XX

Gli anziani si sono riuniti.

Si parla di giustizia, di onore. Del fatto che tutto questo debba finire. I due capiclan gridano rabbiosi, ma una parola del più anziano li zittisce. Nessuno di loro pagherà, nessuno ammetterà la propria colpa.

All’improvviso mi metto davanti a loro. Hanno sguardi assassini, e per un istante non so che cosa dire.

«Puniteli entrambi, per il male che hanno fatto al villaggio».

Stavolta le grida erompono da quasi ogni bocca, anche da alcuni dei più anziani. Parole e sassi grandinano sull’unico bersaglio che ora hanno in comune.

Il più anziano si alza.

Il silenzio che segue è doloroso. Non ho il coraggio di guardare altrove che a terra.

«E a chi andrà ciò che devono pagare?»

Non capisco che sta parlando con me, fino al momento in cui mi posa una mano su una spalla. Alzo lo sguardo sui suoi occhi che cercano di capire. Le mie parole arrivano appena alle sue orecchie. Mi toglie la mano dalla spalla, si volta e leva il bastone sopra la testa, stringendolo con ambedue le mani. Le parole riecheggiano nel silenzio.

«Che siano loro a pagare il villaggio».