18 febbraio
Oggi è il suo quattordicesimo compleanno.
La nuova madre ha preparato una torta alla crema di banane e ha chiesto al nuovo padre di fabbricare qualcosa di speciale nel suo laboratorio del legno per celebrare l’evento. Faranno una festicciola. E la nuova madre gli ha parlato anche di una sorpresa, ma senza anticipargli altro.
Da quando si è svegliato, non fa che pensarci, provando a immaginare di cosa si tratti.
Questo è un compleanno speciale perché una settimana prima si è svegliato di notte con il pigiama bagnato. Si è chiesto cosa fosse, ha avuto paura. Pensava di essersela fatta addosso, come quando stava con Vera o all’istituto. Ma poi ha compreso che era successo qualcosa di diverso. Ha provato a parlarne al nuovo padre, ma la sua risposta l’ha disorientato.
«È una roba da uomini.»
Soltanto questo, nient’altro. Poi si è chiuso nel laboratorio e non ha più ripreso l’argomento. Però lui ci ha pensato e, visto che il nuovo padre ha usato quella parola, «uomini», ha capito che ormai non è più un bambino e ne è stato felice.
La tavola è stata imbandita in soggiorno, la torta alla crema di banane sistemata al centro. Ci sono i piattini e le posate del servizio buono. Una caraffa di aranciata e una bottiglia di gazzosa alla menta.
Il nuovo padre è seduto come sempre davanti al televisore acceso. Non sembra interessato. La nuova madre è sulla sedia a dondolo accanto al camino, intenta a sferruzzare gomitoli di lana per fargli un golf. Stanno aspettando qualcuno, ma lui non sa chi è.
Suonano alla porta.
La nuova madre posa il lavoro a maglia per andare ad aprire. Poco dopo, Martina varca la soglia della stanza con un pacco regalo. È lei la sorpresa. Sono anni che non si incontrano, è contento di rivederla.
«Come sta il mio ragazzo preferito?» domanda l’assistente sociale.
«Sto bene» dice lui. «Sono un uomo» le annuncia.
Martina gli sorride e lo accarezza. «Certo, tesoro: lo sei ormai.»
Poi la nuova madre la aiuta a sfilarsi il cappotto e allora lui vede qualcosa che non si aspettava. La sua amica ha un enorme pancione.
«Di quanti mesi?» domanda la nuova madre.
«Eh, ormai ci siamo» commenta l’altra.
«E sai anche il sesso?»
«Non abbiamo voluto saperlo, sarà una sorpresa.»
Mentre lo dice si accarezza il ventre, e lui capisce che lì dentro c’è un bambino che sta per nascere. E diventa improvvisamente triste. Non sa perché, succede e basta.
Accendono le candeline sulla torta. Le spegne soffiandoci sopra. La nuova madre applaude insieme a Martina, il nuovo padre osserva la scena da lontano. Lui si sforza di sorridere, però non è felice.
Poi viene il momento dei regali. Il nuovo padre ha fabbricato una scatola di legno. «È uno scrigno» gli spiega la nuova madre. «Potrai metterci dentro i tuoi ricordi più preziosi.» Sul coperchio è incisa la frase: BUON 14º COMPLEANNO, MAMMA E PAPÀ.
Quando è il turno del pacco di Martina, lui lo scarta ma in realtà non gli interessa.
«È un walkman per i cd» afferma l’amica. «Ci puoi ascoltare la musica.»
«Grazie» dice lui, ma poi prende entrambi i regali, corre fuori dal soggiorno e sale di sopra. Sta per entrare nella cameretta, ma ci ripensa.
Si dirige verso la stanza del figlio morto. Apre la porta verde.
«Lei ti ha già dimenticato, ragazzino» afferma Micky, guardandolo in faccia. «Anzi, ti ha già rimpiazzato.»
«Non è vero» ribatte. «E poi io non sono un ragazzino, sono un uomo.»
Micky si mette a ridere.
«Che c’è?» domanda, arrabbiato.
L’altro continua a sbellicarsi. È irritante. Allora lui, per farlo smettere, prende i regali che ha ricevuto e li scaglia per terra, mandandoli in pezzi. Ma la risata di Micky aumenta.
«Io sposerò Martina» afferma lui, deciso.
«Per sposarla avresti dovuto infilarle dentro il tuo coso. Invece l’ha fatto qualcun altro.»
Non lo sopporta più, si volta e torna di sotto. Aspetta nascosto accanto alla soglia del soggiorno. Intanto sente i discorsi fra Martina e la nuova madre: non si sono accorte che era molto agitato, meglio così. Quando capisce di essersi calmato, entra nella stanza.
«Dov’eri finito?» gli domanda Martina col solito sorriso gentile. Si è seduta al posto della nuova madre, gioca con un gomitolo di lana rossa e si dondola accanto al camino.
Lui si avvicina senza dire una parola.
«Ti va di ascoltare un po’ di musica insieme? In macchina ho un sacco di cd e potrei insegnarti come funziona il tuo nuovo lettore.»
«Dopo» dice, arrivando di fronte a lei. Vuole chiederle se desidera diventare sua moglie per stare insieme per sempre. Ma non riesce a trovare le parole giuste.
«Avresti dovuto infilarle dentro il tuo coso.»
«Che succede, tesoro?» gli domanda Martina.
Allora lui si china su di lei.
«Ho capito: vuoi un abbraccio, è così?»
L’amica allarga le braccia e lui si lascia stringere. Com’è buono il suo profumo, pensa. Poi si stacca e raddrizza la schiena, fa un passo indietro. Vede il sorriso che si spegne lentamente sulle labbra di Martina. Nei suoi occhi una triste incredulità. Poi la donna abbassa lo sguardo e fissa il ferro da calza che spunta dal suo pancione. La nuova madre getta un urlo. Per una volta il nuovo padre si disinteressa al televisore per verificare cosa sta accadendo. Sono tutti sconvolti e immobili.
Lui capisce che non può più stare lì. Si gira verso la porta e scappa.