XXXI
La follia mi ha abbandonato.
Non so perché, non so per quanto tempo. I ricordi sono pochi e lontani, immagini osservate attraverso un foro, eventi di una storia che qualcuno mi ha raccontato. Una storia senza fame, senza dolore. Mi tornano in mente brevi istanti in cui guardo fuori, vedo altre persone. Un fratello che mi scuote, una madre che mi ama, un padre che mi abbandona. Cerco di immaginare tutte le altre cose che so di aver vissuto, sembra un sogno a occhi aperti ma non lo è. Come se fossi fuggito dal mio corpo, lasciando che ci abitasse qualcun altro. Ma ci sono ancora tutte le vecchie cose, smorzate come il sole al tramonto: posso guardarle senza restare accecato, senza sentire dolore. Eppure riesco solo a pensare che ancora una volta non l’ho scampata. Che sono stato riportato indietro da un’altra morte. Non posso andarmene dal mondo.
Ma forse posso cambiarlo.