Capitolo V

Sir Peregrine fa una seconda promessa

Alla fine dello scorso capitolo abbiamo lasciato Lady Mason oltremodo riconoscente per la promessa di Sir Peregrine a proposito del figlio; ma c’era ancora un peso a gravare sul suo animo. Dicono che il succo della lettera di una signora sia nel poscritto, e magari quanto restava da dire a Lady Mason era in fondo la faccenda che più le premeva. «Già che siete qui», disse al baronetto, «mi consentite di accennare a un altro argomento?». 

«Certamente», rispose lui, posando di nuovo cappello e frustino. 

Di solito Sir Peregrine non osservava attentamente chi gli stava intorno, altrimenti si sarebbe accorto, dal colore acceso del volto della signora e dalla lieve nervosa esitazione con la quale intavolò il discorso, che in merito a quest’altra faccenda era sinceramente preoccupata. E magari, sapendo sfruttare le sue capacità di osservatore, si sarebbe anche accorto che le premeva non darlo a vedere. «Ricordate le circostanze di quel terribile processo?» domandò infine. 

« Quello sul testamento di Sir Joseph ? Sì, me le ricordo bene». 

«Non dimenticherò mai tutta la gentilezza che mi avete dimostrato», disse Lady Mason. «Non so come avrei fatto a sopravvivere senza voi e la cara Mrs Orme». 

«E ora cosa accade?». 

«Temo che avrò altri guai». 

«Vuol dire che quel tale di Groby Park ha intenzione di andare a un nuovo processo ? È impossibile dopo così tanto tempo. Non sono un legale, ma non credo che possa farlo» . 

«Non so… non so quali siano le sue intenzioni, né se ne abbia; ma di una cosa sono sicura: se possibile mi creerà dei problemi. Vi racconterò tutta la storia, Sir Peregrine. Non è granché, e può darsi che in fondo non valga la pena di ascoltarla. Conoscete l’avvocato di Hamworth che ha sposato Miriam Usbech?». 

«Chi, Samuel Dockwrath? Oh, sì; lo conosco abbastanza bene e, a essere sincero, non ne ho una grande opinione. E un vostro fittavolo, vero?». 

«Non al momento». E poi Lady Mason spiegò in che modo i due terreni erano stati sottratti all’avvocato per ordine del figlio. 

«Ah! Avete fatto male», disse il baronetto. «Guai a privare un uomo della terra che possiede da tanto tempo, se non per causa di forza maggiore; sempre che paghi l’affitto». 

«Mr Dockwrath lo pagava eccome; e ora, temo, non pensa ad altro che a nuocerci». 

«Ma come potrebbe nuocervi?». 

«Non saprei, ma è andato nello Yorkshire, da Mr Mason. Eh, già; prima però ha frugato fra certe carte del vecchio Mr Usbech. Per la verità, debbo dire di sapere per certo che è andato da Mr Mason con la speranza di promuovere una nuova azione giudiziaria». 

«Ne siete certa?». 

«Credo di poterlo dire». 

«Ma, cara Lady Mason, posso chiedervi come fate a esserne certa?». 

«Ieri ero con sua moglie», disse, vergognandosi un po’ nel rivelare come aveva ottenuto l’informazione. 

«E lei ha raccontato tutto per andare contro il marito?». 

«Non era nelle sue intenzioni, Sir Peregrine; non dovete giudicarla così male; né dovete pensare che di proposito cercherei di ottenere informazioni in tal modo. Ma dovete capire che le sono sempre stata amica; così, quando ha scoperto che il marito era partito per una faccenda che mi riguarda da vicino, è del tutto naturale, ritengo, che sia venuta ad avvisarmi». 

Sir Peregrine non diede una risposta diretta al riguardo. Certo non poteva dire di ritenerlo naturale, né poteva approvare a chiare lettere qualsivoglia rapporto tra Lady Mason e la moglie dell’avvocato. Riteneva senz’altro meglio lasciar fare a Mr Dockwrath quello che voleva, sempre che avesse intenzione di fare del male, senza che Lady Mason si degnasse di prestarvi attenzione. Ma riconoscendo la debolezza della donna non dette voce alla sua disapprovazione. 

«So che a parer vostro ho commesso un errore», disse allora la vedova, facendo appello al baronetto; e la sua voce aveva un tono dispiaciuto che lo toccò nel profondo. 

«No, non l’avete commesso; non posso dire che abbiate commesso un errore. Ma bisogna capire se avete usato giudizio». 

«Ah! Se è solo la mia follia che condannate, non dispererò. Probabilmente no, visto che non c’eravate voi a guidarmi. Ma ora cosa farò ? Oh, Sir Peregrine, dite che non mi abbandonerete se mi capitasse di nuovo questo guaio!». 

«No, non vi abbandonerò, Lady Mason; state tranquilla». 

«Che amico carissimo!». 

«Ma vi consiglierei di non prestare assolutamente attenzione a Mr Dockwrath e alle sue azioni. Lo ritengo persona affatto trascurabile, e, fossi in voi, non prenderei alcuna iniziativa in proposito a meno di ricevere una citazione che mi obblighi ad agire in tal senso. Non ho l’onore di conoscere personalmente Mr Mason di Groby Park» - con questo nome Sir Peregrine designava immancabilmente il figliastro dell’amica - «ma se ben comprendo le motivazioni che probabilmente lo spingono ad agire riguardo a questa o altra faccenda, non mi sembra verosimile che sciupi il suo denaro per una causa dall’esito quantomai incerto». 

«Farebbe di tutto pur di vendicarsi». 

«Anche in questo caso dubito che butterebbe via i suoi soldi, a meno di non essere certo del bottino. E in questo caso, cosa potrà mai fare? La giuria si è espressa contro di lui, e all’epoca non si azzardò a portare la causa in corte d’appello». 

«Ma, Sir Peregrine, non c’è modo di sapere quali documenti sia riuscito ad accaparrarsi da allora». 

«Quali documenti possono nuocervi? A meno che, davvero, saltasse fuori un ulteriore testamento oltre a quello che rende vostro figlio erede della proprietà». 

«Oh, non ci fu un ulteriore testamento». 

«Certo che no; perciò non dovete spaventarvi. Al massimo tenteranno qualcosa ora che suo figlio è maggiorenne, ma ritengo improbabile persino questo». 

« Sicché non mi consigliate di rivolgermi a Mr Furnival?». 

«No, ci mancherebbe altro - a meno di ricevere una notifica che vi obblighi a consultare un legale. Non fate nulla; e se Mrs Dockwrath si fa viva di nuovo, ditele che non siete disposta a prestare attenzione a quanto dice. Mrs Dockwrath è, ne sono certo, una bravissima donna. Per la verità l’ho sempre sentito dire. Ma, al vostro posto, non credo me la sentirei di discorrere di questioni private con lei. Parlare con quella donna è come parlare con il marito». Poi il baronetto, proferite che ebbe queste perle di saggezza, rimase in silenzio sulla sua poltrona; e Lady Mason, seguitando a contemplarne il volto, rimase a sua volta in silenzio per qualche minuto. 

«Sono così contenta di avervi chiesto di venire», disse alla fine. 

«Me ne rallegro, se vi sono stato di qualche utilità». 

«Di qualche utilità! Oh, Sir Peregrine, non potete capire cosa significhi per me vivere da sola, dal momento che non posso affliggere Lucius con queste faccende; né un uomo, sia pure del vostro stampo, può comprendere come una donna tremi all’idea che quelle azioni giudiziarie abbiano a ripetersi». 

Mentre la osservava Sir Peregrine non potè impedirsi di ricordare che proprio durante quelle azioni giudiziarie, quando veniva attaccata non solo in merito alla sua rendita ma anche alla sua onestà, mai era parsa tremare. Era sempre stata fedele a se stessa, anche quando le circostanze sembravano a suo sfavore. Ma forse il suo coraggio risentiva degli anni da allora trascorsi sul suo capo. 

«Ma ora non ho più timori, poiché avete promesso di essermi ancora amico». 

«State pur tranquilla, Lady Mason. Posso senz’altro vantarmi di non voltare facilmente le spalle a coloro che una volta hanno riscosso la mia stima e il mio affetto; tra i quali, se mi consentite, annovero voi, e non certo fra gli ultimi». Poi, prendendole la mano, il vecchio gentiluomo s’inchinò e gliela baciò. 

«Caro, carissimo amico mio!» disse lei; e portando alle labbra la magnifica mano eburnea di Sir Peregrine la baciò a sua volta. Va ricordato che il gentiluomo aveva oltre settant’anni, perciò la graziosa scena poteva essere interpretata senza scandalo da ambo le parti. Poi Sir Peregrine andò, e mentre attraversava l’uscio Lady Mason gli rivolse un sorriso dolcissimo. È pur vero che aveva oltre settant’anni; nondimeno il sorriso di una donna conservava fascino ai suoi occhi, tanto più se il suo sguardo recava una lacrima; poiché Sir Peregrine aveva il cuore tenero. 

Non appena la porta si fu richiusa alle spalle del baronetto, Lady Mason si accomodò sulla solita seggiola e dal suo volto svanì ogni traccia di sorriso. Ora era sola e la sua espressione poteva anche improntarsi ai suoi pensieri. Quindi era senz’altro d’animo assai triste. Rimase lì perfettamente immobile per quasi un’ora, e per tutto quel tempo sul suo ciglio perdurò quell’aria angosciata. Si passò le mani sulla fronte per un paio di volte, ravviandosi i capelli all’indietro, scoprendo, vi fosse stato qualcuno nei paraggi a vederla, più di una ciocca grigia confusa tra i capelli castani. Vi fosse stato qualcuno nei paraggi, vien fatto di supporre, sarebbe stata più attenta. 

Ora il suo volto non recava un sorriso, né il suo sguardo una lacrima. L’uno e l’altra erano parimenti estranei all’umore del momento. Ma nell’animo suo albergava il rammarico, nella sua mente un pensiero dominante. Sapeva che i suoi nemici stavano tramando contro di lei, contro di lei e contro suo figlio; e quali provvedimenti era opportuno prendere per sgominarli ? 

C’era il dolore nel suo cuore, e un profondo pensiero nella sua mente

«Ormai quella donna è alla mia mercé». Queste le parole pronunciate da Mr Dockwrath all’orecchio della moglie, dopo due giorni trascorsi a setacciare le carte del suocero. Una volta alla poveretta era venuto in mente di bruciarle tutte - ai vecchi tempi, prima di diventare Mrs Dockwrath. Glielo aveva raccomandato la sua amica, Lady Mason, facendole notare che erano d’intralcio e che non vi era possibilità alcuna di trarne profitto; ma lei aveva consultato il suo spasimante che le aveva raccomandato di non bruciare nulla. «Avessi dato retta alla mia amica! » si ripeteva a proposito di quel vecchio baule e a volte, forse, a proposito di qualcos’altro. 

«Finalmente quella donna è alla mia mercé! » e un lampo di soddisfazione era balenato nello sguardo di Samuel nel pronunciare le parole che avevano convinto sua moglie dell’effettiva minaccia. Era del tutto ignara del contenuto della cassa; e ora l’interessante materiale, quand’anche Samuel non glielo avesse reso inaccessibile con la sua chiave personale, aveva senz’altro preso il volo. «Ho degli affari da sbrigare al nord, starò via per circa una settimana», le aveva detto il mattino seguente. 

«Oh, benissimo; allora riporrò le tue cose», aveva risposto con la sua solita mite, triste, querula, domestica voce. A casa suonava sempre triste e querula, perché era oberata di lavoro, aveva troppe preoccupazioni mentre il suo signor marito con lei si comportava più che altro da tiranno. 

«Sì, devo vedere Mr Mason immediatamente. E apri bene le orecchie, Miriam, debbo insistere perché tu non metta piede a Orley Farm, né intrattenga alcun genere di rapporto con Lady Mason. Intesi?». 

Mrs Dockwrath rispose che aveva inteso e promise obbedienza. Mr Dockwrath probabilmente immaginava che non appena si fosse voltato tutto sarebbe stato riferito alla fattoria, e in realtà era altrettanto probabile che non avesse nulla in contrario. Volendo davvero tenere segreta la sua linea di condotta si sarebbe ben guardato dal renderla nota alla moglie. Fu così che Mr Dockwrath si mise in viaggio per il nord, recando con sé certi documenti; mentre, poco dopo la sua partenza, Mrs Dockwrath andò in visita a Orley Farm. 

Lady Mason rimase lì perfettamente immobile per circa un’ora pensando al da farsi. Aveva interpellato Sir Peregrine e si era avvalsa del suo consiglio; non che valesse molto per lei. Da Sir Peregrine voleva appoggio e aiuto senza riserve nel momento della difficoltà, altro che consigli. Si era ripromessa di ravvivarne l’interesse in suo favore e ricevere la sua assicurazione che non l’avrebbe abbandonata; e ci era riuscita. Naturalmente le occorreva consultarlo; ma rimuginando su l’una o l’altra linea di condotta, non ascriveva alcun valore, se ne rendeva conto, all’opinione di Sir Peregrine. La questione principale che le toccava risolvere era questa: doveva affidare se stessa e il suo caso all’amico Furnival, ora, senza perdere tempo o doveva aspettare di aver riscontrato un qualunque sintomo di condotta ostile? Se avesse visto Mr Furnival, cosa gli avrebbe detto ? Soltanto questo: che Mr Dockwrath aveva trovato un certo documento tra le carte del vecchio Mr Usbech e con questo era partito alla volta di Groby Park nello Yorkshire. Di quale documento si trattasse era cosa che ignorava né più né meno della moglie dell’avvocato. 

Allo scadere dell’ora si risolse a non fare più nulla al riguardo, se non altro quel giorno. 

Orley Farm
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