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Roma.
17:07.
“Digitare nome utente e password”.
Non possedeva quei dati.
Preso dallo scoramento, Nobile scosse il capo e si alzò in piedi.
Era a un passo dalla soluzione ma non riusciva a venirne a capo. Sapeva di non avere un motivo che lo spingesse così strenuamente a cercarla, tuttavia sentiva che era importante.
Più volte si era ripetuto che lo stava facendo per prepararsi una via di fuga, qualcosa che avrebbe potuto tornargli utile nel caso fosse stato coinvolto dalle indagini. Ma c’era qualcosa di più.
Per un istante fu tentato di entrare nel pronao della chiesa di Santa Maria in Cosmedin per mettere la mano nella famosa Bocca della Verità. Magari così avrebbe ottenuto quella maledetta password.
Ma poi, improvvisamente, quel ragionamento lo portò a un’intuizione inaspettata, come il lampo di un temporale in quella giornata di sole. Non doveva guardare necessariamente le aste: forse era l’oggetto stesso dell’e-mail che forniva i dati di accesso.
“Admin; ••• — — — •••”, recitava il messaggio che aveva visto solo per pochi secondi. I simboli in alfabeto Morse avevano attratto subito la sua attenzione ma, in effetti, non aveva mai analizzato la prima parte del testo. “Admin” era chiaramente un nome di accesso. La scritta SOS poteva essere la relativa parola chiave?
Forse era troppo semplice, ma ci provò.
Ed era così. La schermata cambiò con una rapida animazione e fu sostituita da una pagina web.
Protocollo Fenice: L’inizio della fine.
Se state leggendo queste parole, nel migliore dei casi sarò morto. Non voglio neanche considerare l’alternativa, cioè che mi abbiano scoperto e interrogato.
Sapete che per me la tecnologia è un male necessario, ma ora sono costretto mio malgrado ad affidarmi ad essa: da alcuni giorni ho perso i contatti con la Missione e quindi non ho avuto un canale sicuro per farvi avere prima l’informazione.
Ve la comunico adesso: “Fenice” ha avuto inizio. Hanno cominciato e la situazione è peggiore di quanto immaginassimo. Non mi dilungo in spiegazioni tecniche perché l’ho fatto nel video a questo link (Air.mov). Lì trovate tutte le informazioni sull’attivatore.
Non è necessario che vi chiarisca le conseguenze: non c’è modo per fermarli o per tornare indietro.
Ho fatto il possibile, ma non è bastato. Usate bene l’informazione e sappiate che da ora anche ciascuno di voi è in pericolo.
Buona fortuna.
Catilina
PS. Proteggete la Missione, è l’unica speranza: per Ararat l’Amazzonia diventa di fondamentale importanza.