Ringraziamenti
Di solito scrivo i miei libri molto rapidamente, ma Un normale giorno di paura mi ha tenuto in scacco per un bel po’.
È nato tutto dall’abbozzo di un’idea, sviluppatosi poi in una vera e propria trama. Quello che mi mancava, però, era il finale. O meglio, un finale ce l’avevo, ma non riuscivo a trovare un modo soddisfacente per inserirlo nella trama.
Ho passato diversi mesi a parlare saltuariamente di questo romanzo con mia moglie (e nel frattempo ne ho pubblicati altri due) fin quando sono riuscito a elaborarne la versione giusta. Di conseguenza, ringrazio soprattutto mia moglie, che ha fattivamente contribuito alla nascita di Un normale giorno di paura. Senza i suoi consigli, forse sarebbe ancora in fondo a un qualche cassetto.
Devo ringraziare anche Lucy Hayward, che ha fatto un lavoro sensazionale fornendomi il suo parere sulla trama e aiutandomi a ripulire la storia per la prima edizione, una pubblicazione indipendente nel dicembre del 2015.
Da allora il romanzo ha attraversato due revisioni: quando è stato dato alle stampe dalla Thomas & Mercer, nel 2016, e poi di nuovo nell’estate del 2018, quando è tornato sotto la mia tutela.
Sono immensamente grato a David Parry, ex detective della polizia di Leicestershire, che mi ha fornito consigli preziosi sui metodi e le procedure delle forze dell’ordine. Ringrazio anche gli altri agenti e detective dai quali ho ricevuto ulteriori informazioni e riscontri che preferiscono restare anonimi.
Grazie anche a Dave Whitelegg, uno dei maggiori esperti di informatica del Regno Unito, per le dritte sul deep web.
E grazie a te, per aver comprato e (spero) apprezzato questo libro. Molti tendono a dimenticare che le persone più importanti e preziose per la carriera di uno scrittore sono i lettori, ma io sono ben consapevole che se non fosse per te non starei neanche digitando queste ultime parole.