sfiori”. Fine». Sorride. «Magari Ryan non sarebbe nemmeno stato interessato. Ma, davvero, immaginate come sarebbe strano ora se fossimo usciti insieme». Rabbrividisce al pensiero.
Oh, Dio. Sono fuori di me. Cosa ho combinato? Ho fatto in modo che ogni situazione in cui sia coinvolto Ryan d’ora in poi sarà imbarazzante?
«Poi, pensate alle conseguenze», aggiunge Hannah. «Magari uscire con Ryan al tempo ti avrebbe impedito di conoscere Jonas».
«Vero, mi vengono i brividi a sol pensarci», commenta Sarah. «E oggi Ryan è come un fratello per me, come Josh o Henn. È oggettivamente bello – dài, basta guardarlo – ma appena ho incontrato Jonas ho capito la differenza tra avere una cotta, per quanto grande, e incontrare l’amore della propria vita. Una volta provato il vero amore, non ci sono più paragoni».
«Oh. Tu e Jonas siete fantastici. Proprio la coppia perfetta».
«Anche tu e Henn», replica Sarah. «Credo che a breve seguirete i nostri passi».
«Oh, sicuramente».
Sarah squittisce. «Sul serio? Avete parlato di sposarvi?»
«Sì. Dopo aver preso al volo il bouquet al tuo matrimonio, Henny e io abbiamo parlato…».
Mi isolo, troppo spaventata per ascoltare ancora. Quando ho visto Ryan la prima volta, è stato diverso da qualsiasi incontro precedente, ben diverso da quando ho conosciuto Stu o qualunque altro ragazzo. Con gli altri avevo sentito la scintilla, certo, come quando si incontra uno per cui si ha una cotta, come ha detto Sarah. Ma con Ryan, oh, con Ryan è stato tutto nuovo, qualcosa di indescrivibile, come quando si incontra… No. Non posso nemmeno pensarci. È ridicolo. Assurdo. Fuori di testa. Il modo perfetto per ritrovarmi con il cuore spezzato.
«Ehi, T-Rod». Hannah mi distrae da quei pensieri. «Ho notato che Kat, Sarah e la signora Morgan ti chiamano Tessa. E invece Josh, Henn e gli altri ragazzi ti chiamano Theresa. Hai una preferenza?»
«Tessa, sinceramente», rispondo. «I miei amici e la mia famiglia mi chiamano così da sempre».
«Okay». Hannah mi sorride. «E Tessa sia».
Sentiamo un gridolino divertito venire dalla piscina e ci voltiamo per vedere Coco seduta con le gambe attorno al collo possente di Ryan, mentre sfida Keane e Zander in una battaglia all’ultimo sangue di lotta sulle spalle.
«Oh, Dio», dice Hannah. «La mia ovaia sinistra era scoppiata quando i fratelli Morgan giocavano ai delfini, ora è andata anche la destra».
«È davvero magnifico», esclamo involontariamente.
Per fortuna, nessuna delle due sembra stupita dal mio commento.
«Un uomo che ama i bambini», commenta Hannah sospirando. «Mi colpisce ogni volta».
Guardiamo la lotta per un po’, con le lingue a penzoloni e i cuori a mille, fino a quando Coco spinge il petto muscoloso di Keane con tutta la sua forza e lui e Zander crollano in maniera rocambolesca in acqua tra le urla di gioia della bambina.
Mentre Keane e Zander colpiscono stizziti la superficie dell’acqua (con la rabbia tipica degli sconfitti), Ryan aiuta Coco ad alzarsi in piedi sulle sue spalle come una vera cheerleader, con le mani forti a reggerle i polpacci: in questo modo la porta in trionfo per tutta la piscina.
Quando il giro d’onore ci raggiunge, Sarah, Hannah e io applaudiamo e gioiamo entusiaste, attirando l’attenzione di Ryan.
Immediatamente, i suoi occhi si incollano ai miei. Mi sorride e io ricambio il gesto, con il cuore che mi batte all’impazzata nel petto.
Lui non si muove. E non distoglie lo sguardo. Ne sono felice. Vorrei che questo momento frivolo di sorrisi non finisse mai. È bellissimo, dentro e fuori.
«Ehi, signore», esclama una suadente voce maschile.
Il sorriso di Ryan scompare. Il suo viso si fa scuro.
Guardo alla mia destra.
Reed Rivers.