Epilogo
L’aria fredda le pizzicò le guance. Emma soffiò fuori il fumo in un filo lungo e sottile che alla luce del cartello al neon giù in strada assunse un bagliore bluastro. Delle voci troppo alte e penetranti risero, producendo un’eco tra le alte pareti. Emma si sporse oltre la balaustra del balcone e picchiettò col pollice sulla sigaretta. Una delle persone lanciò una bottiglia, che si frantumò a terra con uno schianto.
La sigaretta volò verso il suolo.
L’aria nella stanza le si appiccicò addosso come un vecchio amico. Emma scavalcò il mucchio di vestiti e saltò sul letto. La luce del salvaschermo le rese il viso ancora più pallido. Toccò la tastiera per riportare sullo schermo il documento.
Quante volte ormai lo aveva letto?
Arrivata a quindici, aveva perso il conto. Non sapeva ancora cosa credere. Fissò la data sulla lettera. Non aveva alcuna sensazione del tempo trascorso. Nessuna percezione di tutti i giorni che erano passati da quando si era chiusa dentro, ossessionata da una cosa sola. C’erano momenti in cui desiderava non aver mai ricevuto la lettera. Quella breve lettera che consisteva in tre righe, e che lei aveva impiegato mesi a decifrare. Tre righe che l’avevano condotta al documento davanti a lei. Tre righe che Nathaniel le aveva lasciato, nella certezza che solo lei avrebbe capito cosa intendeva.
Era come se qualcuno le avesse dato un ceffone in pieno viso, forte.
Prese un’altra sigaretta, ma la gettò via. Scorse le pagine fino alla fine:
Non so se faccio bene a raccontarti questa storia. Non so come ti sentirai dopo. Se stai leggendo questo messaggio, allora non sono più in vita.
Ho dovuto scriverlo, così che tu sapessi. Ma non è solo per te che l’ho fatto. La mappa in allegato mostra come trovare la Biblioteca. È la tua unica probabilità di trovare Arthur o Raven. Sono certo che farai ciò che ritieni giusto. L’ho scritta perché voglio che tu sappia che la mia storia non è un’invenzione, e perché voglio che tu conosca la verità sul mondo.
Mi dispiace di non esserci più. Vi voglio un bene immenso.
Nathaniel