Capitolo 39

Matthew – Adesso

Matthew fa rotolare la prima biglia sul tavolo e aspetta di sentire il tonfo quando atterra nel cestino. La seconda fa lo stesso, ma la terza devia all’ultimo momento, mancando il cestino di un paio di centimetri. Matthew aggrotta la fronte e sospira. Si china di nuovo per rimettere a posto la fila di fogli sotto il piede destro del tavolo. Ne piega alcuni in due per aumentare l’altezza e quindi la pendenza del tavolo.

Sì, così dovrebbe andare bene.

Poi si alza per riposizionare il cestino, torna a sedersi e prende un’altra manciata di biglie dal cassetto.

Fa una pausa rigirando le biglie tra le dita. Non importa se questa ridicola tattica di distrazione non funziona e non importa se, nonostante i nuovi annunci, non si è presentato nessun nuovo cliente. Deve resistere alla tentazione di telefonarle. Peggiorerebbe soltanto le cose.

Matthew libera un’altra biglia e la guarda acquistare velocità dirigendosi verso il cestino. Centro. Ne lancia un’altra, che si muove ancora più veloce. Maledizione. Ha sollevato troppo il tavolo. Le biglie vanno troppo veloci.

Oh, al diavolo! Al diavolo tutto quanto!

Mentre, frustrato, allunga calci al tavolo, il telefono suona e il nome conferma che è il suo migliore contatto alla polizia: Melanie Sanders. È una detective della Cornovaglia con degli amici al dipartimento stradale del Devon che stanno controllando la moto.

«Ci sono notizie?»

«Anche per me è un vero piacere parlare con te, Matt».

«Ops, scusami. Non sono più abituato ai convenevoli. Come stai, Mel?»

«Sto bene, ma non fare finta che ti interessi», risponde lei prendendolo in giro e Matthew chiude gli occhi. È soltanto in queste occasioni, quando chiede un favore a uno dei suoi colleghi, che si concede di pensare a quanto gli manca la polizia. Il lavoro. Il senso di appartenenza…

«Allora, per tornare a quello che ti interessa davvero, la polizia stradale del Devon ha controllato il tuo motociclista drogato e non ci sono né danni al veicolo né segni di riparazione. E oltretutto, ha un alibi d’acciaio per l’ora dell’incidente. Hanno fatto dei controlli incrociati e non c’è alcun collegamento».

Matthew fa un lungo sospiro. Era convinto che il ragazzo di Melody Sage potesse essere coinvolto. Stava ancora cercando di trovare un movente, ma aveva avuto un sospetto ed è rimasto deluso dalle rivelazioni di Melanie.

«Vuoi dirmi perché hai pensato che quel tipo fosse coinvolto?»

«Mi dispiace, non posso. È una lunga storia».

«Allora a questo punto ti dico che una sera dovremmo bere qualcosa insieme, così potrò cercare di convincerti a tornare da noi…».

«E io ti rispondo che sai bene che con la polizia ho chiuso, ma ti manderò un messaggio per un drink insieme».

«So già che non lo farai».

«Mi dispiace davvero, Mel, ma adesso devo andare. Sono alle prese con un caso importante. Ci sentiamo presto». Riaggancia e rigira altre due biglie nel palmo della mano destra chiudendo gli occhi.

Si sforza di non pensare al passato. Alla sua parte peggiore, quando era nella polizia. A volte si chiede se quel ricordo svanirà con il tempo. Sono passati meno di due anni e quando parla con Mel, ritorna tutto a galla. L’odore…

Nessuno ti mette in guardia quando fai il corso di addestramento. Ci scherzano più tardi. Scherzi macabri per mascherare le vere emozioni. Ma al corso non ti dicono che la prima volta che sentirai l’odore della carne bruciata non riuscirai più a togliertelo dalle narici.

Matthew apre gli occhi e fa scorrere con il pollice le fotografie sul telefono. Eccola lì! Sally il giorno della prima passeggiata al lago, quando lui aveva perso la testa per quel cigno. C’è un sorriso nei suoi occhi e riesce quasi a udire la sua risata.

A volte Matthew rimpiange di essere andato da sua madre e non vorrebbe avere avuto quella chiacchierata in cucina mentre Sally era di sopra a prendere delle vecchie fotografie nella camera della sua infanzia.

Sally aveva detto a Matthew di avere rinunciato all’idea del matrimonio e della famiglia felice. L’aveva detto a cena, e lui si era chiesto se fosse vero o soltanto una cosa che gli uomini, e lui in particolare, volevano sentirsi dire. Non stavano insieme da abbastanza tempo per affrontare l’argomento, ma era spuntato dopo la lite al barbecue perché sembrava che Beth avesse il sospetto che lui non era un tipo da famiglia.

Matthew era stato chiaro quando lei gliel’aveva chiesto. No, non voleva figli. Era la verità. E Sally aveva risposto che a lei andava bene. Non era una relazione seria, dopo tutto. Cosa importava…

E poi, in cucina, la madre di Sally gli aveva raccontato una storia completamente diversa. Aveva confessato a Matthew quanto era contenta di vedere Sally con un uomo giovane e gentile come lui dopo tutto quello che aveva passato. E gli aveva detto che il matrimonio di Sally non era finito per l’infedeltà ma per la perdita di un bambino.

«Naturalmente lei non ha smesso di sperare. Continuo a dirle che ha ancora un sacco di tempo…».

La madre di Sally aveva detto a Matthew che dopo la perdita della bambina sua figlia era stata sull’orlo di un crollo nervoso. Per un po’ si era attaccata alla bottiglia, ma poi aveva avuto paura di seguire il destino del padre. «Le dissi di non essere stupida. Ma lei ha sempre temuto che il bere fosse un vizio di famiglia».

Gli aveva confidato anche che c’era stata una scena terribile in un negozio dove Sally era stata sorpresa a rubare. Aveva infilato una confezione di tutine da neonato nella borsa. Era stata Beth a salvarla parlando con l’addetto alla sicurezza e promettendogli che l’avrebbe portata da un medico.

Mentre tornavano a casa in auto, Matthew si era chiesto quante cose lei gli stesse nascondendo. Stavano insieme da poco, è vero, ma lei diceva soltanto quello che lui voleva sentire. E il copione prevedeva che lei non volesse né sposarsi di nuovo né essere madre.

Non era vero. Gli diceva quello che lui aveva bisogno di sentirsi dire.

Dopo averla lasciata a casa Matthew aveva camminato un’ora su e giù per l’appartamento. Chi stava prendendo in giro? Non era giusto, non avrebbe mai dovuto iniziare quella relazione. Non poteva privare Sally del futuro che si meritava. L’aveva già sottratto a una donna innocente. Non poteva rubarlo a un’altra…