6

 

L’indomani Nancy rimase a letto, e si alzò soltanto verso sera per lavarsi e vestirsi prima del ritorno di Henri. Claudette, la cameriera, si era accorta del sangue sui suoi indumenti, ma non ne aveva fatto parola. Mentre si dirigeva in salotto Nancy aprì il guardaroba nell’atrio e vide il suo cappotto cammello ordinatamente appeso a una gruccia. Sembrava in condizioni perfette, però su un fianco, dove c’era stata una macchia di sangue lasciata da Antoine, adesso c’era una larga chiazza leggermente umida al tatto e odorosa di aceto.

Con Henri parlarono delle solite cose: la sua giornata in ufficio, gli operai, e poi si chinarono sulla radio per sentire le notizie trasmesse dalla BBC, gli aggiornamenti sulla guerra. Hitler aveva perso un’armata a Stalingrado, gli Alleati vincevano in Nordafrica. Fu soltanto quando sedettero a tavola per la cena che lei gli raccontò quello che era successo nella notte.

«Lo potevamo portare via» concluse, fissando il piatto.

Henri le riempì il bicchiere. «Mangia qualcosa, amore mio.»

Cenavano sempre in sala da pranzo e, per quanto frugale fosse il pasto, usavano il servizio di piatti e le posate migliori. Dall’arrivo di Böhm in città, cioè dalla distruzione del quartiere vecchio, non avevano più avuto ospiti. Gli amici che non collaboravano con la Resistenza facevano troppe domande, e gli altri evitavano di frequentarsi tra loro.

Claudette era riuscita a preparare una specie di parmentier facendo il brodo con la carne che Nancy aveva trovato al mercato nero. Non posso sprecare questo cibo, pensò lei fissando il piatto, e poi, proprio mentre lo stava assaggiando, rivide Antoine infilarsi in bocca la canna della pistola. Se non si fosse sentita osservata da Henri avrebbe risputato tutto nel piatto, invece si sforzò di deglutire.

«Se non avesse visto Gregory, quello della Gestapo l’ha... È stata sfortuna» disse.

Henri prese il bicchiere del vino. Stava cercando, povero Vecchio Orso, di non fissarla come se fosse uscita di senno, ma lei si sentiva ugualmente sotto la lente di un microscopio.

«Farò in modo di occuparmi della sua famiglia, lo sai» le disse.

«Grazie, Henri.»

Nancy appoggiò le posate e si coprì gli occhi con una mano.

«Ci saremmo riusciti, a portarlo via.»

Henri le prese la mano libera. «Amore, è arrivato il momento di dar retta a Philippe. Dovete fare più attenzione.»

Nancy ritrasse di colpo la mano. «No, te l’ho detto! È stata sfortuna! Nessuno ci ha tradito, non era un’imboscata. Abbiamo messo in salvo tutti e poi un tedesco con la vista buona ha individuato la barca perché c’era la luna. Sono qui, Henri. Hanno distrutto il quartiere vecchio. Hanno spedito gli uomini nei loro maledetti campi di lavoro. Danno la caccia a tutti gli ebrei. Ormai non si può nemmeno più fingere che una parte della Francia sia rimasta indipendente. Siamo sotto il giogo straniero. Non mi puoi chiedere di smettere di combattere.» Riprese a mangiare. «Bisogna ribellarsi. Bisogna lottare. E io non me ne starò seduta a guardare mentre altri combattono per me.»

Henri appoggiò un gomito sul tavolo e poi la guancia nel palmo della mano. Aveva continuato a radersi due volte al giorno, al mattino e prima di cena, anche quando era difficile trovare del buon sapone. Come aveva fatto a sposare un uomo dalle abitudini tanto signorili? Aveva avuto fortuna. Una fortuna che non meritava.

«E poi non possono vincere. Perché non si tolgono dai piedi?»

Alla sua domanda Henri rise, e lei si sforzò di sorridere.

Poi lui tornò serio e pensoso. «Una belva ferita è più pericolosa che mai» aggiunse.

Lei mise le posate sul piatto, e gli riprese la mano. «Stiamo a casa tutti e due, stasera?»

Lui annuì e le baciò il palmo. Era strano amare con tanta passione un uomo accanto al quale si coricava ogni sera e ogni mattina si svegliava.

«Inventami un cocktail» gli disse. «Voglio vincere a carte tutti i tuoi averi bevendo come una pazza.»

«Provaci, amore mio. Provaci.»

Nancy terminò la serata in un felice oblio, più in debito che mai con suo marito.

Liberazione
9788830456600-cov01.xhtml
9788830456600-presentazione.xhtml
9788830456600-tp01.xhtml
9788830456600-cop01.xhtml
9788830456600-occhiello-libro.xhtml
9788830456600-fm_1.xhtml
9788830456600-p-1-c-1.xhtml
9788830456600-p-1-c-2.xhtml
9788830456600-p-1-c-3.xhtml
9788830456600-p-1-c-4.xhtml
9788830456600-p-1-c-5.xhtml
9788830456600-p-1-c-6.xhtml
9788830456600-p-1-c-7.xhtml
9788830456600-p-1-c-8.xhtml
9788830456600-p-1-c-9.xhtml
9788830456600-p-1-c-10.xhtml
9788830456600-p-1-c-11.xhtml
9788830456600-p-1-c-12.xhtml
9788830456600-p-1-c-13.xhtml
9788830456600-p-1-c-14.xhtml
9788830456600-p-1-c-15.xhtml
9788830456600-p-1-c-16.xhtml
9788830456600-p-1-c-17.xhtml
9788830456600-p-1-c-18.xhtml
9788830456600-p-2-c-19.xhtml
9788830456600-p-2-c-20.xhtml
9788830456600-p-2-c-21.xhtml
9788830456600-p-2-c-22.xhtml
9788830456600-p-2-c-23.xhtml
9788830456600-p-2-c-24.xhtml
9788830456600-p-2-c-25.xhtml
9788830456600-p-2-c-26.xhtml
9788830456600-p-2-c-27.xhtml
9788830456600-p-2-c-28.xhtml
9788830456600-p-2-c-29.xhtml
9788830456600-p-2-c-30.xhtml
9788830456600-p-2-c-31.xhtml
9788830456600-p-2-c-32.xhtml
9788830456600-p-2-c-33.xhtml
9788830456600-p-2-c-34.xhtml
9788830456600-p-2-c-35.xhtml
9788830456600-p-2-c-36.xhtml
9788830456600-p-2-c-37.xhtml
9788830456600-p-2-c-38.xhtml
9788830456600-p-2-c-39.xhtml
9788830456600-p-2-c-40.xhtml
9788830456600-p-2-c-41.xhtml
9788830456600-p-3-c-42.xhtml
9788830456600-p-3-c-43.xhtml
9788830456600-p-3-c-44.xhtml
9788830456600-p-3-c-45.xhtml
9788830456600-p-3-c-46.xhtml
9788830456600-p-3-c-47.xhtml
9788830456600-p-3-c-48.xhtml
9788830456600-p-3-c-49.xhtml
9788830456600-p-3-c-50.xhtml
9788830456600-p-3-c-51.xhtml
9788830456600-p-3-c-52.xhtml
9788830456600-p-3-c-53.xhtml
9788830456600-p-3-c-54.xhtml
9788830456600-p-3-c-55.xhtml
9788830456600-p-3-c-56.xhtml
9788830456600-p-3-c-57.xhtml
9788830456600-p-3-c-58.xhtml
9788830456600-p-3-c-59.xhtml
9788830456600-p-3-c-60.xhtml
9788830456600-p-3-c-61.xhtml
9788830456600-p-3-c-62.xhtml
9788830456600-p-3-c-63.xhtml
9788830456600-p-3-c-64.xhtml
9788830456600-p-3-c-65.xhtml
9788830456600-p-3-c-66.xhtml
9788830456600-p-3-c-67.xhtml
9788830456600-p-3-c-68.xhtml
9788830456600-p-3-c-69.xhtml
9788830456600-p-3-c-70.xhtml
9788830456600-ind01.xhtml
Il_libraio.xhtml