XV
L’ultima lancia ne ha colpito uno al ventre. Lui barcolla all’indietro fino ad accasciarsi in una pozza di sangue.
Impugno il coltello. Gli altri rallentano un poco, poi proseguono verso la cima. So che cosa vogliono, ma non posso permettere che la prendano. Non posso permettere che le facciano ciò che vogliono farle. Non è destinata a loro. A loro il suo potere non servirà. Sento il suo sguardo puntato sulla mia schiena e so che se mi volto sarò perduto. Ma non posso lasciare che la prendano.
La mia mano vive di vita propria. Mi costringe a girare, mi fa piroettare come una trottola. Non c’è alcun rumore. Il coltello non incontra alcuna resistenza. Il liquido rosso e caldo mi brucia la pelle, brucia come fuoco mentre cola giù.
Mi avvento su di loro.
Devo spegnere questa risata.