Prologo
Tessa
Stringo la lettera tra le mani tremanti mentre, incredula, riconosco come familiare la grafia inclinata. Le lacrime mi annebbiano la vista.
Se non avessi letto queste parole incomprensibili con i miei stessi occhi, non ci avrei mai creduto.
Se non le avessi viste di persona, avrei difeso la sua devozione, che credevo immutabile, fino alla morte.
E ora tutto quello che sapevo sull’amore è andato in pezzi.
Quel sentimento a cui ambivo non esiste più.
Cos’è l’amore?
Pensavo di saperlo.
Ma, a quanto pare, non ne ho la più pallida idea.